Videocorso del: 07 Aprile 2025 alle 15.00 – 18.00 (Durata 3 hh) Cod. 233576 – Accreditato ODCEC Patti (Me) – (per crediti n 3) Solo partecipazione Live Relatore: Dott. Leonardo Pietrobon Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell’inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone “Partecipa al webinar” (nell’e-mail) qualche minuto prima dell’inizio.
Videocorso del: 17 Aprile 2025 alle 10.00 – 12.00 (Durata 2 hh) Cod. 233343 Accreditato ODCEC Patti (Me) – (per crediti n 2) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.ssa Carla De Luca Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell’inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone “Partecipa al webinar” (nell’e-mail) qualche minuto prima dell’inizio. Si invita a monitorare sempre anche le cartelle di Posta Indesiderata e Spam, consigliamo inoltre di controllare i filtri antispam o della posta indesiderata per l’e-mail di invito (inviata da customercaregotowebinar.com).
Videocorso del: 30 Maggio 2025 alle 15.00 – 18.00 (Durata 3 hh) Cod. Richiesto l’Accreditato ODCEC Patti (Me) – (per crediti n 3) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.ssa Carla De Luca Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell’inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone “Partecipa al webinar” (nell’e-mail) qualche minuto prima dell’inizio.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha firmato il decreto attuativo previsto dall’articolo 21 del Decreto-Legge Coesione (convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 95 del 4 luglio 2024). Si tratta di un provvedimento strategico per sostenere la creazione di nuove imprese e incentivare l’assunzione stabile di giovani under 35 nei settori ad alto valore tecnologico, digitale ed ecologico.
Con il Messaggio n. 1173 del 4 aprile 2025, la Direzione Centrale Inclusione e Sostegno alla Famiglia e alla Genitorialità dell’INPS ha avviato una campagna di verifica e sollecito nei confronti dei beneficiari di assegno sociale che non hanno provveduto a comunicare i redditi percepiti nell’anno 2020, in violazione di quanto previsto dalla normativa vigente. L’assegno sociale è una prestazione assistenziale non contributiva, erogata a favore di soggetti in condizioni economiche disagiate, e viene riconosciuto esclusivamente in base al reddito personale o familiare.
Con il Messaggio n. 1166 del 4 aprile 2025, l’INPS – Direzione Centrale Pensioni ha comunicato l’aggiornamento dei tassi effettivi globali medi (TEGM) applicabili ai prestiti con cessione del quinto della pensione, sulla base del decreto n. 14360 del 25 marzo 2025 emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro. Il provvedimento è conforme a quanto disposto dall’articolo 2, comma 1, della Legge 7 marzo 1996, n. 108, in materia di usura, e incorpora le rilevazioni effettuate dalla Banca d’Italia per il periodo 1 aprile – 30 giugno 2025.
Con il Messaggio INPS n. 1165 del 4 aprile 2025, la Direzione Centrale Inclusione e Sostegno alla Famiglia e alla Genitorialità, di concerto con la Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, interviene con un chiarimento puntuale a integrazione della circolare n. 60 del 20 marzo 2025, in particolare con riferimento a quanto previsto al paragrafo 6, punto 1, relativo al contributo asilo nido. L’oggetto del chiarimento riguarda la documentazione da allegare alla domanda per ottenere il rimborso del contributo, nei casi in cui il servizio educativo per l’infanzia venga reso da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni o enti del Terzo settore di natura non commerciale, che beneficiano dell’esenzione IVA ai sensi dell’articolo 10, comma 1, n. 20, del DPR n. 633/1972, e della dispensa dall’obbligo di fatturazione prevista dall’articolo 36-bis dello stesso decreto.
L’Università degli Studi di Torino promuove il bando UTT 2025–2027, un’iniziativa strategica volta a sostenere la valorizzazione dei risultati della ricerca e favorire il trasferimento tecnologico verso il tessuto socio-economico. L’obiettivo è stimolare una cultura dell’innovazione responsabile, con una forte attenzione alla tutela della proprietà intellettuale e al potenziale impatto dei risultati scientifici sull’economia e la società.
Con l’Interpello 88/2025, l’Agenzia delle Entrate affronta un’interessante questione fiscale relativa alla corretta aliquota IVA applicabile a un prodotto classificato come dispositivo medico, più precisamente un collirio confezionato in flacone da 10 ml, commercializzato attualmente con aliquota ordinaria del 22. La posizione assunta dall’Amministrazione, alla luce della documentazione presentata e del parere tecnico acquisito, riconduce il prodotto al regime agevolato del 10, ai sensi del n. 114 della Tabella A, Parte III, allegata al DPR n. 633/1972.
Attraverso un comunicato ufficiale pubblicato in data 4 aprile 2025, l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha annunciato che l’entrata in vigore della nuova classificazione delle attività economiche – la codifica ATECO 2025, adottata a seguito dell’aggiornamento del sistema statistico europeo NACE Rev. 2 – sarà applicabile, in ambito antiriciclaggio, a partire dal 1 gennaio 2026. La proroga, rispetto alla data originaria prevista per l’introduzione a inizio 2025, tiene conto dell’importanza che la codifica riveste negli adempimenti informativi e di segnalazione previsti dal decreto legislativo n. 231/2007.
Con la sentenza n. 38/2025, depositata il 4 aprile 2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittima la disposizione contenuta nel decreto-legge n. 2 del 2023 – noto come decreto Priolo – che assegnava in via esclusiva al Tribunale di Roma la competenza a decidere sui ricorsi contro i provvedimenti giudiziari che negano l’autorizzazione alla prosecuzione dell’attività di impianti o stabilimenti sequestrati di interesse strategico nazionale. La Corte ha accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dallo stesso Tribunale di Roma, ritenendo la norma irragionevole e, per tale motivo, in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione, pur riconoscendo che essa non violava il principio del giudice naturale precostituito per legge, sancito dall’articolo 25, primo comma, della Carta.
Con decreto direttoriale del 4 aprile 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha disposto la proroga del termine di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni previste nell’ambito del Regolamento STEP (Strategic Technologies for Europe Platform), noto anche come Mini CDS, con riferimento al decreto ministeriale del 20 dicembre 2024. Il nuovo termine è fissato alle ore 12:00 del 27 maggio 2025, in luogo della precedente scadenza, e rappresenta un’opportunità concreta per le imprese, incluse quelle di grandi dimensioni, che intendono avviare programmi di investimento strategico nei settori tecnologici chiave per la transizione verde e digitale.
Con l’Avviso pubblico n. 133 del 3 aprile 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha attivato un nuovo intervento finanziario per promuovere lo sviluppo tecnologico nei settori del bioidrogeno e dei biocarburanti, in coerenza con gli obiettivi delle missioni internazionali Green Powered Future e Clean Hydrogen, nell’ambito dell’iniziativa Mission Innovation 2.0. L’avviso, dotato di un plafond complessivo pari a 12 milioni di euro, mira a finanziare progetti di ricerca, sviluppo e innovazione che contribuiscano al miglioramento dell’efficienza energetica, alla produzione di idrogeno verde e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili.
Con la pubblicazione dell’Avviso pubblico n. 129 del 3 aprile 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) apre ufficialmente la procedura per la concessione di contributi a fondo perduto destinati a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica focalizzati sull’area strategica Elettrolizzatori e reti. L’intervento si inserisce nel quadro delle Missioni Green Powered Future e Clean Hydrogen di Mission Innovation 2.0, e rappresenta una misura concreta di sostegno alla transizione energetica e all’adozione di soluzioni tecnologiche per la produzione e gestione dell’idrogeno verde.
Con l’Avviso pubblico n. 132 del 3 aprile 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha dato avvio a un nuovo intervento finanziario di rilevanza strategica per il sistema energetico nazionale, mettendo a disposizione 60 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica nell’ambito delle fonti rinnovabili non programmabili (FRNP) e dell’accumulo energetico, in linea con gli obiettivi delle missioni internazionali Green Powered Future e Clean Hydrogen, promosse all’interno del quadro di Mission Innovation 2.0. Il finanziamento si colloca nell’attuazione del Decreto Ministeriale n. 386 del 17 novembre 2023 e rappresenta una leva pubblica per accelerare la transizione verso un modello energetico più resiliente, sicuro e decarbonizzato, stimolando la sinergia tra imprese e mondo della ricerca.
Nelle sue conclusioni depositate il 3 aprile 2025 nella causa C726/23, l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha fornito un’interpretazione chiave sull’assoggettabilità all’IVA delle prestazioni di servizi infragruppo, delineando un principio destinato ad avere effetti significativi per i gruppi societari internazionali e i loro modelli di gestione centralizzata. La questione posta alla Corte riguarda in particolare la remunerazione corrisposta da una società figlia a una società madre per l’acquisto di servizi di gestione come quelli legati al coordinamento, alla consulenza strategica, alla contabilità o all’amministrazione nell’ambito di rapporti contrattuali interni al gruppo.
Con la sentenza del 3 aprile 2025, resa nella causa C-164/24, la Corte di Giustizia dell’Unione europea interviene su un aspetto delicato della disciplina IVA, relativo alla possibilità per le autorità tributarie nazionali di procedere alla cancellazione d’ufficio di un soggetto passivo dal registro dell’identificazione IVA in caso di inadempienze, senza valutare nel dettaglio le circostanze soggettive e oggettive del caso. Il pronunciamento della Corte si fonda su un’interpretazione sistematica dell’articolo 213, paragrafo 1, comma 1, e dell’articolo 273 della Direttiva 2006/112/CE, così come modificata dalla Direttiva (UE) 2017/2455, alla luce dei principi di proporzionalità e certezza del diritto, cardini del sistema giuridico dell’Unione europea.
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