il nostro è il più alto in Europa


Cresce a dismisura il costo dell’energia elettrica per le imprese italiane, con aumenti notevolmente superiori rispetto agli altri Paesi europei. Nel 2024 il costo dell’energia elettrica per le imprese italiane è stato infatti di 100 euro per megawatt/h. Un dato più alto del 24% rispetto alla media UE, pari a 76 euro per megawatt/h.

Quanto emerge dal recente rapporto del Centro studi di Unimpresa è davvero sorprendente e segna un evidente divario tra la nostra nazione e il resto del Vecchio Continente. Il gap tra Italia e resto d’Europa rappresenta “un grave svantaggio competitivo per le nostre imprese, soprattutto in un contesto economico già fragile”, commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. Costi davvero eccessivi ed ingiustificati che certamente penalizzano il nostro sistema produttivo.

Energia elettrica: il confronto in Europa

Il confronto con la media degli altri Paesi europei è penalizzante. Rispetto alla Francia (85 euro per megawatt/h), il costo italiano è maggiore del 15%. Il divario si amplia ulteriormente confrontando l’Italia con la Germania (69 euro per megawatt/h), dove la differenza è del 31%. La Spagna fa registrare un costo inferiore addirittura del 50% (50 euro per megawatt/h).

Per Giuseppe Spadafora “le aziende italiane continuano a pagare il prezzo di una struttura energetica inefficiente e fortemente dipendente dalle fonti fossili”. Ecco perché è necessario dar vita ad un piano strategico che preveda “investimenti massicci non solo nelle fonti rinnovabili, ma anche nel nucleare”. Quest’ultima potrebbe assicurare “una produzione stabile, sostenibile e competitiva, in linea con gli obiettivi di transizione energetica e con le esigenze del nostro sistema produttivo”.

Costi medi elevati: il record italiano

Secondo il Centro studi di Unimpresa, l’Italia si conferma il Paese con i costi medi più elevati nel periodo 2021-2024, con una media complessiva di 212 €/MWh. A seguire ecco la Francia (178,75 €/MWh), la Germania (169,75 €/MWh) e la Spagna (158,75 €/MWh). La media UE, pari a 181,25 €/MWh, evidenzia il peso delle economie con costi elevati come l’Italia. Ma non solo. Unimpresa sottolinea che il nostro Paese presenta la maggiore variabilità dei costi (+109,1 €/MWh), sintomo di una vulnerabilità strutturale.

Nel dettaglio, il costo dell’energia ha subito variazioni significative tra il 2021 e il 2024 nei principali Paesi europei, mostrando dinamiche diverse. Nel 2021, i prezzi erano relativamente contenuti: l’Italia aveva il costo più alto con 125 €/MWh, seguita da Francia (110 €/MWh), Germania (105 €/MWh) e Spagna (95 €/MWh), mentre la media UE si attestava a 109 €/MWh.

Costo energia imprese italiane: l’andamento del mercato

Nel 2022, la crisi energetica ha provocato un’impennata generalizzata dei prezzi. L’Italia ha raggiunto il massimo con 345 €/MWh, seguita dalla Francia (300 €/MWh), Germania (290 €/MWh) e Spagna (280 €/MWh). La media UE, influenzata da questi aumenti, si è attestata a 305 €/MWh. Un aumento dovuto alla crescita dei prezzi delle materie prime, in particolare del gas, e dalla forte dipendenza dell’Europa dalle importazioni di energia.

Nel 2023, ecco un calo generalizzato dei prezzi. In Italia, il costo è sceso a 280 €/MWh. La Spagna, con 210 €/MWh, ha continuato a registrare i valori più bassi. La media UE è scesa a 235 €/MWh, riflettendo una parziale stabilizzazione del mercato, anche se i prezzi sono rimasti superiori al periodo pre-crisi. Nel 2024, la situazione si è ulteriormente normalizzata, con cali significativi in tutti i Paesi ma con le criticità appena descritte.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link