a cosa serve e come recuperarla — idealista/news


Con l’avvicinarsi delle scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi, la Certificazione Unica 2025 rappresenta un documento fondamentale per milioni di contribuenti italiani. Grazie a questo strumento fiscale, è infatti possibile comprovare i redditi percepiti nel 2024 e le relative ritenute applicate, proprio in vista della futura presentazione del 730 o del Modello Persone Fisiche. Ma quali sono le principali funzioni della Certificazione Unica, quando è necessaria e, soprattutto, come la si ottiene?

Cos’è la Certificazione Unica 2025

La Certificazione Unica 2025 è un importante documento fiscale, propedeutico alla presentazione della dichiarazione dei redditi percepiti nel 2024. Introdotta nel 2015, la CU – questa la forma abbreviata del nome del documento – sostituisce il precedente CUD, cioè il Certificato Unico Dipendente.

Chi deve fare la CU 2025

La Certificazione Unica è un documento fiscale obbligatorio, che può essere rilasciato ai contribuenti da diversi soggetti o enti:

  • datori di lavoro, in qualità di sostituti d’imposta per i redditi dei lavoratori dipendenti o assimilati, quali le collaborazioni coordinate e continuative;
  • gli enti previdenziali, come ad esempio l’INPS, che rilasciano le CU per le prestazioni pensionistiche, assistenziali o previdenziali;
  • committenti, per i lavoratori autonomi, i lavoratori a provvigione e le prestazioni occasionali.

Sul fronte dei lavoratori autonomi, è utile sottolineare che la Certificazione Unica 2025 per i forfettari deve essere comunque rilasciata dai committenti, nonostante non siano soggetti a ritenuta d’acconto. In questo caso, si dovranno elencare i compensi corrisposti, esplicitando poi l’assenza di ritenute.

Oltre a rendere disponibile una copia di consultazione per il contribuente, questi soggetti ed enti inoltrano la CU all’Agenzia delle Entrate: poiché certifica i redditi effettivamente percepiti nel corso dell’anno fiscale di riferimento, il documento rappresenta la base che la stessa Agenzia delle Entrate considera sia per l’elaborazione che per il controllo di dichiarazioni quali il 730 o il Modello Persone Fisiche.

Quando viene rilasciato il CUD 2025

Una delle domande più diffuse, soprattutto con l’avvicinarsi di importanti scadenze fiscali, è relativa al sapere in quale periodo viene rilasciato il CUD. Questo perché, sebbene la CU abbia sostituito il CUD ormai dal 2015, la precedente sigla è rimasta di uso fortemente diffuso nel linguaggio comune. Di conseguenza, da quando è disponibile la Certificazione Unica 2025?

Le scadenze per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate

La prima tempistica da prendere in considerazione è quella relativa alla scadenza della Certificazione Unica 2025 per il trasferimento all’Agenzia delle Entrate da parte dei sostituti d’imposta dei lavoratori dipendenti. Solitamente, la data prescelta è quella del 16 marzo, ma – cadendo di domenica nel 2025 – è stata spostata al successivo 17. Lo slittamento è previsto dal D.Lgs. 241/1997, che appunto permette di spostare le scadenze fiscali che coincidono con giorni festivi al primo lavorativo successivo.

Oltre ai lavoratori dipendenti, seguono i termini per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate della CU dei lavoratori autonomi i relativi committenti. In questo caso, la data è stata fissata al 31 marzo, per i redditi rilevanti ai fini della dichiarazione precompilata, estesa anche ai titolari di Partita IVA. Tuttavia, per redditi esenti o non dichiarabili nella precompilata, la scadenza è fissata al 31 ottobre 2025.

È utile sapere che, per i sostituti d’imposta che fossero alla ricerca delle istruzioni per la Certificazione Unica 2025, sono state già rese disponibili le specifiche tecniche della CU dall’Agenzia delle Entrate.

Le tempistiche di rilascio della CU ai contribuenti

Pressoché medesime sono invece le tempistiche per la consegna della copia della CU 2025 ai contribuenti finali. Infatti:

  • per lavoratori dipendenti o assimilati, i sostituti d’imposta hanno dovuto consegnare le certificazioni entro il 17 marzo;
  • per i lavoratori autonomi, i committenti hanno dovuto inoltrare le certificazioni entro il 31 marzo, relativamente alla trasmissione dei dati rilevanti per la precompilata. Per i dati esenti o non dichiarabili, la scadenza è fissata al 31 ottobre, così come già visto.

Per pensionati e titolari di trattamenti assistenziali, la CU 2025 dell’INPS è disponibile dallo scorso 14 marzo, tramite lo stesso portale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Dove trovare la CU 2025

Apprese le tempistiche di trasmissione all’Agenzia delle Entrate, e di disponibilità per i contribuenti, dove recuperare le Certificazioni Uniche 2025, in vista dell’ormai imminente dichiarazione dei redditi? 

In linea generale, se ci si avvale di un sostituto d’imposta, quest’ultimo è tenuto a inoltrare la CU al contribuente, entro le scadenze precedentemente elencate. Tuttavia, può capitare che il documento non venga effettivamente ricevuto, ad esempio per problemi di inoltro digitale. Fortunatamente, è possibile recuperare le certificazioni approfittando di diversi canali.

La CU 2025 tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate

Quando il sostituto d’imposta trasmette la Certificazione Unica 2025 con il software dell’Agenzia delle Entrate, quest’ultima rende disponibile il relativo documento sul Cassetto Fiscale.

Per scaricarla, è sufficiente accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate e:

  • effettuare l’accesso tramite SPID, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS);
  • selezionare il cassetto fiscale;
  • scegliere l’area dedicata alla documentazione fiscale;
  • selezionare la CU di proprio interesse e provvedere al suo download.

È necessario sottolineare che la disponibilità della CU sul portale non è contemporanea alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate da parte del sostituto d’imposta. Generalmente, verrà comunque resa disponibile in tempo utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Ancora, sullo stesso portale sarà possibile trovare le bozze e i modelli per i Redditi 2025.

La Certificazione Unica 2025 con l’INPS

Per chi percepisce redditi dall’INPS, come nel caso dei pensionati, è possibile scaricare la Certificazione Unica direttamente dai canali digitali dell’Istituto. È sufficiente:

  • collegarsi al portale dell’INPS;
  • accedere con SPID, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS);
  • accedere all’area personale MyINPS;
  • selezionare “I tuoi servizi” e, poi, “Servizi fiscali e pagamenti ricevuti da INPS”;
  • scegliere la CU di proprio interesse e procedere al download.

In alternativa, la CU è disponibile anche nelle sezioni dedicate al cedolino della pensione o, ancora, tramite l’app per smartphone INPS Mobile.

Altre opzioni per recuperare la CU 2025

Infine, è possibile approfittare anche di altre opzioni per recuperare la documentazione, che si rendono in particolare utili per la Certificazione Unica 2025 degli autonomi, i quali non sempre ricevono copia della CU dai datori, oppure dai pensionati in difficoltà con l’uso delle tecnologie digitali.

Gli autonomi, oltre al cassetto fiscale, possono sollecitare i committenti richiedendo un nuovo inoltro della CU, meglio se tramite PEC, affinché l’effettiva consegna possa essere registrata. Lo stesso vale per i dipendenti, che possono chiedere al datore una nuova consegna, in formato cartaceo o digitale.

I pensionati, nel frattempo, possono:

Infine, la Certificazione Unica potrà essere scaricata anche con l’aiuto del proprio commercialista di fiducia, in particolare per coloro che hanno difficoltà nel procedere in autonomia sui portali dell’Agenzia delle Entrate o dell’INPS.



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