MAGGIORE ACCESSO, NUOVI LIMITI E IMPATTI PER LE IMPRESE



L’UE ha aumentato i massimali de minimis. Le imprese possono ricevere fino a 300.000 euro su tre anni. Essenziale monitorare il plafond.

Con l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti europei nel 2024, cambia lo scetnario per le imprese che beneficiano di aiuti pubblici in regime “De minimis”, ovvero quegli aiuti di Stato di entità contenuta, che non incidono significativamente sulla concorrenza nel mercato unico e che, per questo motivo, non richiedono autorizzazione preventiva da parte della commissione uropea.
Il regime “ De Minimis” consente agli Stati membri di erogare contributi pubblici alle imprese fino a un tetto massimo prestabilito , calcolato su un periodo mobile di tre anni. Questo regime si applica a numerosi incentivi nazionali, tra cui:
Bando INAIL ISI,
Decontribuzione SUD per le PMI
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Questi incentivi sono comulabili fino al raggiungimento del massimale triennale previsto dalla normativa UE.

La novita sui nuovi regolamenti UE:

  1. Regolamento (UE) 2023/2831 – Regime Generale
    • Massimale automentato da 200.000 euro a 300.000 euro su base triennale.
    • Si applica anche alla trasfromazione e commercializzazione di prodotti della pesca e acquacoltura.
    • Eliminate le restrizioni per il settore dei trasporti: ora le imprese possono ricevere aiuti anche per l’acquisto dei veicoli.
  2. Regolamento (UE) 2023/2832 – Servizi di interesse economico generale (SIEG)
    • Il massimale triennale passa da 500.00 euro a 750.000 euro
  3. Regolamento (UE) 2024/2118 – Settore Agricolo
    • Il nuovo tetto è di 50.000 euro per agricoltore su tre anni.
    • Cambia il calcolo del triennio: si passa da esercizi finanziari a tre anni mobili.
  4. Regolamento (UE) 2023/2391 – Pesca e acquacoltura ( produzione primaria)
    • Il massimale resta di 40.000 euro ma riguarda solo la produzione primaria
    • La trasfromazione e commercializzazione passano al regine generale.
  5. Come comportarsi, due scenari pratici:
    Scenario n. 1 – impresa agricola:
    Se un impresa richiede un aiuto “de minimis” il 21 maggio 2025, dovrà considerare tutti gli aiuti attenuti dal 22 maggio 2022 in poi, verificando di non superare il nuovo tetto di 300.000 euro. Il periodo di riferimento e mobile e si calcola a ritroso dalla data in cui nasce il diritto a ricevere l’aiuto(non dalla data di erogazione).
    Scenario n. 2 – Imprese collegate (impresa Unica)
    Nel caso di gruppi aziendali, il calcolo del plafond va effettuato tenedo conto di tutte le imprese collegate a livello nazionale.
    Il concetto di “impresa Unica” si basa su legami societari (controllo, partecipazioni, influenza dominante).

Nel caso di superamento del massimale, secondo una recendte pronucia del Consiglio di Stato n. 2792/2021, se impresa supera il plafond al momento della domanda, ha diritto di:
Rinunciare ad aiuti precedenti, oppure ridurre l’importo dell’aiuto richiesto, per rientrare nel massimale.
Quindi il quadro il nuovo quadro normativo europeo offre margini di accesso ai contribut pubblici, ma richiede alle imprese una valutazione attenta del proprio plafond disponibile e delle eventuali conneessioni societarie.
La corretta gestione degli aiuti “de minimis” è fondamentale per evitare sanzioni e per ottimizzare l’accesso agli incentivi previsti a livello nazionale e comunitario.



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