Sono oltre un milione i lavoratori interessati dal terzo bando del Fondo Nuove Competenze, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il programma, che ha visto l’adesione di 23.105 aziende entro la scadenza del 10 aprile, mira ad accompagnare le imprese italiane nella transizione digitale ed ecologica attraverso percorsi formativi cofinanziati per un totale di 731 milioni di euro.
Il fondo, nella sua nuova edizione, rappresenta un passo avanti anche in termini qualitativi. Come sottolineato dalla Ministra Marina Calderone, il progetto “rivede l’impostazione dell’investimento in formazione” e per la prima volta assume anche la valenza di politica attiva del lavoro, con richieste di finanziamento che coinvolgono 1.970 persone selezionate per l’assunzione dopo la pubblicazione del bando pubblico.
Una risposta massiccia da parte del tessuto imprenditoriale
Delle 23.105 aziende che hanno presentato domanda, una grande maggioranza — pari al 91,6% — ha scelto di aderire tramite un Fondo Paritetico Interprofessionale, dimostrando così un orientamento strategico verso la formazione continua e condivisa. Il bando si è avvalso del Programma nazionale “Giovani, donne e lavoro”, finanziato in parte con fondi europei, sottolineando il focus su inclusione e innovazione.
Nuove modalità per favorire la collaborazione tra imprese
Tra le novità più significative introdotte nel Fondo Nuove Competenze 3 c’è la rimodulazione delle modalità di partecipazione. Le imprese hanno potuto presentare progetti sia singolarmente che in forma aggregata, attraverso due strumenti:
- Filiere: coinvolgono almeno 5 aziende, nessuna delle quali deve essere una grande impresa.
- Sistemi formativi: composti da almeno 3 aziende, con una grande impresa capofila.
Questa struttura ha incoraggiato la nascita di reti e collaborazioni, favorendo in particolare le piccole e medie imprese (PMI) nella progettazione di percorsi condivisi. I numeri ne testimoniano l’efficacia: 1.920 aziende hanno aderito tramite 175 filiere, mentre 857 imprese si sono aggregate in 121 sistemi formativi.
Un investimento strategico per il futuro
Il Fondo Nuove Competenze non si limita a finanziare corsi di aggiornamento, ma rappresenta un modello di formazione strategica, capace di preparare i lavoratori alle sfide dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale. L’intento è creare occupazione qualificata, migliorare la produttività e rafforzare la competitività delle imprese italiane.
Con oltre 1.093.390 lavoratori coinvolti, di cui quasi 5.000 stagionali, il programma si conferma un punto di riferimento nell’ambito delle politiche attive del lavoro. La sua applicazione dimostra come la formazione continua possa diventare una leva essenziale di sviluppo economico, soprattutto in un contesto in cui la trasformazione digitale è sempre più centrale.
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