il programma 2025 della Commissione


L’11 febbraio la Commissione ha adottato tre atti di alta rilevanza strategica. Precisamente il suo programma 2025, una comunicazione sulla semplificazione e attuazione e una comunicazione sul percorso verso il nuovo quadro finanziario pluriennale.

Programma 2025 della Commissione europea

Il programma 2025 intitolato “Un’unione più audace, semplice, veloce” si apre con l’impegnativa dichiarazione: le scelte che l’Unione compierà quest’anno probabilmente plasmeranno l’Europa dei prossimi decenni.

La Commissione descrive il contesto a cui l’Ue è chiamata a rispondere, facendo emergere la necessità di rafforzare la propria competitività a fronte dello sconvolgimento di un ordine internazionale basato su regole. Sottolinea dunque la necessità di reagire rimuovendo i freni strutturali alla competitività europea, per una capacità di cambiamento più rapido, evidenziando che solo un’Unione forte e unita può tutelare i propri valori, la democrazia, la solidarietà e l’eguaglianza assicurando un continente dove nessuno è lasciato indietro. In questa prospettiva l’allargamento dell’Unione agli Stati candidati, sulla base del merito, è condizione per il rafforzamento valutando che un’Unione più larga è un’Unione più forte.

Più nel dettaglio, le sfide che l’Ue deve affrontare vengono riassunte a partire dall’instabilità geopolitica determinata dall’invasione russa in Ucraina, la pressione dell’immigrazione illegale pur riconoscendo che l’Ue ha bisogno di affrontare le carenze di competenza anche attraverso l’immigrazione, gli impatti crescenti dei cambiamenti climatici, la necessità di rafforzare la qualità della vita degli europei e la democrazia

Da queste premesse, il programma 2025 si articola in una sere di azioni, nel quadro dei diversi punti delle linee guida politiche 2024-2029.

Al punto 1 – un nuovo piano per la prosperità sostenibile e la competitività – viene richiamato il programma della bussola per la competitività appena approvata e diverse delle iniziative previste quali il Patto per l’industria pulita, in linea on l’obiettivo taglio delle emissioni del 90% al 2040, il pacchetto d’iniziative per l’AI, l’Unione del risparmio e degli investimenti, annunciando anche l’adozione di una strategia per il mercato unico e l’avvio della preparazione di un 28esimo regime che definisca un quadro unico di regole per tutte le imprese che operano nell’Ue.

Al punto 2 – una nuova era per la difesa europea – viene richiamata l’attesa presentazione del libro bianco per la difesa europea e l’adozione della strategia per la preparazione dell’Unione a rispondere alle crisi elaborata sulla base delle proposte della relazione di Sauli Niinisto. Viene annunciata anche l’intensificazione degli sforzi nell’applicare il quadro normativo del nuovo Patto migrazione e asilo.

Al punto 3 – supportare le persone, rafforzare le nostre società e il nostro modello sociale –  viene annunciata l’adozione del nuovo piano d’azione per l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, la conclusione del Patto sul dialogo sociale dando seguito alla dichiarazione tripartita di Val Duchesse del 31.1.2024, e le misure di rafforzamento del dialogo con i giovani per il loro coinvolgimento nel processo legislativo. Nel contesto viene indicato anche l’avvio dell’iniziativa Unione delle competenze e l’agenda dei consumatori 2025-2030.

Al punto 4 – sostenere la nostra qualità della vita: agricoltura, sicurezza alimentare, acqua e natura – è prevista l’adozione della visione per l’agricoltura e il cibo basata sul dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura in Ue, il piano sulla resilienza dell’acqua secondo un approccio dalla sorgente al mare, il Patto sull’oceano.

Al punto 5 – proteggere la nostra democrazia, sostenere i nostri valori – è annunciata l’adozione dello scudo per la democrazia in cui la Commissione si propone anche di fare passi avanti nel supportare, proteggere, dare potere alla società civile e perseguire lo scopo di costruire una società inclusiva che consenta a tutti di raggiungere il loro pieno potenziale. Nel contesto è annunciata l’adozione della tabella di marcia per i diritti delle donne prima della giornata internazionale dell’8 marzo e nuove strategie Lgbtiq e antirazzismo.  

Al punto 6 – un’Europa globale: fare leva sul nostro potere e le nostre partnership – la Commissione conferma il suo impegno per il sostegno all’Ucraina e per una soluzione due popoli due Stati in relazione al conflitto di Gaza. Viene annunciato un Patto per il mediterraneo, e l’adozione di un’agenda strategica Ue-India.

Il punto 7 – lavorare insieme e prepararci a un’Unione del futuro – include l’avvio del dialogo sul nuovo quadro finanziario pluriennale, il riesame delle politiche per il pre-allargamento dell’Ue in cui saranno valutati gli impatti dell’allargamento ed esplorate ipotesi di adeguamento della governance dell’Unione, l’impegno della Commissione nel rafforzare gli scambi con il Parlamento e il Consiglio.

La Commissione riporta nel programma anche la lista dei processi legislativi di cui è prevista la chiusura nel corso del 2025 e annuncia anche il ritiro di 37 atti su cui non è stato ancora chiuso l’iter di approvazione, spiegando la motivazione, e li elenca negli appositi allegati III e IV al programma

Un’agenda strategica per l’attuazione e la semplificazione

Inquadrate nel suddetto programma di lavoro 2025 e nella bussola per la competitività sono le misure per l’attuazione e la semplificazione descritte nell’apposita comunicazione “Un’Europa più semplice e veloce”. 

Lo scopo dichiarato è di semplificare le regole esistenti ovunque necessario e assicurare che siano meglio attuate, rispondendo alle necessità delle imprese e delle persone, al fine di perseguire una più efficace ed effettiva realizzazione degli obiettivi economici, sociali e ambientali dell’Unione.

Il lavoro di razionalizzazione e semplificazione delle regole si svolgerà in stretto contatto con gli Stati membri prestando particolare attenzione nell’evitare che obblighi nazionali che vanno oltre i requisiti del diritto dell’Ue siano adottati (rispetto del cosiddetto gold plating). In parallelo, s’investirà nelle capacità amministrative e negli strumenti digitali, nel confronto con i portatori d’interesse per raccogliere feedback su cosa funziona e cosa no nei diversi quadri normativi, per identificare modi per migliorare e facilitarne l’implementazione. Allo scopo ogni Commissario dovrà tenere almeno due dialoghi annuali con i portatori d’interesse, il primo dei quali nel primo semestre 2025.

In questo quadro s’inserisce l’annunciata riduzione degli oneri di rendicontazione di almeno il 25% per tutte le imprese e del 35% per le Pmi, senza compromissione degli obiettivi politici. Il taglio dei costi per le imprese stimato sarà di 37,5 milioni di euro sul totale attuale stimato da Eurostat in 150 milioni di euro. 

La Commissione indica una prima serie di pacchetti e proposte denominate omnibus nei settori dell’informativa sulla finanza sostenibile, del dovere di diligenza ai fini della sostenibilità e della tassonomia, precisando che in particolare s’intende evitare che le aziende più piccole lungo le catene di fornitura siano sottoposte nella pratica a richieste di rendicontazione eccessive, non espressamente previste dal legislatore europeo. 

Altre iniziative, come l‘atto legislativo sull’accelerazione della decarbonizzazione industriale, semplificheranno le prescrizioni per il rilascio di permessi e autorizzazioni e per la rendicontazione. Una nuova definizione di piccole imprese a media capitalizzazione ridurrà il carico normativo e dovrà consentire alle Pmi di affrontare meno ostacoli al loro sviluppo. Misure specifiche saranno previste con l’adozione di un pacchetto di soluzioni digitali che evitino la duplicazione di atti di reporting, soluzioni specifiche riguarderanno ancora la politica agricola comune.

La Commissione richiama tra le azioni previste un progressivo stress-testing di tutta la normazione europea con particolare attenzione all’impatto sulle Pmi. In esito agli stress-test sarà definito un programma di semplificazione ogni anno. Nel frattempo saranno perfezionati gli strumenti per la qualità normativa europea nel processo legiferare meglio, rafforzando le valutazioni d’impatto preventive su Pmi e competitività, includendo anche misure di verifica semplificata per l’impatto degli emendamenti alle proposte legislative, per gli atti delegati alla Commissione, valutato l’utilizzo di strumenti digitali come strumenti di semplificazione già nella definizione della proposta legislativa. 

Tabella di marcia per il prossimo quadro finanziario pluriennale europeo

Un terzo atto fondamentale adottato dalla Commissione sempre l’11 febbraio è la tabella di marcia al prossimo quadro finanziario pluriennale che dovrà entrare in forze dal 2028. La Commissione evidenzia in linea di principio che il futuro bilancio dell’Ue dovrebbe concentrarsi sulle sfide comuni in cui la spesa a livello europeo apporta il più alto valore aggiunto. Ciò determina la necessità di un ampio accordo su “cosa” finanziare, quale prerequisito fondamentale per concordare su “come” finanziare, perseguendo lo scopo di massimizzare la mobilitazione di investimenti privati, attraverso il bilancio comune dell’Ue e attraverso i bilanci nazionali.

La Commissione valuta necessari ulteriori sforzi per realizzare un vero bilancio basato sulle politiche, considerando criticamente che l’attuale bilancio dell’Ue rimane troppo guidato dalle strutture dei programmi di spesa piuttosto che dalle politiche, risultando frammentario tra misure che a volte si sovrappongono, impattando negativamente sull’efficacia e l’efficienza, comportando anche alti costi amministrativi. La Commissione ritiene dunque necessario esplorare la possibilità di adottare un nuovo meccanismo di orientamento che colleghi le priorità dell’Unione al bilancio dell’Ue. L’esempio, già pensato nella bussola per la competitività, è lo strumento di coordinamento della competitività, che congiunto al processo del semestre europeo può incentrarsi su riforme e investimenti a livello nazionale per definire un meccanismo di orientamento coerente e snello in modo da informare le decisioni su investimenti e riforme a livello nazionale e dell’Ue. I nuovi meccanismi dovrebbero garantire che il bilancio dell’Ue sostenga i beni pubblici europei, con particolare riferimento ai progetti transfrontalieri.

Tra le ulteriori indicazioni, la Commissione sottolinea la necessità che l’Ue faccia un uso migliore del suo bilancio per ridurre i rischi e aumentare ulteriormente i finanziamenti nazionali, privati e istituzionali. Inoltre, evidenza l’importanza d’introdurre meccanismi per bilanciare la prevedibilità per gli investimenti a lungo termine e la flessibilità per rispondere alle crisi, considerando l’ampio arco temporale che corre tra il concepimento del quadro finanziario pluriennale e l’utilizzo dei fondi su di un arco di sette anni.

La Commissione sottolinea come stato di diritto e buona governance siano prerequisiti per assicurare che i fondi siano utilizzati solo per lo scopo previsto. Poiché il rispetto dello stato di diritto non può essere dato per scontato, la Commissione evidenzia che il prossimo quadro finanziario pluriennale dovrà includere solide garanzie a tale riguardo.

Il prossimo quadro finanziario pluriennale dovrà prevedere nuove misure di ampliamento di risorse proprie anche per ripagare i debiti contratti con i fondi straordinari del NextGenerationEu. La Commissione sollecita anche il Consiglio a trattare con urgenza la questione di nuove risorse proprie dell’Ue facendo seguito agli impegni assunti anche nella recente dichiarazione di Budapest sul nuovo patto per la competitività europea.

La Commissione, infine, sintetizza come segue i punti chiave che dovrebbero integrare il prossimo bilancio europeo:

  • un piano di riforme e investimenti per ogni Stato membro concepito e attuato in partenariato con le autorità nazionali, regionali e locali;
  • un fondo per la competitività europea;
  • un’azione esterna rinnovata e meglio allineata alle priorità strategiche dell’Ue;
  • salvaguardie rinforzate per il rispetto dello stato di diritto;
  • nuove risorse proprie a garanzia di un finanziamento sufficiente e sostenibile per le priorità comuni dell’Ue.

Con questa comunicazione la Commissione avvia in parallelo una campagna di consultazione a livello europeo con tutta una gamma di portatori di interessi, tra cui governi degli Stati membri, enti territoriali e cittadini. Le consultazioni, che resteranno aperte per 12 settimane, sono accessibili tramite i link seguenti:

Sessione plenaria del Parlamento europeo e altre novità

Durante la sessione plenaria del Parlamento europeo che si è tenuta a Strasburgo dal 10 al 13 febbraio sono state adottate alcune risoluzioni in particolare su specifiche situazioni di criticità per la democrazia e i diritti umani in diversi Paesi del mondo, sull’Iva nell’era digitale, sulla cooperazione amministrativa nel settore fiscale, sulla relazione annuale 2024 della Banca centrale europea. I membri del parlamento hanno anche dibattuto sulla protezione del sistema di giustizia internazionale e delle sue istituzioni, in particolare la Corte penale internazionale e la Corte internazionale di giustizia, sul ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima e dall’Organizzazione mondiale della sanità e sulla sospensione degli aiuti allo sviluppo e degli aiuti umanitari.

Il 14 febbraio, la Commissione europea ha pubblicato una dichiarazione in risposta all’annunciata introduzione di dazi doganali da parte degli Stati Uniti.

Intervenuta alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, Ursula von der Leyen ha tenuto il 14 febbraio un discorso in cui annuncia la sua proposta di attivare la clausola di salvaguardia delle regole di bilancio europee per consentire agli Stati membri di ampliare le spese per la difesa da meno del 2% a oltre il 3% del Pil, giustificando la misura in risposta all’attuale stato di crisi geopolitica.

La Commissione europea ha anche approvato l’integrazione del codice volontario di buone pratiche sulla disinformazione nella legge sui servizi digitali che entrerà in vigore dal 1 luglio 2025.

 

di Luigi Di Marco

 

Copertina: Luigi Di Marco

 

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