VIDEO | La denatalità unita all’emigrazione costituisce una miscela esplosiva che l’amministrazione comunale cerca di disinnescare. Dall’apertura dell’asilo nido agli incentivi per le nuove imprese, tutte le iniziative
I temi dello spopolamento tornano di attualità in Calabria con le proiezioni che restituiscono un quadro drammatico in termini di emorragia di residenti. Nei prossimi 10 anni potrebbero perdersi 120 mila presenze con i centri periferici a rischio di desertificazione. Anche in borghi virtuosi come quello di Cerisano, nel cosentino, a pochi chilometri dal capoluogo, sede del trentennale Festival delle Serre, nel periodo post pandemia si sono persi duecento abitanti, circa il sei percento della popolazione complessiva.
Denatalità e migrazione, mix esplosivo
La denatalità unita alla migrazione, continua a costituire una miscela esplosiva che la locale amministrazione cerca di disinnescare coinvolgendo i giovani nelle politiche di cultura e welfare. «È una battaglia difficile – ha commentato al nostro network il sindaco Lucio Di Gioia -. Il gap tra i decessi e le nascite non gioca a favore e tuttavia dobbiamo comunque impegnarci, questa è la nostra missione, proprio per far sì che il nostro borgo continui a sopravvivere e ad essere sempre attrattivo. Non solo con le attività festivaliere, che comunque garantiscono un ritorno in termini di visitatori. La sfida è quella di trattenere gli abitanti di oggi e farne giungere altri in pianta stabile».
Concentrati sui servizi
«Per questo – ha aggiunto – siamo concentrati sui servizi; presto avremo un nuovo asilo nido in aggiunta alle scuole dell’infanzia, alla primaria ed alla secondaria di primo grado. Siamo un paese rifiuti free, quindi con un’alta qualità della vita in relazione all’ambiente mentre con due distinte convenzioni sottoscritte con Università della Calabria e Conservatorio di Musica ed anche grazie ai finanziamenti del Pnrr, si lavora per costruire un Hub culturale di alta formazione e per favorire la nascita di nuove attività commerciali».
I giovani per la comunità
Cinzia Guido, madre di tre bambini e consigliere comunale con delega alla famiglia, sottolinea il «lavoro silenzioso ma efficace del parroco don Alfonso Vulcano, che ha inaugurato un tour, chiamiamolo così, nelle case dei cerisanesi, per instaurare un rapporto a tu per tu, finalizzato all’aggregazione ed al sostegno reciproco. E poi va segnalata – informa ancora Cinzia Guido – la ripresa delle attività del circolo ricreativo Don Ciccio Fusaro, rivolte ai ragazzi del paese. I locali sono attrezzati con strumenti ludici e di intrattenimento. Infine operano la Cerisano Calcio e la Cerisano Soccer, associazioni dilettantistiche che svolgono anche funzioni di tipo educativo». Giovanissima, appena 21 anni, anche la presidente della Pro Loco Benedetta Cannataro: «Il Festival delle Serre – ha detto – è la nostra punta di diamante, ma non è l’unica iniziativa promossa in paese. Cerchiamo, insieme ad altre ragazze e ragazzi, di contribuire per quanto possibile a mantenere viva l’effervescenza di questi luoghi. Siamo accomunati dal desiderio di vivere nel nostro bellissimo borgo».
I progetti di accoglienza
Infine Cerisano ospita alcuni nuclei familiari di migranti nell’ambito del Sistema di Accoglienza Integrata: «Il nostro obiettivo è pure quello di favorirne l’inserimento stabile nella comunità – ha affermato la presidente del Sai di Cerisano Maria Giovanna Sansone -. Abbiamo bambini che frequentano le tre scuole cittadine e questo scambio culturale e valoriale è certamente per tutti molto costruttivo ed utile anche sul piano economico e sociale».
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