All’edizione numero 57 del Vinitaly, la Camera di Commercio Irpinia e Sannio ha presentato un panorama ricco di opportunità per il futuro del settore vitivinicolo. L’evento, che si tiene a Verona, ha messo al centro il connubio tra tradizione e modernità, con un focus sui percorsi delle aziende che cercano di innovarsi, pur rimanendo legate alle proprie radici territoriali. Questo approccio ha già portato a un coinvolgimento crescente dei giovani nel settore agricolo, come ha dichiarato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
La presenza della Campania al Vinitaly
Durante l’apertura della fiera, De Luca ha inaugurato il padiglione regionale, sottolineando l’impegno della Campania verso l’aggiornamento delle pratiche agricole e vitivinicole. La regione ha avviato programmi di finanziamento per l’introduzione di nuove tecnologie nelle aziende, permettendo così un rinnovamento senza dimenticare l’importanza della cultura rurale. Il recupero delle varietà storiche, in particolare nell’area vesuviana e in Irpinia e Sannio, è un aspetto che caratterizza questo progetto. I vitigni storici, ad esempio, stanno producendo risultati di qualità superiore, un segnale positivo per il futuro economico del settore.
Il governatore ha evidenziato come l’iniziativa regionale non si limiti semplicemente all’introduzione di innovazione, ma miri anche a preservare le tradizioni, creando così un equilibrio tra passato e futuro. Le dichiarazioni di De Luca sono state accolte con interesse, soprattutto in un contesto in cui il settore vitivinicolo deve affrontare sfide significative, come l’adeguamento ai mercati globali.
L’importanza della biodiversità e della qualità
Girolamo Pettrone, commissario straordinario della Camera di Commercio di Irpinia e Sannio, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione, affiancata dalla biodiversità e dalla qualità delle produzioni, per promuovere il vino campano a Vinitaly. Con l’offerente di 3 Doc, 4 Docg e 1 Igp, il comparto vitivinicolo della Campania presenta un valore significativo che merita di essere divulgato. Durante l’evento, la Camera di Commercio ha presentato ulteriori iniziative formative destinate alle imprese, mirando all’adozione di tecnologie innovative per assistere le aziende in questo momento delicato.
Pettrone ha anche messo in guardia sulle difficoltà che le aziende potrebbero affrontare a causa dei dazi imposti dagli Stati Uniti, che rappresentano un mercato cruciale, costituendo il 30% dell’export vitivinicolo. Questo tema ha sollevato qualche preoccupazione tra gli operatori del settore, evidenziando la necessità di strategie adatte per sostenere l’export.
Rete e comunicazione: il futuro delle imprese
Un partner fondamentale all’interno di questa iniziativa è Alex Giordano, fondatore di Rural Hack e direttore scientifico di “Storie di futuro“. Giordano ha spiegato che il tema di quest’anno, “Storie di futuro 2025“, si concentrerà su una rete intesa sia come comunità che come strumento di comunicazione. Le aziende coinvolte avranno l’opportunità di raccontare le proprie esperienze attraverso interviste, che verranno diffuse sui social media e sui canali di informazione tradizionali.
Questo approccio mira ad avvicinare le imprese ai consumatori, rendendo il vino non solo un prodotto da acquistare, ma una vera e propria esperienza da vivere. L’iniziativa di comunicazione prevede la creazione di contenuti che raccontano i volti, le storie e le tradizioni che si celano dietro ogni bottiglia, puntando così a rafforzare il legame tra il produttore e il consumatore finale.
Vinitaly 2025 si conferma un’importante piattaforma per il settore vitivinicolo, offrendo l’opportunità di unire le forze per garantire un futuro luminoso.
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