Se la stragrande maggioranza dell’economia di una regione dipende dalla produzione di beni la cui contraffazione è da sempre oggetto dell’interesse da parte della criminalità, come scarpe, pelletteria, vestiti, il tema della prevezione diventa di grande rilevanza non solo per gli operatori, piccole e media imprese, e per i consumatori, ma anche per l’ordine pubblico.
L’alta presenza di manifattura fa delle Marche la prima regione italiana per percentuali di addetti nel settore, rappresentato da un numero molto alto di piccole e medie imprese. Allo stesso tempo però, dopo la Toscana, le Marche, con il 37% dell’artigianato manifatturiero esposto alla contraffazione, sono la regione più a rischio. Le misure di prevenzione sono diverse, le più efficaci – spiega la guardia di finanza – sono quelle patrimoniali.
Il punto, sulla situazione, l’hanno fatto le autorità locali, convocate da Confartigianato di Ancona in occasione delle iniziative che portano, il 15 aprile prossimo, alla giornata nazionale del made in Italy.
Nel video, il servizio con le interviste a generale Nicola Altiero, comandante Guardia di Finanza della Marche, e Moira Amaranti, Presidente Confartigianato Marche
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