Indipendentemente dal loro spessore, i vasi da florovivaismo impiegati nel ciclo produttivo non sono soggetti al Contributo Ambientale CONAI (CAC). Lo hanno annunciato le associazioni che maggiormente si sono opposte all’applicazione di questo onere
Già il nuovo Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi aveva recepito la proposta italiana che chiedeva di non considerare imballaggi i vasi da florovivaismo impiegati nel ciclo produttivo, bensì beni strumentali alla coltivazione, escludendoli dunque dal Contributo Ambientale CONAI (CAC).
A confermare l’esclusione ora si è aggiunta la lettera inviata da CONAI a Coldiretti il 2 Aprile scorso, nella quale si precisa che: “I vasi impiegati nei rapporti tra imprese come fattori produttivi vengono già esclusi dalla classificazione di imballaggi” indipendentemente dal loro spessore e che “con l’applicabilità del nuovo Regolamento UE 2025/40, saranno espressamente esclusi dalla classificazione di imballaggio”.
Coldiretti, Filiera Italia e Assofloro, che si sono opposti con fermezza all’applicazione del contributo sui vasi, hanno definito questo risultato: «Una vittoria per le imprese, che potranno continuare a investire in qualità, innovazione e sostenibilità, senza ulteriori oneri ingiustificati».
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