Consiglio dei ministri n. 123 del 9 aprile – ANCE


Il Consiglio dei ministri, nella seduta n. 123 del 9 aprile, ha approvato, tra l’altro:

DOCUMENTO DI FINANZA PUBBLICA 2025

Il Documento di finanza pubblica (DFP) 2025, da inviare alla Commissione europea entro il 30 aprile dopo esame del Parlamento.

Il documento arriva dopo appena sei mesi dall’invio alle Camere del Piano strutturale di bilancio di medio termine (PSBMT) 2025-2029. È pertanto principalmente incentrato sulla rendicontazione dei progressi compiuti in questo breve lasso di tempo, in ottemperanza alla normativa dell’Unione Europea, che prevede l’invio alla Commissione europea di una Relazione annuale sui progressi compiuti (Annual Progress Report).

A fronte dell’elevato grado di incertezza che caratterizza il contesto internazionale, il Governo conferma l’approccio prudenziale delle stime elaborate.

Le previsioni relative al PIL reale indicano per il 2025 una crescita dello 0,6 per cento, in aumento allo 0,8 per cento nel 2026 e 2027. Tale andamento viene confermato, in base ai dati attualmente disponibili, anche nel 2028.

Il quadro di finanza pubblica conferma sostanzialmente quanto previsto nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 dello scorso autunno.

I dati di consuntivo per il 2024 hanno mostrato un deficit in miglioramento, ancor più marcato rispetto a quanto previsto nel Piano e nel DEF, che si è attestato al 3,4 per cento del PIL (anziché al 3,8 per cento previsto nel PSBMT e al 4,3 per cento nel DEF).

Per l’orizzonte di previsione del documento, si conferma il profilo di deficit previsto dal Piano. In particolare, il deficit del 2025 è ancora previsto al 3,3 per cento del PIL. Per quanto riguarda il 2026, le previsioni confermano la stima del 2,8 per cento, coerente con l’obiettivo di uscire dalla Procedura per disavanzo eccessivo. Nel 2027 si prevede un’ulteriore riduzione al 2,6 per cento, per poi chiudere al 2,3 nel 2028. Con riferimento al rapporto debito/PIL, nel periodo oggetto del DFP, si prevede un andamento leggermente più basso di quello indicato nel Piano, con differenze che tendono ad azzerarsi nel corso del periodo stesso’.

 

STATUTO DEL TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL

in esame preliminare, un disegno di legge costituzionale che apporta modifiche allo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol.

Il testo interviene sull’elenco delle materie rientranti nell’ambito di competenza legislativa della Regione e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e, inoltre, apporta modifiche relative: ai limiti posti a tali ambiti di competenza e alla qualificazione come “esclusiva” della potestà legislativa regionale; alla promulgazione delle leggi regionali e provinciali nonché all’impugnativa delle leggi statali; alle funzioni del Presidente della Provincia; all’esercizio del diritto elettorale attivo nella Regione e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano; alla composizione degli organi di governo dei comuni ricompresi in ciascuna Provincia; al procedimento di revisione statutaria con introduzione del principio dell’intesa; alla previsione per cui le norme di attuazione recano anche disposizioni volte ad armonizzare l’esercizio della potestà legislativa regionale e provinciale con quella statale; all’adeguamento della denominazione della Regione e delle Province autonome, ovunque riportata nel testo dello Statuto, alle modifiche della denominazione apportate in Costituzione dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.

 

RIFORMA FISCALE

un disegno di legge che introduce modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale.

Il testo proroga dal 29 agosto 2025 al 31 dicembre 2025 il termine entro cui il Governo può esercitare il potere di delega previsto dalla legge 9 agosto 2023, n. 111, in materia di riforma del sistema fiscale e, di conseguenza, il termine per l’adozione dei decreti correttivi e integrativi al 31 dicembre 2027.

Inoltre, modifica un principio di delega, prevedendo la possibilità di rendere applicabile anche ai tributi delle regioni e degli enti locali la disciplina fissata dal codice della crisi d’impresa in materia di transazione fiscale e quella relativa agli accordi sui debiti tributari e in materia di concordato nella liquidazione giudiziale e nell’ambito della procedura di regolazione della crisi o insolvenza del gruppo, nonché di introdurre analoga disciplina per l’istituto dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.

Infine, introduce un nuovo principio di delega che demanda al legislatore delegato:

  • la disciplina dell’ordinamento, dello stato giuridico e del ruolo dei magistrati tributari, uniformandoli, in quanto compatibili, a quelli della magistratura ordinaria;
  • la previsione, fatte salve le prerogative dell’avvio del procedimento disciplinare in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri o al Presidente della corte di giustizia tributaria di secondo grado nonché quelle decisorie del Consiglio di Presidenza della Giustizia tributaria, delle fattispecie disciplinari con le relative sanzioni e procedure e del regime delle incompatibilità, della dispensa dal servizio e del trasferimento di ufficio.

 

SICUREZZA ALIMENTARE

un disegno di legge che introduce disposizioni sanzionatorie in materia di agricoltura e pesca.

Il testo mira a contrastare i fenomeni di contraffazione e truffa nel settore agroalimentare. A tal fine, per un verso detta disposizioni volte alla riorganizzazione della categoria dei reati in materia alimentare, con modifiche che incidono sulla specificità delle condotte sanzionate, oltreché sull’inasprimento del relativo impianto sanzionatorio; per l’altro, interviene sulla disciplina vigente in tema di tracciabilità dei prodotti e sul sistema dei controlli nel settore alimentare, in modo da salvaguardare la fiducia dei consumatori nell’accesso ad alimenti di elevata ed indiscussa qualità e tipicità e garantire la trasparenza e la concorrenza del mercato agroalimentare.

 

ORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI

in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce modifiche al regolamento di organizzazione degli uffici dell’amministrazione centrale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 2010, n. 95.

La riforma lascia invariato il numero totale di uffici di primo e di secondo livello e prevede l’istituzione di una nuova direzione generale per le questioni cibernetica e informatica e per l’innovazione tecnologica. Sono riviste, inoltre, le denominazioni e le competenze di altre direzioni generali.

 

ACCORDI INTERNAZIONALI

uno schema di Accordo tra la Repubblica italiana e la Santa Sede per la realizzazione di un impianto agrivoltaico a Santa Maria di Galeria (Roma), unitamente allo schema di disegno di legge di ratifica.

Lo schema di Accordo tra la Repubblica italiana e la Santa Sede costituisce la base giuridica pattizia per realizzare, su iniziativa del Sommo Pontefice annunciata con lettera apostolica del 21 giugno 2024, nella tenuta di proprietà della Santa Sede sita a Santa Maria di Galeria, un impianto agrivoltaico atto a soddisfare l’esigenza di approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili dello Stato della Città del Vaticano, degli immobili di cui agli articoli 14, 15 e 16 del Trattato del Laterano del 1929, nonché degli enti e istituzioni collegati con la Santa Sede o facenti parte del bilancio consolidato della stessa.

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, DICHIARAZIONE MOTIVI DI INTERESSE PUBBLICO 

Il Consiglio ha deliberato la dichiarazione di sussistenza dei motivi imperativi di rilevante interesse pubblico relativi “alla salute dell’uomo e alla sicurezza pubblica o relative conseguenze positive di primaria importanza per l’ambiente”, così come rappresentati nella “relazione IROPI” (Imperative Reasons of Overriding Public Interest), che rendono necessaria ed urgente la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina (definito “Collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”), ai sensi dell’articolo 6, comma 4, della “Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”.

 

STATI DI EMERGENZA

ha deliberato i seguenti stati di emergenza e stanziamenti:

  • la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 12 al 14 febbraio 2025 nel territorio dei comuni di Isola del Giglio, Monte Argentario e Orbetello della provincia di Grosseto, Campo dell’Elba, Marciana, Portoferraio e Rio della provincia di Livorno, Castelnuovo in Garfagnana della provincia di Lucca e Montale, Montemurlo, Lamporecchio e Larciano della provincia di Pistoia. Per far fronte alle esigenze più immediate, sono stati stanziati 5.700.000 euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali;
  • la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati dal 14 marzo 2025 nel territorio della città metropolitana di Firenze e delle province di Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato. Per far fronte alle esigenze più immediate, sono stati stanziati 57.650.000 euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali;
  • l’ulteriore stanziamento di 14.250.000 euro per la realizzazione degli interventi relativi allo stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, nei giorni 4 e 5 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Ala di Stura, Balme, Balangero, Bussoleno, Cantoira, Cavour, Chialamberto, Chivasso, Cintano, Ciriè, Coazze, Cuorgnè, Feletto, Fenestrelle, Front, Giaglione, Gravere, Grosso, Groscavallo, Inverso Pinasca, Lanzo Torinese, Lemie, Mathi, Mattie, Mompantero, Noasca, Nole, Novalesa, Oulx, Pancalieri, Perosa Argentina, Pinasca, Pinerolo, Pomaretto, Pont Canavese, Porte, Roure, Rubiana, San Carlo Canavese, San Francesco al Campo, San Germano Chisone, San Maurizio Canavese, San Pietro Val Lemina, Usseglio, Vauda Canavese, Venaus, Villanova Canavese e Villar Perosa della Città metropolitana di Torino e di Alagna Valsesia, Campertogno, Mollia e Scopa della provincia di Vercelli;
  • l’ulteriore stanziamento di 13.530.000 euro per la realizzazione degli interventi relativi allo stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 29 e 30 giugno 2024 nel territorio dei comuni di Balme, Banchette, Bardonecchia, Busano, Cafasse, Cantoira, Canischio, Ceresole Reale, Chialamberto, Coassolo Torinese, Corio, Cuorgnè, Fiorano Canavese, Forno Canavese, Groscavallo, Ingria, Lemie, Levone, Locana, Noasca, Oulx, Pessinetto, Prascorsano, Pratiglione, Pertusio, Ribordone, Rivara, Ronco Canavese, Salassa, Salerano Canavese, Samone, San Colombano Belmonte, San Giorgio Canavese, San Ponso, Sparone, Traves, Usseglio, Val di Chy, Valperga, Valprato Soana, Vidracco, Viù e Vistrosio, della Città Metropolitana di Torino, dei comuni di Antrona Schieranco, Bannio Anzino, Calasca Castiglione, Ceppo Morelli, Cossogno, Intragna, Macugnaga, Omegna, Premeno, San Bernardino Verbano, Stresa, Trasquera, Vanzone con San Carlo, Varzo, Villadossola, della provincia del Verbano-Cusio-Ossola e dei comuni di Alagna Valsesia, Alto Sermenza, Campertogno, Carcoforo, Fobello, Mollia, Pila, Piode, Rassa, Rimella, Scopa, della provincia di Vercelli;
  • la proroga dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 20 ottobre al 10 novembre 2023 nel territorio della provincia di Brescia.

 

NOMINE

ha deliberato il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione, nell’ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, all’ing. Stefano Fabrizio Riazzola, dirigente a tempo indeterminato dei ruoli del Comune di Milano.

 

LEGGI REGIONALI

ha esaminato quindici leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Veneto n. 1 del 10/02/2025, recante “Modifiche alla legge regionale 3 luglio 2020, n. 27 “Disposizioni in materia di concessioni idrauliche e di derivazioni a scopo idroelettrico” in materia di piccole e grandi derivazioni a scopo idroelettrico”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di tutela della concorrenza, violano gli articoli 11 e 117, primo comma e secondo comma, lettera e), della Costituzione.

Inoltre, ha deliberato di non impugnare, tra l’altro:

-la legge della Regione Toscana n. 10 del 04/02/2025, recante “Interventi del Consiglio regionale per la realizzazione delle finalità statutarie in materia di diritti della persona e di promozione dell’identità territoriale”;

-la legge della Regione Toscana n. 11 del 04/02/2025, recante “Valorizzazione della Toscana diffusa”;

-la legge della Regione Valle d’Aosta n. 2 del 30/01/2025, recante “Modificazioni alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 (Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi)”;

-la legge della Regione Basilicata n. 15 del 19/02/2025, recante “Misure di sostegno e incentivi alle imprese che attivano il lavoro agile o smart working della Regione Basilicata”;

-la legge della Regione Umbria n. 1 del 17/02/2025, recante “Istituzione della “Commissione speciale sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 6: Salute”;

-la legge della Regione Piemonte n. 2 del 27/02/2025, recante “Bilancio di previsione finanziario 2025-2027”;

-la legge della Regione Sardegna n. 4 del 24/02/2025, recante “Tutela, conservazione e valorizzazione della flora autoctona della Sardegna”;

-la legge della Regione Sardegna n. 7 del 27/02/2025, recante “Modifiche alla legge regionale n. 6 del 2008 in materia di delega ai consorzi di bonifica per la manutenzione dei compendi ittici della Sardegna”;

-la legge della Regione Siciliana n. 5 del 25/02/2025, recante “Modifiche di norme. Disposizioni finanziarie”;

-la legge della Regione Siciliana n. 6 del 25/02/2025, recante “Disciplina delle strutture turistico-ricettive”;

-la legge della Regione Valle d’Aosta n. 3 del 28/02/2025, recante “Interventi regionali a sostegno dell’organizzazione delle competizioni di Coppa del mondo di sci alpino femminile assegnate alla località di La Thuile per la stagione 2024/2025”.

Per informazioni rivolgersi a:



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link