Qual è il valore degli infissi installati sotto il Superbonus 2023? Quali i materiali preferiti? E le schermature solari e le chiusure oscuranti? Ce lo racconta il Rapporto Annuale Detrazioni fiscali curato dal Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’ENEA. Terza Parte
Prima Parte: Detrazioni Fiscali 2024. Il Rapporto Annuale di Enea per l’anno 2023
Seconda Parte: Ecobonus 2023 e infissi. Interventi, Investimenti e risparmio energetico
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Può apparire strano che ci interessi il tema Superbonus 2023 e infissi, così come ce lo narra il Rapporto Annuale Detrazioni fiscali di ENEA. Citerò, tra i tanti, solo due motivi essenziali. Anzitutto c’è un interesse diretto nello scoprire come è stato quel turbinio profondo del ‘110%’ dal punto di vista delle statistiche e dei numeri del mercato dei serramenti.
Superbonus 2023 e infissi
In secondo luogo, sconto in fattura e cessione del credito a parte, quell’esperienza può essere didattica per quello che potrà succedere con l’arrivo della Direttiva (UE) 2024/ 1275, o EPBD o Case Green. Anche se non sappiamo ancora come la Direttiva verrà recepita, le tecnologie applicabili sostanzialmente saranno le stesse. I serramenti hanno dato ottima prova di sé nel contribuire a superare i requisiti di legge richiesti per ottenere il Superbonus al punto che sono risultati secondi per investimenti tra le tecnologie dell’involucro. E questo senza che nessuno obbligasse i progettisti e le imprese ad adottare questa o quella tecnologia.
Investimenti per 95,6 miliardi
Il 2023 è stato un anno molto movimentato tra continui cambi di legge, aliquote e disposizioni varie per il Superecobonus, come lo definisce Enea. In quell’anno, in ogni caso, come testimonia il Rapporto Annuale Detrazioni fiscali, sono stati investiti 95,6 miliardi di euro in opere da Superbonus 2023. Di essi 57 miliardi sono stati destinati ai condomini, 25,6 alle abitazioni unifamiliari e 19,7 alle unità immobiliari funzionalmente indipendenti. Da non dimenticare i quasi 900 milioni utilizzati per riqualificare castelli e palazzi di pregio, aperti al pubblico. E’ pur sempre ‘edilizia’.
Gli interventi da Superbonus 2023
Illuminante al proposito è la tabella 4.6 Sintesi nazionale degli interventi sull’involucro opaco. Questi hanno comportato un esborso di circa 62,5 miliardi, ovvero due terzi degli investimenti di quell’anno, sempre da Superbonus.
In questo quadro i lavori sulle pareti verticali opache, sostanzialmente il cappotto termico, hanno comportato un costo di 27,2 miliardi. Gli infissi rappresentano la seconda voce più importante in termini di costo pari a circa 20,2 miliardi. Anche in termini di costi generali delle opere da Superbonus, i lavori sulle pareti verticali opache e la sostituzione degli infissi rappresentano gli interventi più rilevanti in termini di costo.
Infissi, schermature e chiusure oscuranti
Nel 2023 sotto il Superbonus, dice il Rapporto Enea, sono stati installati poco meno di 12,5 milioni di metri quadrati con un costo specifico di 1.624,10 €/m2. Il che porta al costo complessivo sopra accennato di 20,2 miliardi circa. Non tutti sono finiti nelle tasche produttori di serramenti. Secondo gli esperti più o meno la metà, circa 10 miliardi sono stati fatturati dai serramentisti. A questa cifra vanno aggiunti l’utile d’impresa, le spese generali, le spese tecniche e gli oneri finanziari. Comunque sia, il 2023 sarà perennemente ricordato come anno record per tutti gli operatori dell’edilizia. Ottimo il risultato anche per le schermature solari: ne sono stati installati 2,5 milioni di metri quadrati circa per un valore di poco più di 1 miliardo di euro e un costo specifico di 428,38 €/m2. Le chiusure oscuranti risultate pari 2,1 milioni di mq per un valore circa 1,5 miliardi e un costo specifico pari a 691,69 €/m2. (NB: nella tabella 4.6 le due cifre segnate in rosso sono state invertite, per errore).
Dove e quanto
La Tabella 4.31, qui sopra, ci indica per ognuna delle sei zone climatiche le superfici degli infissi sostituiti e la loro quota percentuale sul totale. Il grafico qui sotto rende immediatamente visibile la ripartizione per zone climatiche dei lavori di sostituzione di serramenti. L’area top per i lavori di sostituzione è la zona E con oltre la metà delle sostituzioni. Le due zone climatiche D e E totalizzano oltre tre quarti degli interventi. Le zone C, D ed E si assicurano oltre il 90% dei lavori di sostituzione. Tale distribuzione non stupisce perché sostanzialmente replica la distribuzione degli immobili in Italia che riportiamo nel grafico successivo.
Materiali per infissi
Il Rapporto non ci propone il quadro nazionale delle quote degli infissi nei diversi materiali. O meglio lo fa con la complicata Tabella 4.33.
In essa si splitta ogni singolo materiale per tipologia di vetro applicato (vetro doppio, triplo vetro, basso emissivo) distribuito su tutte le zone climatiche. Ne risulta una tabella molto ricca di dettagli ma anche complessa. Abbiamo preferito con un po’ di lavoro ricostruire il mercato con la torta qui sotto.
Con un po’ di calcolo numerico, infatti, siamo riusciti a costruire il quadro nazionale degli infissi sostitutivi installati sotto il Superbonus 2023 che riportiamo nella figura qui sopra. Senza sorpresa, primi risultano gli infissi in PVC con il 59,1% di quota di mercato. Secondi gli infissi in metallo a taglio termico con il 15,1% e terzi quelli in legno con l’11,8%. Buoni quarti risultano gli infissi in materiali misti, di solito legno/alluminio ma anche alluminio/legno, con l’8,9%, Infine, il limbo: infissi senza alcun’altra specifica che ‘altro’ con il 5,1%.
I top per Enea
Non si sa per quale ragione gli Autori del Rapporto Annuale Detrazioni fiscali non abbiano voluto offrire il quadro sinottico come da noi ricostruito qui sopra. Essi si sono avventurati su un percorso scivoloso che ha assunto la forma della tabella 4.34. In essa il serramento in metallo a taglio termico risulta prevalere alla grande nelle minuscole zone climatiche A e B. Il serramento in PVC prevale nelle tre zone climatiche più densamente abitate ri cche di immobili C, D e E. Il serramento in legno prevale nella zona climatica F, anch’essa scarsamente abitata. Insomma, la tabella lascia trasparire il desiderio di accontentare tutti e non scontentare nessuno. Peccato!
(continua)
Ennio Braicovich
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