La Regione Lazio (per quella sarda non c’è nulla da fare) punta con decisione sulle nuove generazioni e inaugura ufficialmente la Consulta dei giovani imprenditori e professionisti, presentata a Roma. Si tratta di un nuovo organismo voluto per rafforzare il dialogo tra istituzioni e mondo produttivo under 40, con l’obiettivo di accompagnare e sostenere l’imprenditoria giovanile e le libere professioni.
“La Consulta – fanno sapere i promotori – nasce per valorizzare il dinamismo e la vivacità del tessuto professionale e imprenditoriale giovanile nel Lazio. Vogliamo favorire il confronto diretto con le istituzioni regionali, promuovere iniziative concrete a sostegno del lavoro autonomo, e cogliere appieno le opportunità offerte dai fondi europei”.
Istituita lo scorso dicembre, la Consulta riunisce rappresentanti under 40 provenienti dal mondo delle imprese e delle professioni. L’obiettivo è dare forma a un tavolo di lavoro stabile in grado di elaborare proposte legislative, ideare iniziative strategiche e ottimizzare l’utilizzo dei fondi comunitari. L’iniziativa si inserisce in un più ampio pacchetto di misure varato dalla Regione per potenziare il ruolo dei professionisti, semplificando norme e ampliando la platea dei beneficiari.
Uno dei punti di forza dell’impegno regionale è l’annuncio, previsto per maggio 2025, di un bando da 5 milioni di euro a sostegno dell’avvio di attività da parte di giovani professionisti. I contributi a fondo perduto saranno distribuiti nel biennio 2025-2026, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’innovazione.
Tra le novità annunciate, anche una nuova legge regionale sull’equo compenso, che recepisce la normativa nazionale (legge n. 49/2023) ed estende gli obblighi di adeguamento a tutte le società riconducibili alla sfera regionale.
A supportare le nuove progettualità sarà anche Lazio Innova, che attraverso la rete degli Spazi Attivi offrirà consulenze e orientamento mirato sui bandi del Programma FESR Lazio 2021-2027, uno dei principali canali di finanziamento europeo dedicati allo sviluppo economico e alla coesione sociale.
In crescita anche la partecipazione femminile al mondo delle libere professioni. A loro è dedicato il nuovo bando “Donne Innovazione Impresa”, sempre sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Un segnale chiaro che la Regione vuole scommettere sull’energia, la competenza e la creatività delle donne imprenditrici.
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