Nel Veneto, le donne stanno sempre più consolidando la loro presenza nel mondo imprenditoriale, in particolare nel settore artigiano. A fine 2024 si contano 94.666 imprese femminili, pari al 20,6% del totale delle aziende venete, un dato leggermente inferiore alla media nazionale del 22,2%. A Verona le aziende in rosa sono 18.894, mentre le imprese artigiane guidate da donne rappresentano una quota ancora più significativa.
Il settore artigiano si conferma un motore per l’imprenditoria femminile. In Veneto, le imprese artigiane al femminile sono 20.332, pari al 17% del totale delle imprese artigiane regionali, una percentuale perfettamente in linea con la media nazionale. A Verona, le imprese artigiane femminili sono 4.145, il 17,8% del totale del comparto artigiano e ben il 21,9% del totale delle aziende femminili, un dato superiore alla media nazionale del 16,7%.
Il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto, sottolinea l’importanza della leadership femminile nel settore artigiano, evidenziando come non si tratti solo di una questione di equità, ma di una vera valorizzazione del talento e delle competenze femminili: «Non parliamo di quote rosa, ma di un riconoscimento del valore concreto delle donne nel mondo del lavoro. Le imprenditrici artigiane apportano innovazione, creatività e un’attenzione particolare alla sostenibilità, contribuendo in modo determinante alla crescita economica del Veneto».
Anche il Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Devis Zenari, evidenzia il ruolo delle donne nel tessuto produttivo scaligero: «Un sistema che offre alle donne le stesse opportunità di realizzazione è più forte, più innovativo e più competitivo. Vediamo sempre più donne assumere ruoli di vertice, anche in settori storicamente dominati dagli uomini».
La governance al femminile è un valore consolidato all’interno di Confartigianato. In Veneto, numerose donne ricoprono ruoli dirigenziali: Tiziana Pettenuzzo è Segretario Generale di Confartigianato Imprese Veneto, mentre Giorgia Speri è Segretaria provinciale di Confartigianato Verona. Inoltre, ben 14 imprenditrici presiedono categorie di settore e tre su sette segretarie generali territoriali guidano le associazioni di Padova, Treviso e Rovigo.
A Verona, diverse donne sono al vertice di Confartigianato: Cristina Barboni guida il comparto Legno Arredo, Carolina Calmetta è presidente del comprensorio territoriale Verona Est, Nadia Cugildi è a capo di Confartigianato Impianti Verona, Isabella Cumerlato di Confartigianato Imprese Pulizia e Cristina Scurtu del settore Benessere ed Estetica.
Nel settore artigiano, la crescita delle donne imprenditrici è trainata dalla loro capacità di innovare e di coniugare lavoro e benessere sociale. Secondo Giorgia Speri: «Le donne imprenditrici artigiane, più consapevoli dell’equilibrio tra vita e lavoro, stanno sviluppando modelli di business sostenibili e inclusivi, che contribuiscono al benessere delle loro comunità».
A livello settoriale, il 49,8% delle imprenditrici artigiane opera nei servizi alla persona, il 27,5% nel manifatturiero, il 13% nei servizi alle imprese e il 9,2% nelle costruzioni. A Verona, il 24,7% delle imprenditrici artigiane lavora nel manifatturiero, mentre il 10,2% è attivo nel settore edile.
Il capitale proprio resta la principale fonte di finanziamento per le imprenditrici artigiane, evidenzia una recente indagine del movimento Donne Impresa di Confartigianato Veneto. Per Devis Zenari, è fondamentale lavorare su percorsi di formazione, finanziamenti agevolati e reti di supporto, affinché l’imprenditoria femminile possa crescere e rafforzarsi.
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