In linea con la filosofia di Cosmofarma, nel padiglione 28 di Bologna Fiere, ha avuto luogo il convegno a cura di Federfarma, Sunifar e Fondazione Francesco Cannavò, moderato da Laura Belfenati. Titolo e tema conduttore del dibattitto è stato “Il rilancio della sanità territoriale e le novità per il sostegno della farmacia rurale” con al centro una necessaria riorganizzazione dei servizi sanitari.
Un progetto di riqualificazione rivolto ai piccoli centri abitati che diventa possibile grazie all’avviso pubblico appena approvato che destina circa 81 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della Missione 5, con l’obiettivo di offrire servizi sanitari di prossimità più efficienti ai cittadini.
L’intervento intende tutelare e promuovere le farmacie rurali all’interno della Riforma dell’assistenza territoriale definita con il DM 77/2022 che ne ridisegna gli aspetti organizzativi, verso una sanità capace di garantire prossimità, equità e continuità assistenziale, nelle aree al di sotto dei cinquemila abitanti.
Farmacie rurali: una risorsa preziosa per il Paese
Il bando è stato illustrato nelle sue caratteristiche principali da Stefano Vicalvi, direttore generale dell’Ufficio V “Struttura di missione PNRR” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una “boccata d’ossigeno” contro la “cultura del lamento” che punta a semplificare l’accesso ai fondi, ampliando la platea dei beneficiari, includendo tutte le farmacie rurali, non solo quelle sussidiate.
In dettaglio, le aree di intervento finanziabili spaziano dal rafforzamento dell’area farmaco, alla presa in carico delle cronicità, fino all’introduzione di servizi sanitari di primo e secondo livello. Obiettivo finale è finanziare 2.000 farmacie entro il 2026 (da aggiungere alle 900 del precedente avviso del 2022) rendendo più capillare l’accesso ai servizi sanitari.
Presidi di salute e antidoto alla desertificazione
Le farmacie rurali, come ha ricordato Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, rappresentano un antidoto alla desertificazione sanitaria e sono un fattore chiave per garantire il “diritto alla restanza” nei piccoli centri.
La farmacia è anche un rimedio alle disuguaglianze, svolgendo un ruolo di primo piano nel garantire un accesso ai servizi e ai farmaci nelle zone più remote del Paese.
Un ruolo prezioso a cui hanno fatto eco le parole di Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, che ha definito i farmacisti rurali “veri farmacisti di frontiera, coloro che tengono alta la bandiera della professione, garantendo salute e presenza dove altrimenti ci sarebbe il vuoto”.
Verso un nuovo modello di farmacia
Dal palco di Cosmofarma Luigi D’Ambrosio Lettieri presidente della Fondazione Cannavòha sottolineato l’impegno del Governo centrale e il ruolo della formazione a supporto della trasformazione delle farmacie in presidi sanitari integrati nei nuovi modelli di assistenza:
“La Fondazione promuove percorsi formativi per garantire alle farmacie rurali figure professionali in grado di erogare le prestazioni previste dalla Farmacia dei Servizi. Solo così si riuscirà nell’intento di rilanciare l’assistenza sanitaria in quei territori dove la farmacia continua a essere un presidio di frontiera a garanzia e protezione della salute pubblica”.
A seguire Gianni Petrosillo, presidente Sunifar, ha ripercorso il cammino della Farmacia dei Servizi – grazie al primo bando PNRR del 2022 – e la necessità di ridurre il divario tra farmacie grandi e piccole:
“Il Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di tutte le farmacie, ma soprattutto di quelle rurali che, al fine di garantire il diritto alla salute di tutti, gettano il cuore oltre l’ostacolo facendo molti sacrifici e un grande lavoro che occorre riconoscere”.
In chiusura l’intervento del presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani Andrea Mandelli e quello del presidente Federfarma Marco Cossolo sulla necessità di trasformare il ruolo del farmacista da puramente commerciale a sanitario e comunitario.
La farmacia sarà sempre di più una retail clinic in cui prevenzione e monitoraggio dei cronici sono le due attività fondamentali.
Ogni protagonista del settore, attraverso le piccole azioni quotidiane, può generare un impatto significativo sul sistema farmacia, proprio come ci insegna il “butterfly effect” – l’effetto farfalla – al centro di tutta l’edizione 2025 di Cosmofarma.
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