La Regione Calabria ha lanciato due nuovi bandi per sostenere la stabilizzazione dei lavoratori precari e incentivare la nascita di nuove imprese, nell’ambito del Piano per l’occupazione 2023-2027. Con una dotazione finanziaria complessiva di 76 milioni di euro, l’obiettivo è favorire un’occupazione duratura e qualificata, attraverso contributi economici diretti a imprese e singoli cittadini.
Il primo avviso, pubblicato dal dipartimento Lavoro, mette a disposizione 30 milioni di euro destinati a supportare le imprese calabresi che scelgono di trasformare i contratti di lavoro a tempo determinato o flessibile in contratti a tempo indeterminato. Gli incentivi economici si articolano in due fasce: 8.500 euro per ogni lavoratore stabilizzato a tempo pieno, somma che sale a 10.600 euro per lavoratori con disabilità o in condizione di svantaggio. In caso di assunzione part-time, l’importo viene dimezzato. Ogni azienda potrà presentare richiesta per un massimo di dieci dipendenti.
L’avviso si rivolge a lavoratori e lavoratrici residenti o domiciliati in Calabria, occupati presso aziende operanti nel territorio regionale, ad eccezione dei settori della pesca, agricoltura primaria e alcune attività legate all’esportazione. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 24 aprile, ma sono previste ulteriori finestre temporali nel caso in cui le risorse non venissero esaurite.
Accanto a questa iniziativa, a partire dal 16 aprile, sarà possibile partecipare anche al secondo avviso regionale, volto a sostenere l’autoimprenditorialità. Con un budget di 46 milioni di euro, il bando si rivolge a inoccupati, disoccupati di lunga durata e soggetti con difficoltà di accesso al lavoro, offrendo finanziamenti per l’avvio di nuove attività imprenditoriali.
I contributi concessi variano a seconda della forma giuridica dell’attività. Per lavoro autonomo e ditte individuali, è previsto un sostegno fino a 78.000 euro, suddiviso tra un prestito di 40.000 euro e una sovvenzione a fondo perduto fino a 38.000 euro. Le società di persone potranno accedere invece a un contributo massimo di 148.000 euro.
Le domande saranno valutate con modalità a sportello, ovvero in base all’ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento delle risorse disponibili. Tra le spese ammissibili rientrano opere murarie, macchinari e attrezzature nuovi, beni immateriali come brevetti e licenze, costi di costituzione, utenze, canoni di locazione e capitale circolante.
Entrambi gli interventi rientrano nel Programma regionale Calabria Fesr-Fse+ 2021-2027, e mirano a promuovere l’occupazione stabile, la formazione continua e lo sviluppo del capitale umano, contrastando la precarietà lavorativa e incentivando l’avvio di nuove realtà produttive sul territorio calabrese.
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