AGI – L’Unione Industriali Napoli e Confindustria Assafrica & Mediterraneo hanno organizzato a Napoli un convegno incentrato sui progetti, le opportunità e gli strumenti finanziari del Piano Mattei per l’Africa. Dopo gli interventi dei rappresentanti degli enti erogatori Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Simest e Confindustria, ha preso la parola il Vice Ministro degli Affari Esteri italiano Edmondo Cirielli. Cirielli ha evidenziato “la visione politico-strategica alla base dell’ampia gamma di strumenti di sostegno alle imprese italiane” previsti dal Piano Mattei. “Vogliamo che il Piano sia un modello virtuoso di partenariato pubblico-privato; puntiamo a massimizzare il coinvolgimento delle imprese e del sistema Italia, nelle relazioni commerciali come nella cooperazione allo sviluppo”, ha sottolineato il Vice Ministro.
Per Cirielli il Piano Mattei “è molto più di una strategia di cooperazione”: ai suoi occhi, è “un’ottima opportunità per rafforzare la presenza delle imprese italiane” nei mercati emergenti e per “consolidare il ruolo dell’Italia come partner credibile e protagonista nel continente africano”. Il progetto si propone inoltre di «contribuire a creare una classe media africana capace di interagire con l’Italia e il mondo in un’ottica di reciproco sviluppo».
Il convegno napoletano ha permesso di mettere in luce l’offerta imprenditoriale campana. “Il territorio, con il suo straordinario tessuto produttivo e imprenditoriale, può giocare un ruolo da protagonista in questa sfida”, ha affermato Cirielli, riconoscendo che “le competenze, la creatività e la capacità innovativa delle nostre imprese sono risorse fondamentali per cogliere le opportunità aperte dal Piano Mattei e proiettare il nostro territorio al centro di nuove rotte economiche e commerciali”. Per il vice ministro campano di origine, «il nostro obiettivo è chiaro: costruire un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, coinvolgendo appieno il sistema Italia». Il Vice Ministro ha spiegato che l’obiettivo è anche quello di massimizzare le opportunità di crescita per le imprese italiane e di contribuire concretamente allo sviluppo sostenibile dei Paesi partner.
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