Innovazione e R&S, 8,5 milioni alle prime sei aziende straniere del bando regionale


Sono sei i primi progetti finanziati dalla Regione Toscana con il bando sperimentale pubblicato nel luglio scorso, diretto a sviluppare e rafforzare gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione di investitori stranieri: aperto nel 2024 con una dotazione di 10 milioni di euro, per sostenere questi primi progetti ammessi ne saranno impiegati 8,5. Mentre la Regione lavora già anche a un bando da 30 milioni di euro, provenienti da fondi europei, per alcuni settori specifici: scienze della vita, digitale, tecnologie “pulite”.

I proponenti dei primi sei progetti ammessi sono Jsw Steel Italy Piombino, con un progetto per la gestione predittiva dello stato di salute delle infrastrutture ferroviarie con sensori innovativi a bassissimo consumo; Techa, con un’applicazione dell’intelligenza artificiale per l’automazione di laboratorio; Archa, con un progetto di valorizzazione di rifiuti plastici per la produzione di forme di colata; Solvay Chimica Italia, per il recupero di carboni esausti a contenuto minimo di metalli; Inovyn, con un progetto per la produzione di clorometani ad alto valore aggiunto con tecnologie catalitiche innovative; Nuovo Pignone Tecnologia, nel campo della robotica per il monitoraggio e l’ispezione di infrastrutture energetiche.

Come funziona il bando R&S

L’obiettivo del bando è sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca, di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate funzionali all’attrazione di investimenti stranieri, per favorire le imprese e filiere toscane. Destinatari sono le grandi imprese a capitale estero, piccole imprese e imprese a media capitalizzazione a capitale estero (con almeno 10% di capitale estero). L’agevolazione è concessa sotto forma di sovvenzione in conto capitale a fondo perduto e copre una percentuale della spesa per la ricerca industriale (dal 50% all’80%) e per lo sviluppo sperimentale (dal 25% all’80%). Per le imprese giovanili, è prevista una premialità di punteggio. L’importo totale del progetto presentato deve essere compreso tra 1,5 e 3 milioni di euro, e i progetti devono completarsi al massimo in 15 mesi con risultati pre-competitivi propedeutici all’immissione di prodotti e servizi sul mercato.

“Questo bando, insieme ad altre misure che abbiamo già attivato o stiamo per attivare – ha spiegato il presidente della Regione, Eugenio Giani -, rappresenta una risposta della Toscana all’iniziativa, infausta, dei dazi decisi dall’amministrazione Trump. Se gli Stati Uniti insistono su politiche protezionistiche, la Toscana è ben contenta di accogliere imprese straniere che vogliono portare capitali ed aiutare a crescere le filiere toscane. Oltre alle risorse per attrarre investitori stranieri per attività di ricerca e sviluppo, vorrei anche sottolineare un bando di prossima apertura da 30 milioni di euro, all’interno della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (Step), e gli altri 10 milioni per l’internazionalizzazione delle imprese toscane messi a disposizione nelle scorse settimane”.

Col nuovo bando Step 30 milioni a disposizione

La Toscana è una delle regioni che ha usufruito della possibilità concessa dalla Commissione Ue con la piattaforma Step, mettendo in cantiere un bando negoziale da 30 milioni di euro. Come ha spiegato l’assessore Leonardo Marras all’assemblea delle coop Agci nei giorni scorsi, si tratta dell’unica strada possibile per aumentare i fondi a favore delle imprese, in modo da far avanzare più rapidamente la spesa dei fondi Fesr. Per il resto – ha spiegato Marras replicando alle richieste delle associazioni di categoria che vorrebbero trasferire alle imprese una parte dei fondi europei destinati alle pubbliche amministrazioni per aumentare la capacità di spesa – i rigidi criteri dei programmi europei impediscono manovre di aggiustamento. “Ma riusciremo ad accelerare la spesa e a centrare la prima scadenza che è fissata a fine 2025, evitando il disimpegno delle risorse”, ha assicurato l’assessore.





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