È una montagna viva, abitata e accogliente, quella che il GAL Baldo-Lessinia continua a costruire giorno dopo giorno grazie a interventi concreti a favore del territorio. Con il bando pubblico ISL04 “Investimenti non produttivi nelle aree rurali”, sono stati finanziati 19 Comuni con un contributo a fondo perduto complessivo pari a 1.161.358,96 euro, permettendo a ciascun ente di accedere fino a 70.000 euro per progetti dedicati alla riqualificazione di edifici pubblici, all’attivazione di nuovi servizi alla persona e al rafforzamento del tessuto sociale.
L’ufficializzazione è arrivata con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto del decreto AVEPA n. 768 del 31 marzo 2025. Le risorse, previste dal Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023–2027 all’interno del Piano Strategico Nazionale della PAC e della strategia LEADER, sono frutto della Delibera del Consiglio di Amministrazione del GAL n. 36 del 20 giugno 2024.
Le progettualità premiate si traducono in interventi concreti per la comunità: aule studio e lettura all’interno di biblioteche, laboratori ricreativi per giovani e famiglie, rassegne teatrali, acquisto di attrezzature e strumenti digitali, ma anche l’attivazione di servizi innovativi in spazi pubblici riqualificati, a beneficio di una vita di comunità più coesa e inclusiva.
I Comuni beneficiari sono: Velo Veronese, Fumane, San Giovanni Ilarione, Malcesine, Brenzone sul Garda, San Mauro di Saline, Negrar di Valpolicella, Soave, Cazzano di Tramigna, Brentino Belluno, Montecchia di Crosara, Cerro Veronese, Rivoli Veronese, Mezzane di Sotto, Ferrara di Monte Baldo, Affi, San Zeno di Montagna, Grezzana e Roncà.
A commentare l’iniziativa è Ermanno Anselmi, Presidente del GAL Baldo-Lessinia: «Dietro a ogni progetto c’è una storia di comunità, un’idea di futuro, un impegno concreto. In un periodo in cui le risorse pubbliche sono limitate, il nostro GAL si conferma un alleato dei Comuni, capace di dare gambe a progettualità che altrimenti resterebbero solo nei cassetti. È anche così che si tiene viva la montagna e si rende il nostro territorio un luogo dove scegliere di restare e di tornare».
Questo intervento si inserisce in un percorso più ampio di sostegno allo sviluppo rurale, in cui il GAL agisce come ponte tra istituzioni, cittadini e territori, con l’obiettivo di rendere i piccoli Comuni non solo vivibili, ma attrattivi. Un’opera di rigenerazione sociale e culturale, che guarda alle nuove generazioni, all’innovazione e alla costruzione di una comunità solidale e attenta ai bisogni collettivi.
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