Il provvedimento prevede un incremento del 20% sul costo deducibile associato all’assunzione di nuovo personale, con la possibilità di applicare una maggiorazione fino al 30% per quei dipendenti che richiedono tutele aggiuntive. Tra i soggetti interessati rientrano, ad esempio, persone con disabilità, donne con almeno due figli minorenni, vittime di abusi e giovani che usufruiscono degli incentivi per l’impiego giovanile.
L’agevolazione è rivolta ai titolari di reddito d’impresa, agli esercenti arti e professioni e a chi opera in forma associata. Per poter beneficiare del provvedimento, il reddito deve essere determinato con il metodo analitico e l’attività deve essere operativa da almeno dodici mesi antecedenti l’inizio del periodo d’imposta agevolato. La proroga, infatti, è condizionata al verificarsi di un incremento sia del numero di assunzioni a tempo indeterminato sia del totale dei lavoratori, includendo anche quelli con contratti a tempo determinato.
L’Agenzia delle Entrate, all’interno dell’Allegato 1 della circolare, definisce le categorie di lavoratori che godono di una protezione rafforzata. In particolare, si individuano:
L’Agenzia delle Entrate precisa che, se l’aumento complessivo del costo del personale risulta inferiore alla spesa totale attribuibile alle nuove assunzioni a tempo indeterminato e sono state inserite anche categorie a tutela rafforzata, il costo deducibile su cui calcolare l’incentivo deve essere distribuito proporzionalmente tra le diverse tipologie di lavoratori.
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