La crisi si fa sentire e la Regione interviene per favorire l’accesso al credito delle imprese. Dopo il grido d’allarme di sindacati e associazioni di categoria, Palazzo Raffaello dà il via alle nuove misure agevolative per la capitalizzazione e il finanziamento delle aziende. Lo fa con un bando (in pubblicazione a marzo) da 8,2 milioni. Poi, ecco una serie di misure in ottica green (5 milioni), per la transizione energetica (20 milioni), l’agricoltura (7 milioni) e il fondo nuovo credito (7 milioni). Un plafond di 47 milioni, che saranno veicolati da Credito Futuro Marche, il fondo di partecipazione istituito dalla Regione. A presentare il pacchetto a sostegno delle piccole e medie imprese, chiamato “Diamo credito alle aziende”, il governatore Acquaroli, gli assessori al bilancio, Goffredo Brandoni, e allo sviluppo economico, Andrea Maria Antonini. Con loro Andrea Santori, presidente Svem, e Paolo Mariani di Credito Futuro Marche. “Il bando per la capitalizzazione ha l’obiettivo di dare maggiore possibilità alle imprese di restare competitive e solidità al tessuto economico e sociale – ha spiegato Acquaroli –. Con questi strumenti vogliamo mettere il territorio e gli istituti di credito in condizione di dialogare e anche di essere ognuno più rispondente alle esigenze degli altri”. Da una stima effettuata, la Regione conta di favorire circa mille operazioni di capitalizzazione e in generale – fa sapere – la politica di sostegno al credito ha dato ottimi riscontri con 2.600 domande di agevolazione concesse da Credito Futuro Marche nel solo 2024. La Regione ha messo a disposizione 30 milioni per oltre 250 milioni di finanziamenti concessi dalle banche.
“L’elemento di novità è la presenza di un contributo a fondo perduto sul valore dell’aumento di capitale – ha aggiunto Brandoni –. Ciò aiuterà molte imprese di persone a diventare imprese di capitale, consentendo ad altre di aumentare il capitale sociale. Ed è importante, perché se l’impresa non ha un capitale sociale adeguato, non riesce ad accedere a finanziamenti e non si possono fare investimenti”.
Poi spazio al green: il fondo può contare su 60 milioni messi a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e altrettanti dalle banche del territorio. La Regione in questo caso interverrà con 5 milioni di risorse proprie per ridurre i costi di interessi e garanzie. Il 20% del plafond della misura sarà destinato alle imprese del turismo. Per la transizione energetica sono stati stanziati 20 milioni, 14 a tasso zero e sei a fondo perduto. Novità anche per l’agricoltura, con una dotazione di 7 milioni, che sosteranno investimenti produttivi e ambientali. Altrettanti sono previsti, nel secondo semestre, per il fondo nuovo credito: beneficiarie saranno le Pmi di artigianato, commercio, servizi e filiere produttive. “Per la prima volta abbiamo fatto interventi con strumenti finanziari a favore anche delle imprese agricole, è una grande novità”, ha dichiarato l’assessore Antonini. L’obiettivo è di sostenere le imprese in un contesto difficile nel quale, per la Banca d’Italia, la concessione di prestiti alle aziende in regione è diminuita del 6,5% nel primo semestre del 2024, con un impatto ancora più marcato su pmi (-9,9%) e sul settore manifatturiero (-7,9%).
Nicholas Masetti
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