Sparsi tra vecchie e nuove periferie sorgeranno altri fabbricati. Più problema che soluzione in una Capitale dalla viabilità sofferente, i servizi episodici, le risposte stentate
Nella città in cui l’offerta di case è capillare (ma raramente calmierata) è in arrivo oltre un milione di metri cubi di edificazioni. Progetti grandi e piccoli, abitazioni e studentati, nuove gettate e ristrutturazioni. Aggredito l’Eur si salva il Centro. Ma ovunque, sparsi tra vecchie e nuove periferie, sorgeranno altri fabbricati. Più problema che soluzione in una capitale dalla viabilità sofferente, i servizi episodici, le risposte stentate. Non bastasse, il cosiddetto «piano delle certezze» che affonda le sue radici nell’ultima giunta Rutelli ha prodotto titoli edificatori dibattuti o controversi, in aree delicate o perfino fragili. Fossi, zone tutelate, bacini e altro ancora sarebbero a rischio se passassero tout court questi primi progetti depositati all’urbanistica capitolina.
Eur/Laurentina dove maggiore è la volontà di cementificare
Vediamoli allora, caso per caso, partendo dall’Eur/Laurentina dove maggiore è la volontà di cementificare. Tra le aree interessate dalle proposte spicca quella del gruppo Armellini (Briseide due) nella zona di Tor Di Valle, quasi interamente a rischio idraulico. Stesso rischio riguarda l’area di Tor Pagnotta dove il Consorzio Malenco srl di Edoardo Caltagirone realizzerà nuovi fabbricati. Più in là, nello stesso IX Municipio, la Navarra costruzioni immobiliari e la Italiana costruzioni vanta un titolo a edificare un progetto di insediamento di 1.244 abitanti. Un problema vero nella zona dalla viabilità privata dove, tra le compensazioni di Tor Marancia e altro, si prevedono già corposi insediamenti. Alle migliaia di famiglie già attese qui si aggiungeranno i 104 abitanti dello studentato di Barbara Mezzaroma e della sua Imsas che dovrebbe insistere nell’area Tre Fontane/Colombo/Laurentina, area in prossimità dello svincolo autostradale, all’intersezione fra la Colombo, la Roma Fiumicino e via dell’Atletica.
I progetti che impattano su ritrovi sociali
Dalla documentazione si ricava che alcuni progetti impatterebbero su ritrovi di zona: nell’VIII Municipio, in via della Fotografia, i soci Cuma srl, Casali di Grottaperfetta (Marronaro) e Tor Carbone Costruzioni residenziali (Navarra) finirebbero per edificare in un’area cani assai frequentata e caratterizzata dalla presenza di un tutelatissimo casale del Settecento.
Problematica anche la collocazione di un progetto di edificazione della Dicembre srl (società in liquidazione e, da visura, socia della Robin già in società con la Parsitalia di Luca Parnasi) che ricade in buona parte nel parco dell’Insugherata del XIV Municipio. Non è l’unica stravaganza della Roma Nord, considerato che uno dei permessi edificatori atterra nel cuore del prolungamento della linea A tra Battistini e Torrevecchia, producendo un apparente conflitto con il progetto della metropolitana.
Ostia, 192mila e oltre metri cubi di nuove costruzioni
I vincoli paesistici nell’area di via Iannicelli (XV Municipio) difficilmente scoraggeranno la Steild srl di Gino Pagliuca che può vantare un titolo a costruire in questa zona. Stessi dubbi che solleva la proposta di demolizione e ricostruzione prevista a via Pareto dentro il corridoio ambientale del fosso dell’Acqua Traversa presentata dalla Gestioni Immobiliari srl.
C’è poi il caso Ostia, dove sono previsti 192mila e oltre metri cubi di nuove costruzioni. Qui le difficoltà sembrano venire dai vincoli legati al piano di assetto idrogeologico relativo alla località di Ponte Fusano dove la società immobiliare San Placido ha progettato di edificare. Identico problema per la (in parte) vincolata via del Poggio di Acilia, dove i costruttori di Sette Costruzioni spa rappresentati da Claudio Sette si candidano a tirar su nuove cubature.
Raggi: «Evitare la costruzione di altri quartieri ghetto»
In coda sussiste un tema-fossi che riguarda l’XI Municipio dove l’amministratore della Immobiliare C.T.L. srl, Claudio Fiorini, vanta un titolo edificatorio alla Magliana/Marchetti esattamente in corrispondenza di un fosso strategico. Le nuove cubature soppianteranno gli equilibri cittadini? Si vedrà. Nel frattempo c’è spazio per un confronto politico che all’Eur è già stato aperto (martedì si discuterà la mozione presentata dalla consigliera pentastellata Carla Canale) e che l’ex sindaca Virginia Raggi promuove con un’appuntita dichiarazione rivolta all’amministrazione capitolina: «La giunta Gualtieri sta gestendo le compensazioni urbanistiche come facevano i loro compagni di partito anni fa. Si parlava allora come ora di “urbanistica contrattata” per sottolineare il fatto che la politica si metteva a totale disposizione dei privati lasciando a loro ogni decisione in merito alle nuove espansioni urbanistiche, riconoscendo inoltre con le nuove Nta (norme tecniche di attuazione del Piano regolatore, ndr) la monetizzazione degli oneri, rinunciando così a una scuola o a un parco pubblico. Evitiamo di costruire altri quartieri ghetto isolati dal resto della città».
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