ecco di quanto saliranno i prezzi


Il Governo ha approvato un nuovo decreto fiscale che prevede l’aumento delle accise sul diesel di 5,5 centesimi al litro nei prossimi cinque anni. Parallelamente, le accise sulla benzina subiranno una riduzione della stessa entità. Sebbene il provvedimento venga definito un “riallineamento”, l’impatto sulle tasche dei consumatori sarà significativo, con un incremento complessivo delle entrate fiscali di 1,1 miliardi di euro.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un nuovo decreto legislativo che ridefinisce la tassazione sui carburanti, aumentando progressivamente le accise sul gasolio e riducendo quelle sulla benzina. Il provvedimento, che sarà attuato nell’arco di cinque anni, porterà l’accisa sul diesel a crescere di 5,5 centesimi al litro, con incrementi annuali variabili tra 1 e 1,5 centesimi.

Secondo il Governo, la misura ha lo scopo di “riallineare” le accise tra gasolio e benzina, eliminando l’attuale differenza di 11,1 centesimi. Tuttavia, questa operazione genererà un forte impatto economico per i consumatori e le imprese, poiché il consumo di diesel in Italia è nettamente superiore a quello della benzina. Si stima che il nuovo sistema di tassazione porterà 1,1 miliardi di euro di entrate aggiuntive per lo Stato.

Come cambieranno le accise su diesel e benzina

Attualmente, le accise sui carburanti sono così strutturate:

  • Benzina: 72,8 centesimi al litro
  • Gasolio: 61,7 centesimi al litro

L’obiettivo del decreto è far convergere entrambi a 67,25 centesimi al litro, eliminando progressivamente la differenza tra i due carburanti. Il riallineamento avverrà con incrementi graduali sulla tassazione del diesel, accompagnati da una riduzione equivalente sulle accise della benzina.

L’aumento sarà distribuito in cinque anni con una crescita tra 1 e 1,5 centesimi al litro all’anno, in modo da ridurre progressivamente la disparità tra i due combustibili.

Perché il gasolio sarà più caro?

Sebbene il Governo parli di una manovra di equilibrio tra benzina e diesel, il provvedimento porterà a un aumento complessivo del gettito fiscale. Il motivo principale è legato ai volumi di consumo:

  • Nel 2024, in Italia sono stati acquistati 28,8 miliardi di litri di gasolio, contro 12,3 miliardi di litri di benzina.
  • Ogni centesimo di aumento sulle accise del gasolio comporta 288 milioni di euro di maggiori entrate per lo Stato.
  • Al contrario, ogni centesimo di riduzione sulla benzina genera solo 123 milioni di euro di minor gettito.

Questo squilibrio farà sì che, a regime, lo Stato incassi 1,1 miliardi di euro in più all’anno grazie agli aumenti sul diesel.

Chi sarà maggiormente colpito dagli aumenti?

L’aumento delle accise sul gasolio avrà un impatto significativo su diverse categorie di utenti:

  • Automobilisti con auto diesel: chi possiede un’auto alimentata a gasolio pagherà progressivamente di più per ogni litro di carburante.
  • Trasportatori e autotrasportatori: il costo del trasporto merci potrebbe aumentare, con possibili ripercussioni sui prezzi al consumo.
  • Settore industriale: molte aziende che utilizzano veicoli commerciali a gasolio subiranno un aumento dei costi operativi.

Tuttavia, rimarranno invariate le agevolazioni per alcuni settori:

  • Gasolio agricolo: continuerà a beneficiare di accise ridotte.
  • Biocarburanti: nessuna variazione sulle agevolazioni attualmente in vigore.

Dove andranno le nuove entrate fiscali?

Secondo il testo del decreto, i fondi derivanti dall’aumento delle accise saranno destinati a due principali obiettivi:

  1. Fondo nazionale per il trasporto pubblico: servirà a finanziare il rinnovo contrattuale degli autoferrotranvieri, che assorbiranno circa la metà delle nuove entrate.
  2. Fondo per l’attuazione della delega fiscale: una parte del gettito sarà utilizzata per sostenere altre riforme fiscali previste dal Governo.

L’aumento delle accise sul diesel rappresenta un cambiamento significativo per automobilisti e imprese. Se da un lato la riduzione delle accise sulla benzina potrebbe sembrare un vantaggio per alcuni consumatori, l’aumento sul gasolio avrà un impatto molto più ampio, dato il maggiore consumo di questo carburante in Italia.

L’operazione porterà allo Stato 1,1 miliardi di euro di entrate aggiuntive, ma i costi ricadranno su trasportatori e automobilisti, che nei prossimi anni dovranno affrontare un aumento graduale dei prezzi del carburante.



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