Il 2 aprile l’evento all’Heritage Hub. Il 50% delle aziende sono italiane
Quasi come ai tempi di Fiat Chrysler e di Sergio Marchionne. A Torino torna la grande convention dei fornitori europei di Stellantis. La multinazionale presieduta da John Elkann ha invitato il 2 aprile a Mirafiori, più di 400 aziende dell’indotto, la metà italiane, per fare il punto sui programmi di investimento, le quotazioni dei componenti auto, i progetti e i prossimi modelli in produzione. La normalità nella vita di un grande car maker, ma è una riscoperta per Torino che sembrava finita ai margini delle traiettorie globali di Stellantis. Perché eventi così in città non se ne vendano da tempo, almeno non negli anni di Carlos Tavares alla guida di Stellantis, quando il manager aveva imposto la regola non scritta che l’80% delle componentistica doveva arrivare da paesi low cost.
Nel nuovo piano industriale dell’azienda, che verrà confermato da John Elkann nell’audizione in Parlamento di mercoledì prossimo, c’è l’impegno di Stellantis ad acquistare più di sei miliardi di euro in componenti da fornitori italiani. Cala quindi il sipario sugli eventi ristretti per pochi fornitori «strategici» a Poissy che era solito organizzare Tavares, per fare spazio una convention torinese, a Mirafiori, all’Heritage Hub, casa della storia di Fiat, Lancia e Abarth, nonché quartier generale europeo di Stellantis Europe.
Dopo la «benedizione» del cardinale Repole in visita a Mirafiori, insieme a John Elkann, l’inizio dei lavori per la linea della 500 ibrida, l’operazione di ricucitura e di dialogo con il territorio riprende anche dai fornitori. Da quell’indotto oggi sotto la coltre di una cassa integrazione che riguarda la larga maggioranza delle imprese a causa della mobilità elettrica che non decolla, della crisi della Germania e certo anche di Mirafiori che produce a ritmo ridotto. Tanto che Torino oggi è la città con più ore di Cig in Italia. E neanche un mese fa le imprese accorrevano all’evento con i fornitori organizzato dai cinesi di Byd, al Mauto, quasi come fosse l’ultima scialuppa di salvezza.
Il 2 aprile a Mirafiori ad accogliere i capi acquisti, i manager e gli imprenditori della filiera automotive europea, ci saranno Maxime Picat, il capo degli acquisti di Stellantis; Jean Philippe Imparato, responsabile Europa della multinazionale; Giorgio Cornacchia, responsabile chassis e interni. Nel team di Imparato ci sarà anche un nuovo ingresso quello di Vito Casciano, nuovo responsabile Customer Care, il manager che aveva sostituito Giuseppe Figliuolo, che oggi lascia la direzione dell’area produttiva di Mirafiori. Il nuovo capo dello stabilimento arriva da Melfi ed è Roberto Polsinelli, ex capo montaggi, sarà lui a gestire il lancio della Fiat 500 ibrida. Obiettivo 100 mila vetture l’anno. E ridare speranza ai tanti lavoratori in cassa. E a quei fornitori i cui ricavi sono ancora legati a doppio filo alla produzione di Stellantis. Un’attività industriale che tuttavia anche quest’anno procede con il freno tirato e rischia di fare peggio dell’anno nero dell’auto che è stato il 2024. Ma c’è una data per la ripresa, che è il 2026. Se ne parlerà il 2 aprile.
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