Riaperta dal 4 marzo la seconda edizione del BioInvestIt, la call for startup dedicata alla bioeconomia ideata dal Cluster Spring: fino al 31 marzo, startup e innovatori potranno presentare le candidature per sottoporre a esperti e investitori le proprie proposte di innovazione per accedere a un percorso di accelerazione
Una buona notizia per tutti coloro che sentono di poter contribuire con idee e progetti innovativi all’ecosistema della bioeconomia sul piano nazionale: dal 4 marzo fino alla fine del mese si apre alle startup del settore una opportunità da non perdere per valorizzare i loro sforzi e accedere sul mercato con soluzioni concrete, in grado di generare un impatto positivo (sull’economia, certo, ma anche sulla sostenibilità).
Prende così il via da Milano la seconda edizione del BioInvestIt, l’investment forum dedicato alla Bioeconomia circolare ideato dal Cluster Spring e organizzato in collaborazione con lo European Circular Bioeconomy Fund (Ecbf) e Bio4Dreams, con il supporto di Boston Consulting Group, Scientifica Vc, TerraNext e una rete di numerosi partner locali.
Un punto di incontro tra interlocutori territoriali, nazionali e internazionali che in qualche misura già restituisce una dichiarazione di intenti dell’iniziativa: l’obiettivo è quello di dar vita a un percorso strutturato per accompagnare le realtà più promettenti dall’idea alla sua realizzazione, traducendo in tempi brevi gli sforzi di ricercatori e innovatori in soluzioni sostenibili in grado di affacciarsi sul mercato.
Date e tappe del percorso BioInvestIt 2025
Si parte da una fase di raccolta di candidature che durerà fino al 31 marzo; accanto a questo, nel processo di ricerca e selezione di progetti e Pmi è previsto anche un roadshow che attraverserà le principali città italiane, come Torino, Napoli, Bari, Roma e Genova.
L’intento è quello di intercettare le soluzioni più avanzate nel settore e offrire loro una piattaforma qualificata sulla quale mostrarsi.
Ogni tappa sarà un’occasione per favorire il networking tra giovani imprenditori, esperti del settore e rappresentanti di istituzioni locali e internazionali, rafforzando le trame del tessuto dell’innovazione nel campo della bioeconomia circolare.
Un viaggio in più tappe, che si muove da nord a sud del Paese, che concluderà il suo itinerario il 27 maggio nuovamente a Milano, dove è in programma l’Investor Arena Meeting: dieci progetti selezionati presenteranno qui le proprie idee a una platea di investitori e stakeholder strategici, che aiuteranno le giovani imprese a trasformare la loro ricerca in un modello industriale solido e scalabile.
Le startup avranno infatti la possibilità di interagire direttamente con investitori specializzati, ricevendo feedback strategici e individuando potenziali partnership per accelerare la crescita delle proprie soluzioni innovative.
Infine, il grande salto nel panorama più vasto e intimidatorio: le tre startup più promettenti avranno accesso a contesti internazionali attraverso l’European Investment Forum, un trampolino verso il mercato globale e l’attrazione di capitali su scala europea.
Questo permetterà loro di misurarsi con altri innovatori a livello internazionale, aprendo nuove prospettive di sviluppo e industrializzazione.
Un’accelerazione per le giovani imprese, una spinta a un settore già in movimento
Iniziative come quella di BioInvestIt, oltre che un’opportunità per giovani imprese con idee forti per il futuro, rappresentano soprattutto un motore prezioso per l’innovazione in un ecosistema, come quello della bioeconomia, già in fermento dal punto di vista della crescita e dello sviluppo sostenibile.
Le stime raccolte nel rapporto del 2024 – La Bioeconomia in Europa – condotto dalla Direzione Centro Studi di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Assobiotec, descrivono infatti un settore dal peso non trascurabile nella cornice italiana ed europea.
Nel 2023 la Bioeconomia nel nostro Paese pesava il 10% in termini di valore della produzione e il 7,6% per quanto riguarda l’occupazione, sul totale dell’economia nazionale.
Con un valore della produzione in costante crescita negli ultimi anni e che supera i 437 miliardi di euro in Italia, il settore rappresenta indiscutibilmente un pilastro della transizione ecologica e un motore di crescita economica.
Lo dimostrano, d’altra parte, i dati relativi alla trazione esercitata dalle startup innovative su questi numeri: nello stesso rapporto, si contano 808 startup innovative nella bioeconomia, pari al 6,6% delle imprese complessivamente iscritte alla sezione delle startup innovative del Registro delle imprese.
D’altro canto, l’Unione europea ha più volte sottolineato il ruolo strategico della bioeconomia, evidenziando come gli investimenti in questo comparto possano accelerare il raggiungimento degli obiettivi climatici previsti dal Green Deal.
Un quadro, questo, che alle tinte chiare non risparmia tuttavia zone d’ombra su cui si può e si deve intervenire ancora: per molte startup il passaggio dalla ricerca alla produzione su larga scala resta una sfida complessa, spesso ostacolata dalla difficoltà ad accedere a finanziamenti adeguati e supporto strategico.
Il ruolo di BioInvestIt è proprio quello di colmare questo divario, mettendo in contatto il mondo dell’innovazione con quello della finanza e dell’industria. Il forum non si limita a offrire visibilità ai progetti selezionati, ma stabilisce anche un programma di affiancamento lungo tutto il percorso di realizzazione, favorendo la maturazione delle idee e il loro ingresso nel mercato.
Non soltanto una semplice vetrina, insomma, ma piuttosto un vero e proprio catalizzatore per le startup e le Pmi che operano in ambiti innovativi: facilitando il dialogo con investitori e attori industriali pronti a scommettere sul futuro della bioeconomia, delle opportunità di crescita e connessione come questa accelerano non solo le idee, ma offrono anche nuovo slancio a un intero settore.
A un settore, soprattutto, che sempre di più rappresenterà una leva economica fondamentale per il futuro dell’Italia e dell’Europa.
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