Confagricoltura Piacenza rende noto che è stata emanata il 25 febbraio l’attesa circolare Agea indicante le modalità di attuazione del decreto Masaf (N. 77412 del 19 febbraio 2025) che stanzia 10 milioni di euro di intervento a sostegno delle aziende suinicole che hanno subito danni indiretti a seguito delle misure sanitarie di contenimento dei focolai di Peste Suina Africana nel periodo dal primo dicembre al 31 ottobre 2024.
“Beneficiarie – spiega Susanna Franzini responsabile dei Servizi Tecnici di Confagricoltura Piacenza – sono le piccole-medio imprese del settore della produzione primaria della filiera suinicola, situate sia all’interno che all’esterno delle zone di restrizione sanitaria e colpite dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati nel periodo individuato. Le tipologie di allevamento ammesse sono: allevamenti di scrofe da riproduzione a ciclo aperto, allevamenti di scrofe da riproduzione a ciclo chiuso e allevamenti da ingrasso (comprensivi di allevamenti da svezzamento e magronaggio).
Una tabella allegata al decreto dettaglia indennizzi per classe di suino e tipologia di danno quantificati prendendo a riferimento i valori medi per ogni categoria di suini da vita e da riproduzione con la media dei costi standard pubblicati da ISMEA e le quotazioni della CUN pubblicate dalla Borsa Merci Telematica.
“Gli Interventi ammessi – dettaglia Franzini – riguardano il deprezzamento dei riproduttori, dei suinetti, dei suini di allevamento e da macello per vendita anticipata o differita degli animali o per svalutazione del prodotto a causa della provenienza da allevamenti ricadenti in zone soggette a restrizione sanitaria; la mancata produzione per l’interruzione della riproduzione delle scrofe; il prolungamento del vuoto sanitario; i costi di produzione per blocco movimentazione”.
Il sostegno è determinato fino ad un massimo del 100% del danno totale subìto dai beneficiari, calcolato, per ciascuna fattispecie e può essere cumulato con altri aiuti di Stato o dell’Unione europea, purché riguardi costi ammissibili diversi e solo se il cumulo non comporta il superamento del 100% dell’intensità di aiuto.
“Per evitare il rischio di sovrapposizioni di contributo – precisa Franzini – l’Organismo pagatore effettuerà d’ufficio controlli incrociati. Le risorse sono plafonate, quindi parallelamente, per la determinazione dell’importo massimo di sostegno, occorrerà attendere i dati relativamente alle domande ammissibili all’aiuto”.
“Le domande, recanti l’indicazione di tutti gli elementi previsti dal Decreto Ministeriale dovranno essere presentate, presso l’Organismo pagatore competente territorialmente, in base alla sede legale dell’impresa, entro e non oltre il 28 marzo 2025, con modalità stabilite da ciascun Organismo pagatore – spiega Franzini – siamo dunque in attea delle istruzioni operative di Agrea per procedere a stretto giro”.
La circolare invita gli Organismi pagatori a procedere all’erogazione degli anticipi, possibilmente entro il 18 aprile 2025 e terminata la fase istruttoria, ad effettuare il pagamento del saldo spettante a ciascun richiedente avente diritto a partire dal 16 maggio 2025.
“Procederemo a contattare le imprese non appena sarà emanata la circolare operativa Agrea che ci permetterà di presentare le domande. Stanti le difficoltà delle imprese, auspichiamo – conclude Franzini – che la liquidazione delle istanze avvenga in tempi brevi”.
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