Il direttore del Mattino, Roberto Napoletano, nei giorni scorsi ci ha piacevolmente intrattenuto sulle colonne del suo giornale con un’interessante editoriale illustrandoci i progressi di questi ultimi mesi e fors’anche di questi ultimi anni della nostra beneamata città. Progressi che sono più che evidenti a tutti e che, a nostro avviso, sono dettati prevalentemente da due elementi fondamentali: il nuovo slancio turistico e l’attenzione riservata soprattutto dagli operatori del settore turistico per questa attività divenuta indispensabile strumento di crescita economica per i nostri territori, comparto che rappresenta oltre il 10% del Pil nazionale e poi, la grande vitalità del mondo imprenditoriale napoletano e meridionale in genere, che ha trovato il giusto sostegno governativo con iniziative di grande respiro come l’estensione a tutto il Mezzogiorno dei benefici previsti dalla Zes (Zona Economica Speciale) in uno con la possibilità di usufruire dei benefit del Credito d’Imposta per le imprese locali. Tanto per perseguire l’obiettivo strategico di sviluppare al massimo l’impatto competitivo delle aziende meridionali negli scenari internazionali. Facendo ricorso altresì alla collaborazione virtuosa delle Università del Sud Italia con il sistema delle imprese, in specie affiancando anzi legando, i progetti di ricerca scientifica degli atenei ai processi produttivi delle imprese meridionali e alla loro esigenza primaria di puntare sull’innovazione, la competitività, la trasformazione industriale conosciuta come Industria 5.0. A tutto questo va aggiunto il regime fiscale agevolato (cosìddetta fiscalità di vantaggio) per le imprese già operanti sul territorio Zes o quelle che scelgono di insediarsi ex novo sul territorio del Mezzogiorno, comprese le aree portuali o retroportuali per l’implementazione di strutture industriali o logistiche a sostegno della imprenditorialità marittima. Tutte misure di sostegno e finanziamento per la creazione di nuove imprese in area Zes che camminano di pari passo alla digitalizzazione e la transizione ecologica, oltre ai benefici derivanti dall’assunzione di personale che prevede per ogni dipendente over 35 disoccupato da almeno 24 mesi l’esonero totale dei contributi previdenziali fino a 650 euro mensili, per un totale di 24 mesi. Mentre per i giovani under 35 che avviano attività imprenditoriali in zona Zes nei settori delle tecnologie innovative, è previsto un esonero dai contributi previdenziali fino a 800 euro mensili per un massimo di tre anni. E per finire (misura della super deduzione) le imprese operanti in zona Zes che assumono personale a tempo indeterminato possono beneficiare di una deduzione fiscale del 120% del costo del lavoro, con estensione al 130% per lavoratori meritevoli di maggior tutela. Un pacchetto di agevolazioni, benefit e finanziamenti ad hoc per le imprese, fortemente gradite e apprezzate dagli operatori economici meridionali, con particolare riferimento all’area metropolitana di Napoli caratterizzata da un tessuto produttivo giàpiuttosto diffuso e perché no, qualificato. E continuiamo con i progetti finanziati dal Pnrr: dalla riqualificazione di siti di pregio storico-architettonico (palazzo Fuga), alle infrastrutture ferroviarie come la nuova linea di Alta Capacità tra Napoli e Bari o gli interventi in ambito sanitario, conla realizzazione di nuovi ospedali e la riqualificazione e l’efficientamento degli esistenti, oltre a tanti altri interventi finanziati per un totale di oltre 82 miliardi di euro esclusivamente per le regioni meridionali. Progetti che, allo stato, risultano in piena esecuzione per oltre il 90% di quelli finanziati dal Pnrr a Napoli città
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