- All’interno del ministero dell’Economia arriva un nuovo organo di consulenza e di studio: è stato istituito il Consiglio Superiore dell’Economia e delle Finanze.
- Composto da un massimo di 10 esperti, il consiglio affianca l’attività del ministero e coopera per l’attuazione della riforma fiscale e di altri adempimenti economico-finanziari, fiscali o tributari.
- I suoi membri verranno nominati dal ministro Giancarlo Giorgetti e riceveranno un compenso mensile per il ruolo svolto all’interno del nuovo organo istituzionale.
In seguito all’approvazione di un emendamento della Lega al decreto legge P.a, approvato dalle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera, è stato istituito il Consiglio Superiore dell’Economia e delle Finanze.
Questo nuovo organo istituzionale, interno al ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti, avrà il compito di collaborare con l’attività svolta dal ministero, relativamente all’attuazione della riforma fiscale e alla predisposizione di un codice del diritto tributario. La sua natura sarà quella di un organo di consulenza e di studio delle materie economico-finanziarie, fiscali e della disciplina antiriciclaggio.
Consiglio Superiore dell’Economia e delle Finanze: come funziona
Nasce il Consiglio Superiore dell’Economia e delle Finanze, un organo che costituisce parte integrante del ministero dell’Economia, e che è stato introdotto grazie all’approvazione di un emendamento della Lega al decreto legge P.a1.
Il consiglio si affiancherà al Mef contribuendo alla realizzazione della riforma fiscale e di altri adempimenti fiscali e tributari. La sua istituzione rappresenta un passo fondamentale per rendere più efficace l’operato del ministero dell’Economia e soprattutto per rafforzare la sua capacità di intervento.
La composizione di questo nuovo organo istituzionale, i cui membri saranno nominati dal ministro dell’Economia tra esperti di varie categorie e settori professionali, permetterà di ricevere spunti e consigli preziosi sull’evoluzione delle politiche economico-finanziarie e fiscali e aiuterà il governo e il ministero a superare le sfide dei prossimi anni.
Consiglio Superiore dell’Economia: composizione
L’istituzione di un nuovo organo di consulenza ha fatto discutere l’opinione pubblica e ha suscitato non poche reazioni politiche. In particolare, le discussioni riguardano la composizione e i compensi percepiti dai membri del nuovo organo.
Il Consiglio Superiore dell’Economia sarà composto da un massimo di 10 esperti, nominati tra alcune categorie professionali riconosciute dall’emendamento. Il ministro dell’Economia può scegliere i componenti del consiglio tra gli ufficiali del corpo della Guardia di Finanza, i dirigenti dell’amministrazione, i professori universitari, i magistrati e gli avvocati dello Stato in servizio.
La scelta di includere figure professionali provenienti da ambiti diversi garantisce un approccio multidisciplinare del nuovo organo e consentirà di affrontare al meglio le sfide economiche e fiscali dei prossimi anni.
Il compenso mensile di ciascun componente del consiglio verrà determinato con un apposito decreto del ministero dell’Economia, ma non potrà superare i 500 mila euro all’anno.
Le funzioni del consiglio
Sulla base delle indicazioni contenute nell’emendamento approvato alla Camera, il consiglio sarà un organo di studio e di alta consulenza, ovvero fornirà supporto tecnico e analitico al ministero dell’Economia. Tra le sue funzioni ci sarà anche quella di orientamento delle politiche fiscali del governo.
Il ruolo del Consiglio Superiore, quindi, sarà fondamentale nella presa delle decisioni in materia economico-finanziaria, fiscale e sulla disciplina antiriciclaggio.
Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro: differenze
Il Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), istituito con la legge n.33 del 5 gennaio 1957, presenta numerose differenze rispetto al nuovo organo introdotto su proposta della Lega.
Il CNEL, infatti, si compone di 60 membri suddivisi in tre gruppi:
- rappresentanti delle categorie economiche e del lavoro;
- rappresentanti di consigli ed enti pubblici economici;
- persone particolarmente esperte nei problemi del lavoro o della produzione.
Le funzioni del CNEL, nel corso degli anni, hanno contribuito a fornire spunti interessanti sui temi della scuola, dell’orientamento, della formazione e del mercato del lavoro. Il Consiglio Superiore dell’Economia, previsto dal dl P.a., invece, avrà come focus il fisco.
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