Utilizzo di crediti di imposta per il versamento di entrate extra-tributarie


L’istante Alfa è un concessionario autorizzato per giochi pubblici e attività di scommesse in tutta Italia. L’operatore è soggetto a vari tributi e pagamenti non fiscali relativi a conti di gioco inattivi, vincite non reclamate e sanzioni per ritardi nei pagamenti, che vengono pagati utilizzando specifici codici F24.

L’operatore chiede all’Agenzia delle Entrate se i crediti d’imposta acquisiti da terzi, secondo l’art. 121 DL 34/2020, possano essere utilizzati per compensare i debiti relativi ai conti di gioco inattivi e alle vincite non reclamate. L’istante chiede in particolare se questi crediti possano essere utilizzati per compensare sia gli importi principali che le relative sanzioni e interessi.

Nel dettaglio, l’istante, dopo aver richiamato la prassi in tema di versamenti unitari e compensazione, ritiene che ricorrano tutte le condizioni indicate dall’Agenzia delle Entrate perché i saldi giacenti sui conti di gioco ”dormienti”, le vincite non riscosse e i rimborsi non richiesti, nonché le relative penalità e interessi, possano essere versati utilizzando in compensazione i crediti d’imposta di cui all’art. 121 DL 34/2020. Al riguardo, osserva che una volta che un versamento viene effettuato sul Mod. F24 è automatico che possa essere compensato con i crediti che confluiscono sullo stesso modello, salvo che, ovviamente, non sia stato disposto un divieto espresso al pagamento tramite compensazione.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che la risposta non valuta i metodi di acquisizione dei crediti d’imposta o la loro idoneità per la compensazione. Sottolinea che la compensazione è consentita ai sensi dell’art. 17 D.Lgs. 241/97, a condizione che i debiti possano essere pagati tramite modello F24. L’Agenzia precisa inoltre che se un pagamento può essere effettuato tramite il modello F24, può essere compensato con crediti d’imposta a meno che non sia espressamente vietato.

Secondo l’Agenzia delle Entrate non sussistono impedimenti all’uso dei crediti d’imposta per compensare i debiti specificati, comprese le sanzioni e gli interessi, purché i pagamenti siano effettuati tramite il modello F24. Tuttavia, ribadisce i limiti alla compensazione come previsto nell’art. 121 DL 34/2020.

Fonte: Risp. AE 28 febbraio 2025 n. 54



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