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La Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno cruciale per fronteggiare l’emergenza energetica e garantire la stabilità economica del Paese. La misura, proposta dalla deputata di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi, impegna il Governo a valutare l’estensione fino al 31 dicembre 2026 delle agevolazioni previste per il 2023 e 2024 a favore degli enti locali, duramente colpiti dall’aumento dei costi dell’energia.
“Un provvedimento che, se attuato, rafforzerebbe il sistema di protezione sociale ed economica, tutelando in particolare le categorie più vulnerabili”, ha dichiarato Ambrosi, evidenziando l’importanza di questa estensione nel contesto attuale.
Il testo approvato in prima lettura dal Senato include già misure di proroga fondamentali per garantire la continuità operativa delle amministrazioni locali, il sostegno agli enti territoriali e la protezione delle famiglie e delle piccole imprese italiane. Si tratta di interventi essenziali per evitare gravi ripercussioni finanziarie e occupazionali, alleggerendo il peso dell’indebitamento e garantendo liquidità agli enti locali.
Di particolare rilievo è l’articolo 3, comma 14-quinquies, introdotto in sede referente al Senato, che prevede una proroga fino al 2025 delle misure straordinarie per gli enti locali. Tra queste, la possibilità di rinegoziare o sospendere la quota capitale di mutui e prestiti contratti con banche, intermediari finanziari e la Cassa depositi e prestiti. Un aiuto concreto per le amministrazioni locali, che rischiano di veder compromessa la loro capacità di spesa a causa dell’impennata dei costi energetici.
L’ordine del giorno approvato alla Camera propone di estendere ulteriormente queste misure fino al 2026, in linea con le imminenti iniziative governative per contrastare il “caro bollette” e sostenere famiglie e imprese. “Le tensioni geopolitiche internazionali, il rialzo dei costi energetici e le difficoltà economiche delle famiglie e delle piccole e medie imprese italiane impongono una riflessione a lungo termine”, ha sottolineato Ambrosi, evidenziando come le misure attuali rischino di essere insufficienti per affrontare le sfide future.
La proroga fino al 2026 non è solo una necessità economica, ma un atto di responsabilità sociale, volto a proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione e a garantire la resilienza economica del Paese. In un contesto di incertezza globale, la decisione della Camera rappresenta un passo concreto verso la tutela delle categorie più esposte, come le famiglie a basso reddito e le piccole imprese, che sono le prime a subire le conseguenze della crisi energetica.
“L’approvazione di questo ordine del giorno rappresenta un segnale importante: il sostegno agli enti locali è fondamentale per evitare che le difficoltà economiche e i rincari energetici aggravino ulteriormente la crisi dei settori produttivi e sociali più deboli”, ha concluso la deputata di Fratelli d’Italia. L’obiettivo è chiaro: garantire una risposta rapida ed efficace all’emergenza energetica, senza lasciare indietro nessuno.
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