Nei giorni scorsi visita bergamasca dell’Assessore al Turismo, Moda e Marketing Territoriale di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, in terra bergamasca a dimostrare l’importanza del settore moda in terra orobica. Due le tappe: l’Istituto Tecnico Industriale Pietro Paleocapa di Bergamo e, in compagnia del consigliere Jonathan Lobati, il Laboratorio del Carmine di Zogno, storica camiceria a conduzione familiare nata nel 1969.
NONOSTANTE CONGIUNTURA COMPLESSA, LOMBARDIA NON ARRETRA – “Nonostante la congiuntura complessa, la Lombardia mantiene una posizione di leadership anche sul fronte dell’export tessile, con un valore pari a 3,8 miliardi di euro nel 2024: il 37,4% di tutto l’export nazionale del settore parte da qui, dal cuore manifatturiero della nostra regione”, ha evidenziato Mazzali.
DA MILANO, COMO E BERGAMO 60% ESPORTAZIONI REGIONALI – “Milano, Como e Bergamo guidano l’export lombardo del tessile: insieme rappresentano oltre il 60% delle esportazioni regionali. Ma è interessante notare come anche territori più piccoli, come la provincia di Sondrio, stiano crescendo in maniera significativa, a dimostrazione di un’energia diffusa su tutto il territorio”, ha spiegato Mazzali, “I dati confermano una fase di rallentamento, ma la Lombardia non arretra: è il momento di supportare con decisione l’innovazione sostenibile, la formazione delle nuove generazioni e l’internazionalizzazione delle nostre imprese tessili. Il tessile lombardo ha un’anima profondamente radicata nel territorio ma guarda al mondo: il saldo commerciale positivo di 2,5 miliardi di euro ne è la prova”.
DALLA FORMAZIONE AL LAVORO D’ECCELLENZA DI UNA CAMICERIA – Al Laboratorio del Carmine di Zogno, insieme al consigliere regionale Jonathan Lobati, dove le camicie vengono ancora realizzate con metodi tradizionali, nel segno della qualità sartoriale.
“Il vero Made in Italy non si identifica solo con i grandi marchi della moda, ma con una rete di aziende medio-piccole che operano lontano dai riflettori, mantenendo viva l’eccellenza artigianale e la qualità dei materiali – ha dichiarato Mazzali –. Un esempio emblematico è il Laboratorio del Carmine di Zogno, dove la cura dei dettagli, la selezione dei tessuti pregiati e la passione per il lavoro manuale sono valori che si tramandano di generazione in generazione. Realtà come questa meritano di essere sostenute e valorizzate: incarnano i principi più autentici del Made in Italy”.
“Il Laboratorio del Carmine rappresenta un esempio virtuoso di manifattura artigianale lombarda. Dal 1969, questa realtà a conduzione familiare unisce sapientemente tradizione e innovazione, producendo camicie su misura di altissima qualità. In un contesto in cui il fast fashion ha spesso sacrificato la cura e la durata dei capi, qui si lavora ancora con metodo, attenzione ai dettagli e profondo rispetto per i materiali. Sostenere realtà come questa significa difendere il cuore autentico del Made in Italy e valorizzare il sapere artigiano che rende unico il nostro territorio.” ha aggiunto Lobati.
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