Siglata una partnership per promuovere lo sviluppo del settore della new space economy tra la Fondazione Amaldi, istituita dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dal Consorzio di ricerca Hypatia, e Deloitte Italy.
La collaborazione tra Fondazione Amaldi e Deloitte mira a promuovere il consolidamento, lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese italiane che operano nel settore della new space economy, mediante progetti e ricerche congiunte su temi prioritari legati alla tecnologia e all’innovazione, il coinvolgimento di investitori istituzionali, tra cui operatori di venture capital, private equity, fondi europei e iniziative dell’Agenzia spaziale europea (Esa), eventi e attività di networking per connettere grandi industrie, pmi, stakeholder istituzionali e mondo della finanza in progetti come Horizon Europe, Edf e altre iniziative nazionali ed europee.
Nel nuovo ecosistema della new space economy, il ruolo di investitori privati, aziende e startup è cresciuto esponenzialmente, rivoluzionando l’accesso e le applicazioni delle tecnologie spaziali.
Mercato space raddoppiato
Il mercato globale dello Spazio ha raggiunto un valore di oltre 469 miliardi di dollari nel 2021, più del doppio rispetto ai 180 miliardi di dollari del 2005, e si prevede una crescita fino all’11% annuo fino al 2030. Oggi, ben il 77% del settore è di natura commerciale, segnando un cambiamento epocale nell’economia spaziale.
44 miliardi investiti in startup
A livello globale, oltre 44 miliardi di dollari sono stati investiti in startup space tech nel settore upstream (ovvero quelle che operano direttamente nello spazio o sviluppano tecnologie per lo spazio), con un picco nel 2021. Anche in Europa, il settore upstream space tech ha registrato una crescita significativa, raggiungendo il massimo storico di 2,5 miliardi di dollari nel 2021.
Leva strategica
“Questo accordo segna un punto di svolta per il nostro ecosistema spaziale – ha detto Lorenzo Scatena, segretario generale della Fondazione Amaldi -. La collaborazione con Deloitte Italy ci consente di integrare competenze accademiche, industriali e finanziarie in un’unica strategia, fondamentale per accelerare l’innovazione e sostenere la crescita della new space economy. Siamo convinti che questo partenariato rappresenterà una leva strategica per valorizzare le eccellenze italiane e rafforzare la presenza del made in Italy sul mercato globale”.
Eccellenze tecnologiche
“La new space economy avrà un ruolo sempre più rilevante nella traiettoria di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni – ha affermato Fabio Pompei, ceo di Deloitte Central Mediterranean -. Questa partnership costituisce dunque un passo fondamentale per incentivare e sostenere lo sviluppo delle eccellenze tecnologiche che saranno protagoniste dell’economia dello Spazio di domani. Siamo entusiasti di contribuire a questa missione, mettendo la nostra visione e le nostre competenze multidisciplinari a disposizione delle aziende italiane e delle istituzioni che operano in questo settore”.
Obiettivi di crescita
“La nascita di questa partnership – ha sottolineato Stefano Alfonso, Deloitte Central Mediterranean Growth Leader – rappresenta un importante punto di svolta rispetto agli obiettivi di crescita dell’ecosistema italiano della new space economy. Siamo lieti di collaborare con la Fondazione Amaldi, condividendo le nostre esperienze, con l’obiettivo di fornire supporto allo sviluppo e al consolidamento di progetti imprenditoriali, anche mediante percorsi di internazionalizzazione”.
Ruolo di collegamento
“Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’avvocato Giorgio Mariani, global head of M&A di Deloitte Legal – è la creazione di una matrice comune di partecipazione alle progettualità europee e nazionali nel settore della new space economy, che svolga anche un ruolo di collegamento tra l’ecosistema delle aziende italiane che operano nel settore e il mondo della finanza e dei fondi di venture capital e di private equity”.
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