Roma – Nel corso dell’incontro tenutosi ieri al ministero dei Trasporti tra il coordinamento delle associazioni Unatras e i rappresentanti del governo, tenuto conto delle gravi problematiche che vive il comparto, il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, ha promosso un calendario di incontri serrati nei quali saranno esaminati gli affinamenti sui provvedimenti normativi già predisposti dall’amministrazione per la definitiva attuazione.
Il primo di questi è stato fissato per l’11 marzo per esaminare le norme sui tempi di attesa al carico/scarico e sui tempi di pagamento, le norme attuative del pacchetto mobilità, partendo dal serio contrasto all’illegalità nel mercato con conseguente cancellazione delle imprese senza veicoli dall’Albo autotrasporto.
In ordine al grave taglio di 12 milioni sulle risorse strutturali, Rixi ha annunciato che sono in corso le verifiche con il ministero dell’Economia per il recupero della dotazione originaria (240 milioni), auspicando addirittura la possibilità di un incremento dei fondi ricorrendo ai 55,9 milioni residui dei crediti d’imposta degli anni precedenti.
Infine, il viceministro ha prospettato l’istituzione del tavolo tecnico sulle modifiche introdotte dalla riforma del Codice della strada per evitare penalizzazioni all’attività dell’autotrasporto professionale, senza compromettere la sicurezza stradale e sociale. Unatras, preso atto del programma definito, monitorerà costantemente lo stato di avanzamento dei provvedimenti attesi dalla categoria.
Trasportounito si smarca
Nessun finanziamento o stanziamento economico per il settore da parte dello Stato, ma solo norme certe che consentano alle aziende di autotrasporto di operare correttamente sul mercato, garantendo alti livelli di sicurezza al trasporto stradale. Alla riunione con Rixi, Trasportounito si è smarcata dalle altre associazioni, presentando un documento articolato in 12 norme finalizzate a regolare il mercato e garantire nello stesso sicurezza e legalità.
Secondo Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, “da oltre un ventennio, ricondurre il tutto a contributi statali sia spot che strutturali, rappresenta un grave errore strategico e anzi si potrebbero eliminare anche quelli esistenti sostituendo le attuali elemosine con un sistema di regole, ad esempio di tariffe sul mercato che siano regolari e che non consentano lo sfruttamento generato da committenze che ormai da anni giocano sullo stato di emergenza economica e finanziaria in cui vivono le imprese di autotrasporto. Le 12 disposizioni di legge presentate da Trasportounito, sono articolate in quattro capitoli: regole del mercato; carenza dei conducenti; codice della strada; sicurezza stradale. Affrontando correttamente queste tematiche si otterrebbe il risultato di curare davvero un sistema malato che sta generando incertezze, indebitamento e tensioni organizzative estreme, frutto di sfruttamento di una categoria che, è il caso di ricordarlo – sottolinea Longo – garantisce più dell’80% della mobilità delle merci nel nostro Paese”.
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