sequestri per 10 milioni di euro


Una bnuova indagine della guardia di finanza ha svelato l’ennesima truffa realizzata con falsi crediti di imposta per l’efficienza energetica, culminata con un sequestro del valore di 10 milioni di euro. L’attività investigativa delle Fiamme gialle di Formia ha consentito infatti di ricostruire un sistema fraudolento che sfruttava Sisma bonus fittizi che venivano illecitamente monetizzati. Nove le persone indagate.

L’operazione della guardia di finanza: sequestro da 10 milioni di euro – Il video

Crediti di imposta ceduti a persone nullatententi o con precedenti penali

Gli approfondimenti dei finanzieri sono partiti da un’analisi di rischio condotta nei confronti dei soggetti “monetizzatori”, nell’ambito di una cabina di regia per il coordinamento, al livello nazionale, delle attività di contrasto alle frodi legate alle cessioni di crediti di imposta condotte dal Nucleo speciale tutela entrate e repressione frodi fiscali di Roma. I primi risultati dell’attività di indagine hanno innescato, sotto la direzione della procura di Cassino, un secondo filone investigativo finalizzato alla ricostruzione dei vari passaggi dei crediti tra diversi soggetti che apparivano, di volta in volta, come cedenti o cessionari. Dagli approfondimenti è emerso come i crediti fossero stati originati da un soggetto che si trovava in carcere e, successivamente, trasferiti, con plurime cessioni, a persone nullatenenti, irreperibili o gravate da precedenti penali per reati tributari, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, reati contro il patrimonio e contro la persona, e a imprese del settore edilizio che avevano però dimensione e livelli di operatività incoerenti con il valore commerciale dei lavori edilizi formalmente eseguiti, soprattutto in relazione ad opere così importanti e complesse come quelle antisismiche.

I riscontri dei finanzieri nei condomini: cantieri per il sisma bonus mai aperti

Decisivi sono risultati i riscontri dei finanzieri in alcuni condomini, anche di Roma, che sarebbero stati interessati da questo tipo di interventi edilizi e nei quali invece non c’erano mai stati cantieri aperti, come confermato dai residenti e dagli amministratori. Le indagini tecniche, accompagnate da perquisizioni personali e domiciliari, dall’assunzione di testimonianze e da accertamenti bancari e patrimoniali, hanno poi consentito di raccogliere elementi di prova che hanno consentito di ipotizzare l’esistenza di un sistema fraudolento che operava nel sud pontino e nel Lazio e che era dedito alla truffa aggravata per ottenere le erogazioni pubbliche dei bonus edilizi.

Milioni di euro di proventi illeciti trasferiti in Cina

In particolare, a seguito l’inserimento, sulla piattaforma “Cessione Crediti” dell’Agenzia delle entrate, di comunicazioni di cessione di crediti in realtà inesistenti, veniva ingannato il Fisco, causando un ingente danno patrimoniale pari al valore nominale dei crediti e ottenendo un indebito profitto attraverso la successiva monetizzazione degli stessi crediti, anche mediante cessioni a terzi inconsapevoli. Così i inanzieri di Formia hanno ricostruito i proventi ottenuti, in parte anche trasferiti in Cina, come nel caso di un uomo residente a Minturno che, nei mesi di novembre e dicembre del 2021, aveva bonificato, su rapporti accesi presso banche o intermediari finanziari, la somma complessiva di  2.285.489 euro, liquidità proveniente dall’incasso dei crediti d’imposta relativi all’agevolazione Sismabonus, in realtà inesistenti.

Maxi sequestro di crediti per 10 milioni di euro

Sulla base degli elementi raccolti, il giudice per le indagini preliminari ha ordinato il sequestro dei crediti fiscali presso l’Agenzia delle entrate, includendo, se necessario, anche quelli presenti nei cassetti fiscali di terzi titolari in buona fede, per un importo superiore a 10 milioni di euro. L’operazione testimonia l’impegno della guardia di finanza nel contrasto alle frodi in materia di crediti, finalizzato a garantire la corretta destinazione delle ingenti risorse pubbliche stanziate per sostenere le famiglie e le imprese. 



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