La stabilizzazione dell’aliquota agevolata per la tassazione dei premi di risultato e della partecipazione agli utili prevista nella Legge di Bilancio 2025 ha determinato un’accelerazione nel deposito dei contratti di produttività presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nelle prime due settimane di febbraio si registra un aumento del 40,8% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il report “Deposito contratti” del Ministero evidenzia che tra il 1° gennaio e il 17 febbraio 2025 sono stati depositati 1.008 contratti, segnando un incremento del 29,9% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, i contratti attivi sono 10.925, con una crescita del 9,7% rispetto al 2024. La maggior parte riguarda accordi aziendali (8.838 contratti), mentre quelli territoriali hanno registrato l’aumento più significativo, passando da 1.650 a 2.087 (+26,5%).
Le finalità dei contratti attivi sono diversificate:
- 8.865 legati alla produttività,
- 7.081 alla redditività,
- 5.675 alla qualità,
- 6.677 prevedono misure di welfare aziendale,
- 1.152 includono un piano di partecipazione.
A beneficiare di questi incentivi sono 2,8 milioni di lavoratori, con un premio medio annuo di 1.565 euro. L’analisi della distribuzione per dimensione aziendale mostra che il 50% delle imprese coinvolte ha meno di 50 dipendenti, mentre il 35% è rappresentato da aziende con oltre 100 lavoratori e il restante 15% da imprese con 50-99 dipendenti.
La tassazione agevolata, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 e confermata per il triennio 2025-2027, prevede un’imposta sostitutiva del 5% sui premi corrisposti ai dipendenti del settore privato con un reddito annuo fino a 80mila euro. Il limite massimo dei premi detassabili è di 3.000 euro lordi, che può salire a 4.000 euro nelle imprese che prevedono un coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
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