Banche tradizionali e banche per le imprese: nel mezzo un’infinità di sfumature, alias tipologie di istituti bancari in grado di soddisfare ogni esigenza del cliente. Modelli di business per tutti i gusti e una vasta gamma di strumenti che le banche sono in grado di mettere in campo per rispondere ai bisogni di tutti: ecco perché valutare bene il tipo di banca a cui affidarsi è fondamentale per trovare le soluzioni e le risposte più consone.
Prestiti di denaro, gestione dei risparmi, operazioni finanziarie complesse: a ciascuno la sua banca. Dall’apertura del conto corrente all’erogazione del mutuo per l’acquisto di una casa fino all’acquisizione di quote societarie: le banche di oggi si muovono in un contesto di trasformazioni globali ed è per questo che hanno fatto della versatilità la propria bussola.
Alle esigenze dei piccoli risparmiatori, di liberi professionisti e partite IVA, delle imprese ma anche delle società più strutturate rispondono integrando innovazione e radicamento sul territorio, senza necessariamente passare dal tradizionale sportello fisico.
Come scegliere la banca giusta: criteri, esigenze e obiettivi
A orientare la scelta di una banca non sono solo affidabilità, capacità di risposta, livello di sicurezza: è il profilo stesso del cliente, il suo business, i suoi bisogni e le sue esigenze che rendono una scelta più calzante e una determinata tipologia di banca più adatta rispetto ad altre.
Esistono diversi tipi di banche in Italia. La concessione del credito all’economia reale in cambio di interessi è l’attività che contraddistingue le cosiddette banche tradizionali. È a quest’ultime che imprese e famiglie si rivolgono potendo contare su una rete capillare di filiali e sportelli. Vantaggio: un’assistenza al cliente personalizzata. Parola d’ordine: prossimità.
I servizi offerti vanno dall’attività di raccolta del risparmio alla concessione di prestiti. Tuttavia, le banche, insieme ad altri prestatori di servizi di pagamento autorizzati, offrono a famiglie e imprese strumenti di pagamento assegni, carte di credito, bancomat, bonifici, ecc.) che possono essere utilizzati per trasferire moneta bancaria o prelevare contante.
Le banche commerciali, come quelle tradizionali, si occupano di erogare finanziamenti ma possono allargare i propri orizzonti guardando non solo a famiglie e imprese ma anche a realtà più complesse come enti pubblici ed organizzazioni no profit. Al contempo possono anche operare investimenti sui mercati finanziari.
Banche on line e d’investimento: un mercato finanziario in continua evoluzione
Uno degli effetti più eclatanti del processo di digitalizzazione del settore finanziario è stato la nascita delle banche on line. Modernità e velocità, servizi personalizzati e costi più bassi: ecco servita la formula della convenienza che punta dritta al risparmiatore più tecnologico. Svantaggi? Non ci sono sportelli fisici, quindi non è la soluzione adatta per il cliente che ha poca dimestichezza con il mondo digitale e che ha difficoltà a gestire le operazioni in autonomia.
Su un livello di maggiore complessità dei servizi offerti si collocano infine le banche d’investimento. Sono loro a prendere per mano le imprese e ad accompagnarle in processi come acquisizioni di quote societarie, fusioni o altre operazioni finalizzate alla crescita del capitale e al consolidamento delle stesse sul mercato finanziario. Possono svolgere un ruolo importante anche nel favorire l’incontro tra società e potenziali investitori.
Dove prendono i soldi le banche: costi operazioni, Pos e canoni
Compie operazioni monetarie e creditizie, raccoglie i risparmi e concede prestiti: ecco cos’è una banca. Gli istituti bancari si muovono dunque come un’impresa: sul territorio italiano, secondo i dati Bankitalia, al 31 dicembre 2022 se ne contano 439, insieme con 20.689 sportelli operativi e 264.132 dipendenti.
Che siano banche tradizionali o banche per imprese, dove prendono i soldi le banche? Tra le voci di entrata più significative vi sono gli interessi incassati grazie ai prestiti erogati ma soprattutto le commissioni, che rappresentano il prezzo per i servizi erogati ai clienti a cominciare dalla gestione del conto corrente.
Qualche mese fa la Banca d’Italia pubblicava l’indagine sul costo dei conti correnti. “Nel 2023 – si legge nel report – la spesa di gestione dei conti correnti riferibili agli sportelli bancari è diminuita di 3,3 euro rispetto al 2022, attestandosi a 100,7 euro”. Anche se l’apertura del conto corrente è di norma gratuita, dietro le statistiche si nasconde un range di costi che può arrivare fino a 200 euro l’anno a seconda della banca a cui ci si rivolge.
I dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano rivelano che in Italia al momento sono attivi 3,5 milioni di POS: stiamo parlando dei terminali attraverso i quali gli esercenti accettano pagamenti mediante moneta elettronica. I commercianti possono rivolgersi ad una banca per installarlo riconoscendo a quest’ultima una commissione che, secondo Confcommercio, può variare da meno dello 0,9% per un negozio con uno scontrino medio pari a cinque euro a oltre l’1,20% nello scenario in cui non vi siano microtransazioni. Per gli operatori che forniscono il POS ma anche per i liberi professionisti che li utilizzano, tra l’altro, sono in arrivo importanti novità.
Altre voci di entrata di una banca sono le commissioni per le operazioni bancarie, le spese di prelievo presso altre banche oppure il canone mensile per le carte di credito o di debito: tutte voci variabili che messe insieme possono determinare una reale convenienza nella scelta di un conto corrente.
Accesso al credito, quale ruolo ha la banca per le imprese
L’accesso al credito è forse il principale vulnus del sistema imprenditoriale italiano: senza liquidità da impiegare negli investimenti è difficile per un’azienda accrescere produttività e competitività. Ed è qui che entra in gioco la banca che, in virtù delle risorse finanziarie di cui dispone, può svolgere un ruolo fondamentale di acceleratore di quel processo virtuoso che, proprio attraverso gli investimenti, mette un’impresa nelle condizioni di crescere e quindi di competere sui mercati internazionali.
Grazie alla collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Banca Etica oggi offre prestiti agevolati alle PMI e alle MidCaps per progetti che promuovono l’imprenditorialità femminile, l’inclusione sociale dei rifugiati e lo sviluppo economico nelle regioni del Mezzogiorno e nelle isole: tradotto, significa tassi di interesse a condizioni agevolate per acquisti, rinnovi o estensione di beni immobiliari o per investimenti intangibili ovvero l’acquisto di brevetti, e software.
Anche fundraising e crowdfunding sono diventati uno strumento a cui le banche ricorrono spesso per sostenere progetti di rilevanza sociale: ad esempio, su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, è attiva una raccolta fondi dedicata al progetto dell’Odv La Collina degli Elfi (Cuneo). Obiettivo: raccogliere entro il 30 aprile 100.000 euro per donare a bambini, bambine e adolescenti in remissione da una malattia oncologica e alle loro famiglie degli spazi reali e virtuali per il recupero psicofisico.
Prestiti alle mamme lavoratrici e un’app per risparmiare
La differenza tra banche tradizionali e banche aziendali è tutta negli obiettivi che gli istituti bancari puntano a raggiungere attraverso servizi mirati. Sei una mamma lavoratrice e sei alla ricerca di una linea di credito? Intesa Sanpaolo, attraverso l’iniziativa mamma@work offre la possibilità di ottenere, senza alcuna garanzia, un prestito a condizione agevolate fino a 30mila euro per conciliare vita familiare e professionale nei primi anni di vita dei figli.
Sei un’Azienda con il pallino della sostenibilità? Bper Banca mette a disposizione strumenti di finanziamento creati appositamente per agevolare lo sviluppo sostenibile delle aziende, aiutandole ad essere rispondenti alle normative e competitiva sui mercati.
Se sei un libero professionista e stai seriamente pensando di mettere da parte un gruzzoletto, Fineco Bank ti offre il servizio MoneyMap, gratuito e incluso nel conto, che ti aiuta a risparmiare: raggruppa le spese, calcola il risparmio, ti permette di tenere sotto controllo tutte le spese in modo completamente automatico e gestire il tuo bilancio familiare.
Banche tradizionali e banche per imprese: altri esempi di servizi su misura
Se invece vuoi cogliere le migliori opportunità di crescita su mercati azionari ed obbligazionari, Banca Mediolanum mette a disposizione dei propri clienti una piattaforma veloce sia per il trader esperto sia per chi inizia. E poi, ancora, un servizio personalizzato con quotazioni di titoli italiani e americani (Nyse e Nasdaq) in tempo reale, titoli a confronto, studi e ricerca avanzati.
È con crescente interesse che Crédit Agricole guarda alla vivacità imprenditoriale del Sud. Solo qualche mese fa, l’Amministratore Delegato Giampiero Maioli ha presentato a Catania Le Village by Crédit Agricole Sicilia: un acceleratore di innovazione al servizio delle aziende e delle startup del territorio, che si pone l’obiettivo di promuovere e stimolare la crescita delle imprese attraverso l’innovazione e la collaborazione, valorizzando le specificità economiche, sociali e culturali dell’area.
Banca Sella riserva agli esercenti un’agevolazione vantaggiosa: offre l’installazione gratuita del Pos, zero euro di canone mensile per il noleggio e commissioni pari allo 0,95%. E poi, supporto dedicato 7 giorni su 7 e accredito veloce il giorno lavorativo successivo all’incasso su qualunque conto corrente.
UniCredit trasforma lo smartphone in Pos
“Le micro, piccole, medie imprese e liberi professionisti sono al centro della nostra strategia – chiosa Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit Italia, intervistata da Partitaiva.it -. A beneficio di queste categorie di clienti, ci siamo dotati di modelli di servizio dedicati, con l’obiettivo di accompagnarli nei rispettivi percorsi di crescita”.
Banca tradizionale e banca per impresa: UniCredit si può ricondurre ad entrambe le tipologie. Nasce come banca tradizionale e continua a investire nelle filiali. Solo lo scorso anno, ne sono state rinnovate 269: “Crediamo che la presenza sul territorio e il contatto diretto con famiglie, individui e imprese siano due imprescindibili elementi di successo nel nostro modo di fare banca – spiega Areni -. Allo stesso tempo, lavoriamo allo sviluppo di una customer experience omnichannel, tramite cui offrire la stessa esperienza di processo su tutti i canali”.
“Imprendo Professionisti” e “Imprendo Start”, ad esempio, sono conti correnti a condizioni dedicate, rispettivamente per i liberi professionisti e per le microimprese, che consentono di effettuare operazioni bancarie online, in modo autonomo da smartphone e nelle Aree Self delle nostre Filiali.
Per chi preferisce avere tutto sotto controllo in un unico conto, c’è “Genius buddy”: una soluzione ibrida, da utilizzare oltre che per esigenze familiari, anche per la propria attività lavorativa. C’è poi “Inapp Pos” che trasforma smartphone e tablet in terminali di pagamento (POS) senza bisogno di hardware supplementare.
Sostenibilità, per le aziende un obiettivo sempre più a portata di mano
Un tema che si lega sempre più al destino delle aziende è quello della sostenibilità. L’adozione dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance) non è più esclusiva delle grandi realtà, anche le microimprese e i liberi professionisti possono trarne vantaggio.
“Le banche – risponde Areni – hanno un ruolo fondamentale nell’incentivare l’adozione di comportamenti virtuosi che favoriscano la transizione verso modelli di business sostenibili. Noi lo facciamo attraverso il servizio di profilazione ESG che, mediante uno score fornito da Cerved Rating Agency su piattaforma Open-es, consente alle microimprese nostre clienti con fatturato superiore a € 1 milione di ottenere gratuitamente una valutazione ESG. Inoltre, ad entrambe queste categorie di clientela, offriamo la possibilità di accedere a prodotti di finanziamento ESG”.
Ti serve un prestito? Avrai una risposta in 20 minuti
Entro la fine di marzo, UniCredit lancerà “SME Lending”, una piattaforma omnichannel per l’erogazione dei finanziamenti alle PMI, all’interno della quale le ditte individuali clienti prima, e i liberi professionisti in una fase successiva, potranno gestire autonomamente le proprie richieste, ottenendo una risposta in soli 20 minuti nei casi più semplici, e con importanti benefici nella riduzione della documentazione da firmare.
Nel frattempo, i gestori avranno accesso a uno strumento avanzato, completamente integrato con fonti informative interne ed esterne, come la Centrale Rischi e le Camere di Commercio: l’obiettivo è utilizzare in tempo reale tutte le informazioni necessarie per una valutazione creditizia accurata. Secondo Areni “questo consentirà di ridurre i rischi operativi e di investire più tempo nella gestione della relazione col cliente, offrendo soluzioni su misura che soddisfino adeguatamente i bisogni più eterogenei”.
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