Gelate tardive, in Emilia-Romagna apre bando per la difesa


A disposizione 1,4 milioni per l’acquisto di ventilatori, bruciatori e sistemi d’irrigazione sotto e sopra chioma. Domande entro il 5 giugno 2025

Incentivare la diffusione di sistemi di difesa contro le gelate tardive primaverili per salvaguardare il potenziale produttivo delle aziende agricole, sempre più vittime in questi anni di eventi atmosferici estremi. Questa la finalità del nuovo bando Csr che la Regione Emilia-Romagna si appresta ad aprire per concedere un contributo a fondo perduto pari al 70% del costo per l’acquisto di ventilatori o bruciatori con funzione antibrina o per l’aggiunta agli impianti irrigui esistenti di una linea di distribuzione sopra chioma o sotto chioma specifiche per l’uso antibrina. A disposizione ci sono 1,4 milioni di euro.

I piani di investimento dovranno avere un importo minimo di 5mila euro, fino a un massimo di 150mila. La tempistica di realizzazione prevista per i singoli piani di investimento dovrà essere al massimo di 12 mesi, decorrenti dalla data dell’atto di concessione del sostegno. Ogni impresa sul presente avviso potrà presentare una sola domanda entro le ore 13 del 5 giugno 2025.

Il bando dà attuazione all’intervento SRD06 – Azione 1 “Investimenti per la prevenzione da danni derivanti da calamità naturali, eventi avversi e di tipo biotico – Prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate tardive”.

Mammi: «Un aiuto per difendersi dalle avversità»

«In considerazione dell’interesse manifestato dalle imprese agricole regionali in occasione dei precedenti bandi con analoga finalità, la Regione ha deciso di rinnovare il proprio impegno per favorire la diffusione di questi strumenti, pubblicando tutti i bandi che abbiamo messo in campo per la difesa attiva contro gli effetti dei cambiamenti climatici, per difendere le produzioni in campo – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi –. Di fronte a un problema che si sta verificando sempre con più frequenza, dobbiamo puntare sulla prevenzione per preservare le produzioni frutticole, che sono sempre più vulnerabili a causa del cambiamento climatico, e dare sostegno all’intero comparto regionale».





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