Le aziende italiane – indipendentemente dalla loro dimensione – possono godere di incentivi rinnovabili 2025, a patto che i loro investimenti siano indirizzati al miglioramento energetico grazie a misure più sostenibili ed efficienti.
I benefici possono essere estesi a patto che gli stessi interventi siano classificabili come “energeticamente puliti”. Si tratta ad esempio del Piano di Transizione 5.0, dei contributi al PNRR, degli aiuti per il conto termico e l’agevolazione sui costi da affrontare per le CER.
Quali sono gli incentivi rinnovabili 2025
Affinché gli incentivi possano essere riconosciuti grazie ai bonus rinnovabili 2025 in poi, è necessario individuare quegli interventi che vengono reputati “validi”. Il primo fa riferimento al Piano di Transizione 5.0.
Il Piano di Transizione 5.0 favorisce le imprese che grazie all’installazione di impianti mirati all’autoproduzione d’energia o sistemi fotovoltaici, possono guadagnare contributi tra il 5% e il 35% in base al costo complessivo degli investimenti.
L’incentivo può essere cumulato anche con altri interventi disposti dalla normativa vigente e applicati sia ai beni immateriali che a quelli materiali.
Fondo destinato alla Transizione Industriale
Un’altra misura prevista come incentivo alle imprese più energeticamente prudenti, è il Fondo per la Transizione Industriale. Il contributo prevede il 45% massimo per coloro che autoproducono energia da sistemi come il fotovoltaico, geotermia e minieolico.
Da quest’anno il Ministero delle Imprese e del Made in Italy amplia il beneficio e lo estende alle PMI industriali che recuperano l’energia da fonti esclusivamente rinnovabili. Le piccole aziende avranno un incremento del 20% mentre le medie circa il 20%.
Fondo perduto per le PMI
Le piccole e medie imprese che installano impianti minieolici e fotovoltaici, possono godere dei contributi a fondo perduto con un tetto massimo che parte da 30.000€ e può raggiungere un milione di euro.
Le richieste sono attivabili a partire dal 4 aprile ed entro il 5 maggio (di quest’anno). Quanto alle percentuali destinabili alle singole aziende la variazione dipende dalla dimensione dell’impresa. Per le PMI locate al Sud Italia è previsto un incremento pari al 40%.
Tra gli ulteriori incentivi per le rinnovabili citiamo le CER e il conto termico sia 2.0 che 3.0.
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