Decreto bollette 2025: le novità più importanti sui cambiamenti apportati


Avevamo già parlato dei possibili cambiamenti del decreto bollette, ma ora il governo ha confermato il nuovo decreto bollette per l’anno 2025, con cui si cercherà di contenere l’aumento dei prezzi di luce e gas. Il provvedimento prevede un finanziamento di 3 miliardi di euro e introduce misure a sostegno di famiglie e imprese. Tuttavia, tali aiuti avranno una durata limitata a tre mesi. Per ottimizzare i risparmi, è necessario verificare le proprie condizioni contrattuali, confrontare le offerte disponibili e sfruttare al massimo gli incentivi previsti dal governo. Vediamo cosa c’è di importante da sapere in merito al decreto bollette 2025.

Decreto bollette 2025: come cambia il bonus sociale

Una delle novità più importanti del decreto bollette 2025 riguarda senza ombra di dubbio il bonus sociale. Infatti più della metà delle risorse stanziate dal decreto bollette saranno destinate a questo bonus, con un ampliamento della platea dei beneficiari. Di seguito la tabella riassuntiva:

Fascia ISEE (euro) Numero figli Importo bonus
0 – 9.530 1-3 167,90 euro/anno
0 – 9.530 4+ 240,90 euro/anno
9.531 – 25.000 Qualsiasi 200 euro una tantum

Per ottenere il bonus bollette, che riceveranno per 12 mesi in automatico in bolletta, i richiedenti devono:

  1. Presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
  2. Ottenere l’attestazione ISEE.
  3. Attendere la verifica dei requisiti da parte del Sistema Informativo Integrato.

Aiuti per le imprese e strategie utili a ridurre i costi

Il decreto prevede anche agevolazioni per le imprese, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI). Le principali misure sono:

  • Azzeramento della componente Asos degli oneri di sistema per i clienti non domestici con potenza superiore a 16,5 kW.
  • Contributo per le aziende soggette a quote ETS, coprendo oltre il 60% della spesa.
  • Riduzione dei costi in bolletta fino al 20% per le PMI.

Per ridurre i costi, passare al mercato libero può essere una scelta vantaggiosa. Tuttavia, è necessario confrontare attentamente le offerte e in particolare è importante vedere:

  • La quota energia: espressa in €/kWh (luce) o €/Smc (gas).
  • La quota fissa: costo indipendente dai consumi.
  • La tipologia di prezzo: fisso o variabile.
  • La durata e le condizioni contrattuali.

Un confronto efficace tra le offerte può essere effettuato tramite il Portale ARERA, che permette di verificare le soluzioni più convenienti per il proprio profilo di consumo. Di seguito alcuni esempi in base alla situazione familiare:

  • Famiglie numerose: preferire offerte con quota energia bassa.
  • Single o seconde case: prediligere tariffe con quota fissa ridotta.



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