Fondi per la bonifica delle pareti rocciose a Ferentillo


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Fondi per la bonifica delle pareti rocciose a Ferentillo

Ferentillo ha ricevuto un primo trasferimento di 150 mila euro destinati alla bonifica delle pareti rocciose nella località di Colle Olivo. L’assegnazione dei fondi è stata effettuata dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Umbria, sotto la direzione del Commissario per la Riparazione e la Ricostruzione post-sisma 2016, Guido Castelli.

Il Commissario Castelli ha sottolineato l’importanza dell’intervento per garantire la sicurezza del territorio. Secondo le dichiarazioni rilasciate, la bonifica delle pareti rocciose nella località di Colle Olivo è un passo fondamentale per ridurre il rischio idrogeologico e per tutelare meglio la comunità locale. Castelli ha anche espresso gratitudine nei confronti di diversi attori istituzionali, tra cui il presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, il dirigente dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, Stefano Nodessi Proietti, e il sindaco di Ferentillo, Elisabetta Cascelli. La collaborazione di queste figure è stata riconosciuta come essenziale per il supporto alle comunità dell’Appennino centrale.

Questo trasferimento di fondi costituisce un primo acconto per un progetto di bonifica che prevede un investimento totale di 750 mila euro. L’importo erogato andrà a coprire le spese legate alla progettazione delle opere necessarie per la messa in sicurezza delle pareti rocciose, che sono state oggetto di attenzione a causa delle potenziali problematiche legate al rischio idrogeologico nella zona.

La località di Colle Olivo si trova nel comune di Ferentillo, una delle aree più colpite dal sisma del 2016, e l’intervento di bonifica rappresenta un passo significativo verso la ripresa e la sicurezza del territorio. La presenza di pareti rocciose instabili può rappresentare un pericolo non solo per la popolazione residente, ma anche per l’ambiente circostante. Le misure di bonifica saranno quindi mirate a garantire la stabilità delle strutture rocciose, prevenendo eventuali frane o smottamenti che potrebbero compromettere la sicurezza delle infrastrutture e delle abitazioni.

In questo contesto, la Regione Umbria sta attuando una serie di misure per affrontare e mitigare i rischi legati a eventi naturali, rendendo prioritario il mantenimento della sicurezza per i cittadini. La bonifica delle pareti rocciose è parte di un intervento più ampio, volto a garantire una gestione sostenibile del territorio montano, che storicamente ha affrontato sfide legate alla geologia e al clima.

La collaborazione tra la Regione, l’Ufficio Speciale e le autorità locali è cruciale in questo processo. La sinergia tra diverse istituzioni permette di ottimizzare le risorse e di pianificare interventi efficaci, mirati a migliorare la sicurezza e la qualità della vita per le comunità interessate.

Inoltre, l’intervento di bonifica non solo contribuirà a ridurre il rischio immediato, ma potrà anche avere effetti positivi a lungo termine, incoraggiando la ripresa economica della zona e favorendo la crescita di attività turistiche e locali. La sicurezza del territorio è infatti un fattore determinante per lo sviluppo di un ambiente favorevole all’insediamento di nuove imprese e alla valorizzazione delle risorse naturali del luogo.

La destinazione di fondi per la bonifica delle pareti rocciose a Ferentillo si inserisce in un programma più ampio di interventi di ricostruzione post-sisma, che mira a ripristinare e riqualificare le aree colpite, favorendo la resilienza delle comunità. La sicurezza idrogeologica è una delle priorità individuate dalle autorità competenti, che stanno lavorando per garantire che le misure adottate siano efficaci e sostenibili nel tempo.

In conclusione, il trasferimento di 150 mila euro per la bonifica delle pareti rocciose a Colle Olivo rappresenta un passo importante verso la sicurezza del territorio e la tutela delle comunità locali. Grazie alla collaborazione tra le istituzioni, si sta avviando un processo che punta non solo a risolvere le criticità attuali, ma anche a costruire un futuro più sicuro e resiliente per le aree colpite dal sisma. Con un investimento totale previsto di 750 mila euro, il progetto si configura come un elemento chiave per la rinascita della località e per la salvaguardia dell’ambiente montano dell’Appennino centrale.



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