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Arriva il bonus ISI INAIL agricoltura 2025. Ecco tutti i dettagli, i beneficiari e cosa è necessario conoscere.
Bonus ISI INAIL 2025: domande dal 14 aprile
A partire dal 14 aprile si possono presentare le domande per il Bonus ISI INAIL 2025 agricoltura. Lo stanziamento totale del Governo è di 600 milioni di euro, al fine di andare ad incentivare le imprese agricole in sicurezza e innovazione. Verranno, pertanto, riconosciuti dei contributi a fondo perduto che potranno arrivare fino ad un massimo di 130.000 euro per l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature, purché abbiano poche emissioni inquinanti e siano finalizzati al miglioramento delle condizioni lavorative.
I beneficiari saranno coloro che hanno imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria. Vi rientrano anche le imprese individuali, purché siano iscritte alla CCIAA, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Il Bando offre la possibilità di finanziare progetti atti all’acquisto di macchinari ed attrezzature, nonché alla riduzione dei rischi infortunistici.
Quanto spetterà ai beneficiari
Adesso che abbiamo descritto il Bonus ISI INAIL 2025 per l’agricoltura, vediamo quanto spetterà ad ogni singolo beneficiario. I contributi a fondo perduto potranno arrivare fino al 65% del totale delle spese ammesse alla generalità delle imprese agricole.
Un altro contributo a fondo perduto potrà arrivare fino all’80% dell’imposto delle spese ammesse ai giovani agricoltori. Vi rientrano, quindi, coloro che hanno 41 anni non compiuti e che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola, come capo dell’azienda stessa. L’importo minimo del progetto dovrà essere di 5.000 euro. Le micro-imprese che hanno meno di 50 dipendenti, però, non sono soggette ad un importo minimo.
La domanda sarà presentabile esclusivamente online, sul sito ufficiale dell’INAIL. Un percorso informatico guidato permetterà di inserire la domanda. La procedura sarà valida fino al 30 maggio 2025. Le domande e i progetti saranno a seconda di specifici criteri. Tra questi: il miglioramento delle condizioni di sicurezza e la riduzione dell’impatto ambientale. Ogni spesa per la quale si richiede il contributo a fondo perduto dovrà essere documentata.
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