Desertificazione bancaria: crisi Avellino


Il fenomeno della desertificazione bancaria in Italia, analizzato dallo studio FABI, sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, con un aumento significativo del numero di italiani senza sportelli bancari nei propri comuni. Il FABI, nel capoluogo irpino, è rappresentato dal segretario generale dott. Franco Di Dio. 

Nel 2024, ben 4.739.273 cittadini si trovano a dover fare i conti con l’assenza di filiali bancarie nel proprio comune, un incremento di 640.282 persone rispetto all’anno precedente (+15,6%). 

Questo fenomeno riguarda in particolare le aree più periferiche e i piccoli comuni del paese, dove le difficoltà di accesso ai servizi bancari si fanno sentire con maggiore intensità. La Campania è la regione più colpita in termini assoluti, con circa 800.000 cittadini che devono recarsi in un altro comune per accedere ai servizi bancari, ma anche la Lombardia e altre regioni del centro e sud Italia non sono esenti da questo problema crescente.

La situazione in Campania: un’emergenza che riguarda anche Avellino

In Campania, la desertificazione bancaria ha raggiunto livelli preoccupanti, con una difficoltà crescente per i cittadini di accedere ai servizi bancari. Tra le province più colpite c’è la provincia di Avellino, che vede un aumento significativo del numero di comuni senza sportelli bancari. Nel 2024, ben 86 comuni irpini risultano privi di filiali bancarie, con un incremento di 2 comuni rispetto al 2023. Ciò comporta una difficoltà per 161.455 residenti, che si trovano a dover affrontare le problematiche legate alla mancanza di sportelli bancari.

Avellino: l’impatto dell’assenza di sportelli bancari

Nel dettaglio, l’aumento della desertificazione bancaria in Avellino ha portato a un incremento di 11.217 persone (+7,5%) senza accesso a una filiale bancaria nel proprio comune. Le aree periferiche della provincia sono quelle più colpite, lasciando interi comuni senza servizi bancari essenziali. Questo fenomeno ha un impatto particolarmente grave sulle categorie più vulnerabili, come anziani, piccole imprese e liberi professionisti, che si trovano costretti a percorrere decine di chilometri per raggiungere la filiale più vicina.

L’esclusione finanziaria e le difficoltà sociali

La crescente digitalizzazione dei servizi bancari non è riuscita a colmare il divario per chi non ha dimestichezza con la tecnologia, aggravando ulteriormente le disuguaglianze sociali e territoriali. La desertificazione bancaria non riguarda solo l’accesso ai servizi bancari, ma rischia di generare un’esclusione finanziaria sempre più marcata, con effetti negativi sulla vita quotidiana di migliaia di cittadini italiani.

Le cause e le soluzioni per la desertificazione bancaria

Il processo di chiusura degli sportelli bancari è legato principalmente alle strategie di ottimizzazione dei costi adottate dagli istituti di credito, ma il risultato è una crescente inclusione finanziaria inadeguata, che penalizza soprattutto le persone che risiedono nelle zone meno urbanizzate.

Le istituzioni dovrebbero mettere in atto misure concrete per risolvere questo problema, garantendo che tutti i cittadini, indipendentemente dal loro luogo di residenza, abbiano un accesso equo e adeguato ai servizi bancari. La questione della desertificazione bancaria, soprattutto in provincia di Avellino, deve diventare una priorità per il governo e le autorità competenti. 



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