Confcommercio ha espresso una valutazione positiva sulle misure adottate dal Governo con il decreto-legge 19/2025, pensato per contenere l’impatto del caro energia su famiglie e imprese. Tuttavia, nel corso dell’audizione alla Camera di ieri, 13 marzo 2025, la Confederazione ha sottolineato la necessità di interventi più inclusivi e riforme strutturali, soprattutto per quanto riguarda gli oneri di sistema e la volatilità dei prezzi del gas.
Il decreto bollette, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 febbraio, ha previsto uno stanziamento complessivo di circa 3 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi destinati alle imprese e 1,6 miliardi a favore delle famiglie. Tra le misure più significative figura il taglio degli oneri di sistema per le PMI, con una riduzione delle bollette stimata intorno al 20%, e l’introduzione di un contributo straordinario fino a 500 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Inoltre, il Governo ha finanziato il Fondo per la transizione energetica con 600 milioni di euro, mentre per le imprese con una potenza disponibile superiore a 16,5 kW è stato stabilito l’azzeramento della componente ASOS degli oneri di sistema per sei mesi.
Nonostante questi provvedimenti, Confcommercio ha evidenziato alcune criticità, in particolare per le aziende con potenza disponibile fino a 16,5 kW, che non sono state incluse nel taglio degli oneri di sistema. Queste imprese hanno subito aumenti molto pesanti sulle tariffe energetiche, con un rincaro del 24% rispetto a gennaio 2024 e un incremento del 56,5% rispetto al 2019 per l’energia elettrica. Ancora più marcato è stato l’aumento delle tariffe del gas, che hanno registrato un +27% rispetto all’anno precedente e un +90,4% rispetto al 2019.
Per contrastare questa situazione, Confcommercio ha ribadito la necessità di riforme strutturali che possano garantire maggiore stabilità ai costi energetici e sostenibilità economica per le imprese. Tra le proposte avanzate, la Confederazione ha chiesto una revisione complessiva di tutte le componenti fiscali e parafiscali che pesano sulle bollette, oltre a un rafforzamento delle misure di contrasto alla volatilità dei prezzi del gas. Ha inoltre sottolineato l’importanza di promuovere maggiore trasparenza nei mercati dell’energia e di procedere al disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, per evitare oscillazioni eccessive nei costi.
Tra le altre proposte, Confcommercio ha suggerito di valutare una sospensione temporanea del sistema EU-ETS per ridurre la pressione economica sulle imprese europee in un contesto di emergenza energetica. Ha inoltre sottolineato la necessità di potenziare le infrastrutture nazionali e gli approvvigionamenti energetici a livello europeo, anche attraverso acquisti congiunti.
Secondo Confcommercio, le misure adottate dal Governo rappresentano un passo importante, ma non ancora sufficiente per affrontare le difficoltà di famiglie e imprese di fronte ai continui rincari dell’energia. Solo con interventi strutturali e inclusivi sarà possibile garantire una maggiore stabilità del mercato e una sostenibilità economica a lungo termine.
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