L’intervista al presidente Uib su Showcase
Showcase ha dedicato un’ampia intervista al presidente dell’Unione Industriale Biellese, Paolo Barberis Canonico, ponendo l’accento sulla trasformazione in atto del settore tessile e sulle sfide da vincere.
“I momenti di crisi sono, per definizione, momenti di cambiamento: credo che il tessile abbia la necessità di trasformarsi e che in parte lo stia già facendo – ha affermato il presidente Uib -. Si tratta di abbracciare un nuovo modello che possa rendere più flessibile, snella e attrattiva l’organizzazione per rispondere, da un lato, alle esigenze sempre più pressanti del mercato e, dall’altro, alle richieste delle persone che lavorano nelle aziende e che, soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni, hanno un approccio al lavoro molto diverso rispetto al passato. E si tratta, soprattutto, di innovare il settore attraverso lo sviluppo dei centri di formazione, ricerca e riciclo. L’ambizioso progetto del Recycling Hub, a cui stiamo lavorando da due anni e mezzo, guarda in questa direzione. Serve un nuovo paradigma della nostra manifattura che sappia valorizzare ciò che tradizionalmente ci rende unici e, allo stesso tempo, possa scommettere sulla transizione in atto, giocando da protagonisti la nuova partita dell’economia circolare, puntando su innovazione e competenze”.
Cosa serve per supportare il settore
“Dobbiamo supportare le imprese negli investimenti necessari a cavalcare sia la transizione green per supportare l’innovazione volta alla sostenibilità, sia la digitalizzazione delle imprese – ha evidenziato barberis Canonico -. Ritengo inoltre che vada supportato l’accesso al credito delle aziende, per rafforzarne la capacità di investimento. Infine, non deve mancare l’attenzione all’internazionalizzazione che è centrale per un tessuto industriale come il nostro, orientato all’export. In sintesi, occorre una politica industriale strutturale e strutturata, a partire dal livello europeo quindi a livello nazionale e locale, che ponga l’industria al centro della strategia di sviluppo economico”.
Il nodo delle infrastrutture
Infine, il presidente Uib ha ribadito la questione della carenza infrastrutturale: “Da tempo come Uib ribadiamo la centralità delle infrastrutture (strade, treni, connettività…) che sono la conditio sine qua non di ogni tipo di attività, economica ma anche sociale. Senza le infrastrutture adeguate, non è possibile sostenere un territorio che vuole svilupparsi in modo sostenibile ed essere attrattivo per chi lavora, per chi studia, per chi investe”.
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