La conferenza “ESG +. La cultura come pratica di sviluppo sostenibile delle imprese” del Rotary Club Alba


Nella serata di martedì 11 marzo, presso il ristorante Ca’ del Lupo di Montelupo Albese, si è tenuta la conviviale del Rotary club di Alba, introdotta dalla presidente Gaia Frunzio, dedicata al ciclo “Azione professionale” in cui i soci presentano le loro esperienze lavorative. La relazione “ESG +. La cultura come pratica di sviluppo sostenibile delle imprese”, tenuta dai soci Cesare Girello, e Giuseppe Nova, insieme a Dino Bosco, musicologo e divulgatore, ha presentato un innovativo approccio all’impresa, dimostrando come l’arte, la musica e l’educazione possono generare impatti durevoli e misurabili.

 

Cesare Girello, dottore commercialista, ha introdotto l’argomento presentando in primis la cultura come elemento trainante del processo di formazione e di trasformazione dell’individuo; un’opera d’arte, un brano musicale, un romanzo, creano una esperienza emotiva che si imprime nella memoria. La cultura oggi deve essere intesa come motore di cambiamento, perché crea sinergie, generando nuove idee e competenze, connessioni tra le persone, attiva processi di trasformazione verso una società più aperta e inclusiva e può potenziare e integrare, come quarto elemento, l’indice ESG, introdotto dal D. lgs 254/2016 per misurare la sostenibilità di un investimento, sviluppando il concetto della Corporate Social Responsability.

 

L’ESG (Environmental, Social e Governance) nei suoi vari punti è relativo all’impatto ambientale, in relazione al cambiamento climatico, a quello sociale sul territorio e alle relazioni con la comunità, a quello della gestione aziendale, basata su buone pratiche, principi etici e trasparenza. Questi aspetti si possono collegare all’obiettivo 4 dell’Agenda 2030, varata nel 2015 dall’ONU in relazione alla sostenibilità, che identifica gli aspetti sociali educativi e culturali per lo sviluppo di competenze e conoscenze, di alfabetizzazione, di accesso equo all’istruzione, di eliminazione di disparità di genere. I tre pilastri dell’ESG + C(ultura) sono una maggiore capitalizzazione sociale, investimenti a impatto sociale, rendicontazione misurabile dei programmi attraverso KPI. Lo strumento principale per questo nuovo modello è quello della società Benefit, introdotta dalla Legge di stabilità 2016 (208/2015) che riconosce le società che perseguono finalità di beneficio comune abbinate a quelle di lucro, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti della comunità, con un principio di sussidiarietà pubblico – privato. In Italia attualmente vi sono circa 3.600 società di questo tipo, tra cui la Ferrarelle, la Danone, l’Olio Carli e, in Alba, corso Torino 18. Le società Benefit seguono precise regole, con un responsabile interno, devono redigere una relazione annuale e una rendicontazione sulle attività di beneficio comune da parte degli amministratori; sono sottoposte alla vigilanza AGCM, l’organo garante per la concorrenza e il mercato. Possono intervenire nella valorizzazione del patrimonio artistico, sostenere i giovani talenti musicali (progetto “Adotta un musicista”) o le attività culturali ed educative di gruppi di biblioteche (Piano Olivetti per la Biblioteca consorziale di Viterbo), con una compartecipazione privato-pubblico.

 

La seconda parte della relazione è stata svolta da Dino Bosco, musicologo e divulgatore, che ha approfondito il settore musicale, mettendo in rilievo in primo luogo la dicotomia economica che lo caratterizza (fenomeno presente anche nell’arte e nello sport), con una minoranza legata allo star system e una maggioranza che fatica a portare avanti i propri progetti. Dino Bosco ha presentato una situazione sempre più negativa, con una rarefazione dei fondi pubblici investiti in campo musicale e tagli drastici ai contributi ed un processo in atto che porterà, nella sua visione pessimistica, ad una desertificazione culturale. Sopravvivono le produzioni mainstream perché veicolano contenuti commerciali, l’intrattenimento usa e getta, con produzioni effimere, mentre sta scomparendo la produzione di alto livello, di impegno sociale e culturale, con un conseguente impoverimento dell’ecosistema culturale. In questo panorama desolante, l’ultimo rapporto OCSE (Organo di cooperazione e sviluppo economico) ha rilevato come un terzo degli adulti dei trentasei paesi membri sia analfabeta funzionale, cioè abbia perso nel corso del tempo dalla fine della scuola, capacità di conto, abilità di comunicazione e altre competenze cognitive. L’Italia è il primo tra i paesi industrializzati in questa triste graduatoria e questa carenza si deve probabilmente alla mancanza di stimoli durante la vita adulta.

 

Mentre per Dino Bosco la colpa non è da attribuirsi alla scuola, i giovani italiani escono dai licei e istituti superiori con le stesse basi dei loro coetanei stranieri, per il terzo relatore, Giuseppe Nova, musicista e direttore artistico dell’Alba Music Festival, si tratta invece proprio di un problema legato all’educazione, che viene sempre più intesa come formazione e non come sviluppo del proprio sé; questo deve essere visto come un impegno costante, cultura come coltivarsi, non sporadico o collaterale. “Come passare quindi da un modello consumistico ed edonistico della cultura, rendendo la consapevolezza del suo aspetto positivo, empatico e trainante?” secondo il maestro Nova attraverso la promozione e la divulgazione, specialmente presso il mondo giovanile. Un brano musicale che si ascolta da due o trecento anni, ha ancora la capacità di affascinare, perché ha dentro di sé una forza vitale, valida in tutte i tempi e i luoghi.

 

La relazione, molto partecipata, ha generato un serrato dibattito su quello che è un tema cruciale della nostra società. Gradite ospiti della serata sono state per il Rotaract Alba Langhe e Roero la presidente Marella Ruata e Alessandra Moretti (che ha offerto il vino prodotto dalla cantina di famiglia, Poderi Moretti) e la dottoressa Alessandra Coppo. Presente anche i Past Governor del Distretto 2032 Remo Gattiglia e Giuseppe Artuffo.

 

c.s.





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