Bioidrogeno e biocarburanti, via al nuovo bando del Mase per imprese e centri di ricerca


In arrivo nuove opportunità per le imprese impegnate con la transizione energetica. Sono infatti stati stanziati 12 milioni per progetti su bioidrogeno e biocarburanti. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha pubblicato un nuovo bando per la presentazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica nell’ambito della strategia Bioidrogeno e biocarburanti.

Gli obiettivi del bando

I progetti che verranno finanziati dovranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi delle Missioni Green Powered Future e Clean Hydrogen, pilastri dell’iniziativa Mission Innovation 2.0.

In particolare, i 12 milioni di euro messi sul tavolo dal governo Meloni puntano a sostenere soluzioni innovative in grado di:

  • favorire l’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico nazionale;
  • migliorare la produzione e l’impiego di idrogeno verde;
  • sviluppare tecnologie e processi più sostenibili nei settori energetici emergenti.

Cosa sono bioidrogeno e biocarburanti

Il bioidrogeno, nello specifico, è null’altro che l’idrogeno green prodotto in maniera naturale. La produzione biologica di idrogeno è principalmente fatta in bioreattori ed è basata sulla produzione di idrogeno da parte di alcune alghe.

Le alghe, infatti (pochi lo sanno…), producono idrogeno in determinate condizioni. Si è scoperto nel lontano 1990 che, eliminando dalle alghe lo zolfo, queste smettevano di produrre ossigeno, smettendo di fare la normale fotosintesi, e iniziavano a produrre idrogeno. Da qui, l’idea di sviluppare l’idrogeno bio.

Per quanto riguarda invece i biocarburanti, sono combustibili prodotti da energie rinnovabili come (anche qui) alghe, piante e rifiuti organici, essenziali come alternative ai carburanti fossili e a impatto zero. In pratica, sono ottenuti da biomasse, cioè da materiali organici di origine vegetale o animale, che possono essere utilizzati appunto come fonte di energia. Possono essere liquidi, come nel caso del biodiesel e del bioetanolo, o gassosi, come il biometano.

Le aree coinvolte

Il bando mette l’accento in particolare su 4 ambiti:

  • sviluppo di processi innovativi per la produzione e/o purificazione di bioidrogeno e biocarburanti;
  • recupero e valorizzazione dei sottoprodotti generati durante questi processi;
  • distribuzione e utilizzo, cioè soluzioni per immettere il bioidrogeno nella rete del gas o per il suo impiego nella rete elettrica o termica;
  • logistica sostenibile, e quindi ottimizzazione delle filiere di approvvigionamento delle materie prime, che siano anche in grado di minimizzare l’impatto ambientale.

Chi può partecipare e quanto spetta

Possono presentare progetti sia le imprese, incluse le startup, sia i centri di ricerca, a patto che cooperino formando una rete di almeno 2 partner, con capofila un’impresa.

I contributi, che dovranno naturalmente rispettare le regole Ue sugli aiuti di Stato, prevedono un importo minimo di 500mila euro fino a un massimo di 5 milioni.

Quando e come presentare domanda

Le domande vanno presentate esclusivamente online tramite la piattaforma dedicata sul sito della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (Csea), Portale bandi, a partire dal 28 aprile alle ore 12. Per inviare la richiesta c’è tempo fino alla scadenza delle 12 del 12 giugno 2025.





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