Confindustria Abruzzo, Cina-Abruzzo: ecco le best practices per il futuro sostenibile emerse nel confronto tra le delegazioni


Pescara, 15 aprile 2025 – Guardare all’Oriente per individuare best practice innovative da applicare nel settore delle costruzioni e dell’energia. Questo l’obiettivo che ha spinto ANCE Giovani Chieti Pescara ad organizzare un pomeriggio di lavori con la delegazione di rappresentanti istituzionali e imprenditoriali della città cinese di Yancheng – che è in visita a Chieti in questi giorni. Il dialogo con Yancheng, la metropoli che conta 8 milioni di abitanti, punto di riferimento della provincia del Jiangsu, era già stato avviato da alcuni giovani imprenditori edili che avevano visitato la Cina qualche mese fa. Valori comuni: amicizia, visione e cooperazione tra Oriente e Occidente.

Con “Dialoghi bilaterali sulla sostenibilità: strategie e tecnologie per un futuro resiliente tra rigenerazione urbana, economia circolare ed energia”, svoltosi nella sala convegni dell’Hotel Parco Paglia di Chieti, i giovani imprenditori hanno messo al centro le sfide e le opportunità legate alla rigenerazione urbana, all’economia circolare e alla transizione energetica.

Problemi e Trend del settore

In Italia il 54% degli immobili è stato costruito prima del 1970, il che comporta problemi di manutenzione, inadeguatezza per le moderne esigenze abitative e elevati costi di mantenimento. Una ulteriore sfida è data dalla densità abitativa: le aree urbane, soprattutto le grandi città, stanno affrontando una densità abitativa elevata e difficoltà nell’espansione orizzontale, ricorrendo sempre più all’estensione verticale, ostacolata da norme urbanistiche stringenti.

Costruzioni e rigenerazione urbana

La rigenerazione urbana è quindi una vera sfida per la filiera delle costruzioni. Ne ha parlato Donald Balla Presidente ANCE Giovani Chieti Pescara sottolineando: “La sostenibilità è un obiettivo complesso e trasversale che richiede un approccio integrato. Il nostro settore gioca un ruolo centrale in questo processo, essendo responsabile di circa il 36% delle emissioni climalteranti e del 50% dei rifiuti e dell’estrazione di materie prime. Ma è anche un settore strategico nella transizione sostenibile poiché le scelte progettuali in edilizia influenzano direttamente una lunga filiera creando valore sociale, ambientale ed economico. il patrimonio immobiliare esistente – in Italia e in senso più ampio, in Europa – non è più in grado di rispondere alle esigenze della società contemporanea. In questo scenario, la rigenerazione urbana si configura non solo come una necessità, ma come una delle principali leve strategiche per affrontare le sfide del futuro. Le politiche pubbliche – nazionali ed europee – tracciano una direzione chiara. Tuttavia, la normative – da sole – non sono sufficienti. Occorre una visione imprenditoriale evoluta, capace di cogliere le opportunità legate alla trasformazione sostenibile del nostro parco immobiliare. Una visione che consideri la rigenerazione urbana non come una mera voce di bilancio, ma come un investimento strategico in grado di generare valore reale e duraturo, per l’impresa, per la comunità e per l’ambiente.”

Dalle discariche alla strada: le vecchie membrane impermeabilizzanti diventano asfalto green

Presentata durante l’evento anche una particolare innovazione abruzzese per l’economia circolare. Si tratta della tecnologia sviluppata da Tytech – startup innovativa di Chieti: le membrane bituminose esauste — rifiuti difficili da smaltire — vengono trasformate in un innovativo legante per l’asfalto. Questo materiale riciclato, chiamato Bi.rec., sostituisce fino al 15% del bitume vergine, migliora le prestazioni del conglomerato bituminoso e riduce le emissioni di CO₂ di circa 100 kg per tonnellata rispetto al bitume tradizionale. È il primo impianto in Europa a ottenere il recupero in regime di “End of Waste” per queste membrane, aprendo la strada a un’economia circolare nel settore delle infrastrutture stradali. Tommaso Cericola, Vicepresidente del Gruppo Giovani ANCE Chieti Pescara e CEO di TYTECH Srl, ne ha sottolineato l’impatto ambientale concreto: sottrae rifiuti dalla discarica/inceneritore, trasforma un rifiuto difficile in risorsa per infrastrutture, produce un risparmio economico – riduzione del 10% sul costo dell’asfalto e del 50% sui costi di gestione del rifiuto, con un processo già brevettato in Italia e UE.

I primati della Cina nella transizione energetica

Un ulteriore tema attualissimo, anche per gli effetti concreti che genera sui costi dell’energia per cittadini e imprese, ovvero le prospettive del settore energetico, è stato trattato da Cristiano D’Ortenzio, Amministratore Unico DRT OPERATIONS Srl. “Negli ultimi vent’anni, la Cina ha intrapreso con straordinaria lucidità una trasformazione profonda del proprio sistema industriale, puntando con decisione su un’economia green. Per un Paese storicamente ricco di carbone ma povero di petrolio e gas, si è trattato di una scelta strategica e lungimirante, che ha orientato con forza gli investimenti verso le energie rinnovabili e la mobilità elettrica. Il risultato è una rivoluzione silenziosa ma di enorme impatto: nel 2025, si stima che oltre la metà delle auto vendute nel Paese — tra il 55% e il 60% — sarà elettrica, un dato che riflette l’ampiezza della trasformazione in atto. Nel solo 2024, la Cina ha installato 277 gigawatt di energia solare e 79 gigawatt di eolico, cifre impressionanti che la pongono nettamente al primo posto a livello mondiale per capacità installata. Ma il primato cinese non si limita alla produzione interna di energia. Sul mercato globale delle tecnologie verdi, la Cina domina la scena: produce l’80% dei pannelli solari, il 68% delle batterie agli ioni di litio e il 50% dei veicoli elettrici. Questo successo è stato possibile grazie a un solido sostegno governativo, che ha innescato una vera e propria “corsa all’oro” imprenditoriale, alimentata da centinaia di miliardi di dollari in sussidi pubblici. Non sorprende, quindi, che nel 2022 la Cina abbia attratto da sola il 38% degli 1,8 trilioni di dollari investiti a livello globale nelle energie pulite. Guardando al futuro, Pechino ha già pianificato un ulteriore rafforzamento della sua leadership energetica, attraverso lo sviluppo di nuovi parchi eolici offshore e la costruzione di grandi basi energetiche nelle aree desertiche del Paese. La Cina non sta semplicemente partecipando alla transizione ecologica, ma la stia guidando su scala globale. Sicuramente un modello a cui guardare anche per l’Italia.

Fabio Sbaraglia, Componente Consiglio Direttivo ANCE Chieti Pescara, tra i promotori dell’incontro ha concluso: “Siamo qui perché crediamo che sia il momento giusto per una rinascita culturale nel modo di costruire. Vogliamo ripensare gli spazi urbani come luoghi di vita, relazione e benessere. Il nostro obiettivo è rigenerare le aree dismesse trasformandole in spazi vivi, accessibili e sostenibili, migliorando la qualità della vita e creando connessioni tra le persone. Progettiamo ambienti che favoriscano l’incontro tra generazioni, il dialogo tra culture e l’innovazione attraverso l’architettura e la sostenibilità. Collaboriamo con realtà internazionali come Yancheng per imparare, condividere buone pratiche e costruire ponti, non solo edifici.”

I rappresentanti istituzionali e del mondo economico insieme per unire Oriente e Occidente

“È stata una giornata di dialogo e confronto, che si inserisce in un momento particolarmente significativo per i rapporti tra la nostra città e la Cina – così il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo. In virtù del gemellaggio tra Chieti e Yancheng e delle buone relazioni che siamo riusciti a stringere frequentandoci, stiamo rafforzando legami culturali e promuovendo incontri bilaterali tra le rispettive imprese, con l’obiettivo di aprire la strada a nuove opportunità di crescita reciproca. Il convegno è stato un momento di confronto su temi cruciali, come la rigenerazione urbana, l’economia circolare e la transizione energetica. Ringrazio ANCE Giovani Chieti Pescara per la straordinaria sinergia e per aver contribuito alla realizzazione di questa giornata così importante per le relazioni tra oriente e occidente. Chieti è onorata di essere la porta d’ingresso in Abruzzo per questa importante delegazione, nonché scenario per i futuri passi che le nostre due comunità vogliono e possono percorrere insieme. Come capoluogo di una provincia ricca di eccellenze produttive, culturali e ambientali, ci impegniamo a favorire ogni azione concreta di cooperazione, che possa dare beneficio e sviluppo condiviso ai nostri territori”.

Il convegno ha visto la partecipazione di imprenditori e rappresentanti istituzionali dell’Ufficio del Commercio di Yancheng e dell’Associazione degli imprenditori della città, oltre a Diego Ferrara, Sindaco del Comune di Chieti, Paolo De Cesare, Vicesindaco e Assessore al Turismo, Cultura e Attività Produttive, Antonio D’Intino, Presidente ANCE Chieti Pescara, Donald Balla, Presidente ANCE Giovani Chieti Pescara, Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Marcello Mirolli, Vicepresidente ANCE Chieti Pescara, Fabio Sbaraglia, Componente Consiglio Direttivo ANCE Chieti Pescara, Veronica Gianola Senior Associate D’Andrea & Partners Legal Counsel e Paolo Ottaviano, CEO di Vedalia. Ha moderato i lavori Christian Scutti Junior Professional Ambiente, Sostenibilità, Finanza agevolata, Reti di Impresa, Affari legislativi Confindustria Abruzzo Medio Adriatico.



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