L’Italia si distingue nell’edizione 2025 dello Strumento di Supporto Tecnico alle Riforme (TSI – Technical Support Instrument) promosso dalla Commissione Europea, con 16 progetti selezionati su un totale di 135 a livello continentale. L’annuncio è arrivato dal Ministro per gli Affari Europei, PNRR e Politiche di Coesione, Tommaso Foti, che ha sottolineato l’importanza strategica di queste iniziative per la modernizzazione del sistema economico e amministrativo italiano.
Il TSI 2025 ha l’obiettivo di accompagnare le riforme strutturali nei Paesi membri, offrendo assistenza tecnica gratuita per implementare cambiamenti concreti in settori ad alta priorità. Per l’Italia, i progetti finanziati riguardano principalmente la transizione digitale, la semplificazione burocratica, l’intelligenza artificiale e le tecnologie innovative, tutti ambiti cruciali per rilanciare la competitività delle imprese, soprattutto delle PMI.
“Grazie al TSI potremo accelerare trasformazioni fondamentali per l’Italia”, ha dichiarato Foti, indicando tra gli obiettivi principali il miglioramento dell’ambiente imprenditoriale, la neutralità tecnologica nella transizione ecologica e digitale, e la costruzione di un’economia a zero emissioni. L’approccio, ha precisato il Ministro, sarà “pragmatico e non ideologico”, evitando la dipendenza da singole tecnologie per favorire soluzioni sostenibili e diversificate.
Tra i progetti chiave segnalati, spiccano quelli volti a rafforzare le capacità delle pubbliche amministrazioni, migliorare la collaborazione transnazionale e modernizzare i sistemi fiscali e doganali. Particolare attenzione sarà rivolta anche alla riduzione dei carichi burocratici, un ostacolo storico per la crescita delle piccole e medie imprese italiane.
I 135 progetti europei ammessi al TSI 2025 contribuiranno a realizzare complessivamente 390 riforme, orientate a rafforzare la resilienza dell’Unione e la sua capacità di affrontare le sfide economiche e sociali. In questo contesto, la partecipazione dell’Italia si configura come una leva essenziale per accelerare il percorso di modernizzazione del Paese.
Il Ministro Foti ha concluso sottolineando l’impatto diretto che queste riforme avranno sulla vita delle imprese italiane, dichiarando: “Si tratta di un’occasione concreta per attuare una reale sburocratizzazione che migliori l’efficienza amministrativa e sostenga la competitività economica”.
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