Il Regno Unito interviene per proteggere le imprese dalle importazioni oggetto di dumping


Mercoledì il ministro delle Finanze britannico Rachel Reeves ha annunciato misure volte a impedire il dumping nel Paese di merci a prezzi ingiustamente bassi, che potrebbero aumentare a seguito dei dazi elevatissimi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle importazioni dalla Cina.

Reeves, che durante la visita a Washington questa settimana intende agevolare gli accordi commerciali con gli Stati Uniti e altri paesi, ha affermato che assisterà i rivenditori e le altre imprese preoccupati per il rischio di una concorrenza a prezzi ridotti, in gran parte proveniente dalla Cina, a seguito della revisione del sistema commerciale mondiale.

“Questo governo sta affrontando il momento giusto per proteggere un commercio equo e aperto”, ha dichiarato Reeves in un comunicato.

“Il pacchetto odierno aiuterà le imprese a competere in modo equo con gli esportatori internazionali, sostenendo un’economia mondiale che garantisce stabilità ed equità sia ai lavoratori che alle imprese”.

Il governo britannico rivedrà il trattamento doganale delle importazioni di basso valore, che consente l’importazione di merci del valore massimo di 135 sterline (179,66 dollari) senza pagare dazi doganali, un sistema che secondo alcuni rivenditori li pone in una posizione di svantaggio.

Alcuni rivenditori britannici hanno chiesto l’abolizione di questa scappatoia, sostenendo che le piattaforme di e-commerce come il gruppo cinese di fast fashion Shein ne stanno beneficiando in modo sleale.

Negli Stati Uniti, oltre ad aver aumentato al 145% i dazi sulle importazioni di prodotti cinesi questo mese, Trump ha chiuso una scappatoia commerciale che consentiva ai pacchi di basso valore provenienti dalla Cina e da Hong Kong di entrare negli Stati Uniti senza dazi.

Entrambe le misure potrebbero portare a un dirottamento delle esportazioni dalla Cina, che non potranno più entrare negli Stati Uniti, verso i mercati europei e di altri paesi, con conseguente calo dei prezzi.

Il ministero delle Finanze britannico ha dichiarato che altre nuove misure includono un maggiore sostegno alle imprese che intendono segnalare pratiche commerciali sleali, un migliore monitoraggio dei dati commerciali e un’accelerazione delle misure volte a prevenire picchi delle importazioni.

L’ufficio antidumping britannico, istituito dopo l’uscita del Paese dall’Unione Europea, concentrerà maggiormente il proprio lavoro sull’assistenza alle piccole e medie imprese per dimostrare l’esistenza di pratiche commerciali sleali e accelerare le indagini.

Le misure potrebbero anche ottenere il favore dell’amministrazione Trump, che ha intensificato la pressione commerciale sulla Cina.

Lunedì Pechino ha messo in guardia i Paesi dal concludere accordi economici con gli Stati Uniti a spese della Cina.

Un gruppo che rappresenta i rivenditori britannici ha accolto con favore l’annuncio della revisione del trattamento doganale delle importazioni di basso valore e ha affermato che la rapidità è fondamentale.

Helen Dickinson, amministratore delegato del British Retail Consortium, ha affermato che tale misura era necessaria da tempo e che “con l’aumento del numero di prodotti potenzialmente non conformi che entrano nel mercato britannico, ora è ancora più importante”. (1 dollaro = 0,7514 sterline) (Scritto da William Schomberg; a cura di Alexandra Hudson)



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