Il Tar di Ancona invalida l’esame in Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Umbria a causa della violazione dell’anonimato nella prova pratica
Da rifare il concorso ordinario Pnrr per l’assunzione di docenti di laboratorio nelle scuole secondarie di cinque regioni italiane. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Ancona ha infatti accolto il ricorso presentato da alcuni partecipanti, rilevando una significativa violazione procedurale.
La controversia riguarda le modalità di svolgimento della prova pratica, tenutasi lo scorso maggio a Porto Sant’Elpidio, per la classe B022 (Laboratori di tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali). Secondo quanto emerso, i candidati furono obbligati a inserire le proprie generalità sui fogli d’esame, compromettendo così il principio fondamentale dell’anonimato.
La decisione del Tar avrà importanti ripercussioni sul processo di selezione che coinvolge le regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Umbria. Il Ministero dell’Istruzione dovrà ora organizzare nuovamente sia la prova pratica che quelle orali, con conseguente revisione della graduatoria dei vincitori. Gli effetti di questa riorganizzazione si vedranno a partire dal prossimo anno scolastico.
La sentenza ribadisce un principio fondamentale: quando una prova pratica viene svolta in forma scritta, come in questo caso specifico della durata di otto ore, è necessario garantire l’anonimato dei candidati per assicurare l’imparzialità della valutazione e la trasparenza dell’intero procedimento concorsuale. Il concorso in questione fa parte di un più ampio piano nazionale finalizzato all’immissione in ruolo di circa 20mila docenti.
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